Il vitigno Malbech è di origine francese, molto diffuso nel bordolese. Nella sua terra d’origine, il sud-ovest della Francia, è conosciuto anche come Cot o Côt. Sembra che il suo nome derivi dal nome del proprietario che per primo lo impiantò nel Medoc. Anche in Italia era molto coltivato fino a qualche tempo fa, poi, più di recente, l’aumento di interesse nei confronti del Cabernet e del Merlot ne hanno fatto ridurre notevolmente le superfici vitate. Il Malbech sembra essere giunto in Italia intorno verso la metà dell’800, ma solo nel 1881 il Conte Provana di Collegno (Torino) illustra il Malbech all’esposizione ampelografica di Pinerolo. Oggi il Malbech viene coltivato in Veneto, Sardegna, Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Sicilia, Puglia, Umbria, trovando però la sua migliore espressività nelle province venete e friulane di Treviso, Udine e Pordenone, dove viene anche vinificato in purezza. Tra Veneto e Friuli, viene impiegato nel disciplinare di produzione dei vini della DOC Lison Pramaggiore. Molto spesso il Malbech viene confuso con delle selezioni clonali particolari di Merlot.
Il Malbech, lentamente abbandonato in Francia, ha trovato in Argentina, la sua terra di adozione ed è oggi il vitigno a bacca rossa più coltivato in quel paese, dove è conosciuto come Malbec. Il Malbech ha grappoli grandi, di forma piramidale e acini grandi, dall’intenso colore blu-violaceo e ricchi di pruina. Il Malbech predilige climi secchi e asciutti e terreni argillosi e calcarei, di buona compattezza. In climi umidi e soggetti a gelate, il Malbech diventa sensibile agli attacchi dell’oidio e della peronospora. E’ caratterizzato dal fenomeno dell’acinellatura, una mancata impollinazione degli acini e il blocco della loro evoluzione. I grappoli presentano in questi casi degli acini di dimensioni nettamente ridotte, verdi e privi di semi. Il Malbech, piantato nel microclima ideale, presenta buona vigoria e discreta e costante produttività.
I vini ottenuti da uve di Malbech in purezza hanno profumi freschi di bosco, con note di mirtilli neri, ciliegie e prugne fresche, chiari sentori vegetali di terra, genziana, sottobosco, felce, corteccia e tarassaco e note minerali più delicate di grafite. Se sottoposti a maturazione in legno mostrano anche sentori speziati e tostati di cannella e torba. Al palato sono vini rotondi e persistenti, con note erbacee e fruttate. Il Malbech è un vino molto versatile, poco impegnativo e di facile beva, abbastanza morbido e aggraziato nella struttura e nei profumi, adatto all’abbinamento di antipasti e pietanze a base di carni bianche e rosse.