GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE DEI VINI ITALIANI – Quattrocalici

Moscato di Scanzo: La Degustazione

La degustazione del vino Moscato di Scanzo

La degustazione del Moscato di Scanzo. Il Moscato di Scanzo è un vino passito prodotto in Lombardia con le uve a bacca nera dell’omonimo vitigno aromatico, facente parte della più vasta famiglia dei Moscati. Le uve moscate a bacca nera sono quasi una rarità, in Italia il Moscato di Scanzo è affiancato dal solo Moscato rosa dell’Alto Adige, mentre in Portogallo è conosciuta una varietà chiamata Moscatel Roxo. Per la produzione del Moscato di Scanzo si utilizzano uve provenienti esclusivamente dai vigneti intorno a Scanzorosciate, una cittadina a est di Bergamo. Le uve, accuratamente selezionate, vengono poste ad essiccare su graticci in locali ben aerati, per almeno tre settimane, perdendo circa il 30% del loro peso per evaporazione e concentrando sia gli zuccheri naturali che le altre sostanze in essi contenute. Al termine della fermentazione, il Moscato di Scanzo viene lasciato maturare per almeno due anni in contenitori neutri come acciaio o vetro, dal momento che i vini da uve aromatiche non vengono valorizzati dalla permanenza in botti di rovere. Per circa la metà di questo periodo il vino rimane sui suoi lieviti, sviluppando una complessità ancora maggiore e una inconfondibile persistenza gustativa.

Le caratteristiche enologiche del vino Moscato di Scanzo

La limitata disponibilità del Moscato di Scanzo, dovuta alla ridotta dimensione della sua zona di coltivazione, lo rende un vino raro e ricercato. La sua straordinaria concentrazione abbina all’intensità olfattiva, con la caratteristica nota aromatica dei moscati che si arricchisce di note di frutta rossa in confettura su di un fine sottofondo speziato. Al palato rivela grande struttura, con una concentrazione zuccherina importante e una densità che lo fa assomigliare al Porto. Si abbina a pasticceria secca e dolci al cioccolato, ma è anche un ottimo vino da meditazione.

 

Colorerosso
Tipo vinopassito
Strutturadi corpo
Qualitàarmonico, caratteristico, fine
Temperatura di servizio14-16°C
Bicchierebicchiere da vino passito

Tutti i vini della categoria Moscato di Scanzo

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Moscato di Scanzo: Guida alla degustazione

Il Moscato di Scanzo va degustato almeno una mezz’ora dopo l’apertura della bottiglia, per permettere al vino di ossigenarsi. Utilizzeremo un calice per vini passiti a stelo lungo. La temperatura ideale di degustazione è attorno ai 15°C.

degustazione moscato di scanzo servizio

Moscato di Scanzo: Esame visivo

Il Moscato di Scanzo si presenta di colore rosso rubino scuro, cupo, quasi impenetrabile. L’elevato contenuto zuccherino e la presenza di polialcoli gli assicurano un’ottima consistenza.

degustazione moscato di scanzo visivo

I descrittori per l'esame visivo del vino Moscato di Scanzo:

Vino rosso granato. Tutti i termini per il colore dei vini

Il rosso granato è un rosso molto scuro, con tonalità quasi marroncine. Come colore puro (cioè non come riflesso) è presente quasi esclusivamente per vini rossi molto corposi, strutturati e sottoposti a lunghi anni di affinamento in legno.

Vino consistente. Tutti i termini per la consistenza del vino

Consistente è un vino che manifesta una discreta resistenza alla rotazione nel bicchiere, che una volta fermata, dà origine ad una serie di archetti ben marcati sulla superficie del vetro. Indica buona struttura nel vino, un vino concentrato con una quantità di estratti superiore alla media.

Moscato di Scanzo: Esame olfattivo

Il profumo del Moscato di Scanzo è intenso, persistente e caratteristico, ma al tempo stesso delicato e armonico. Accanto all’aromaticità di Moscato, dominano sentori fruttati di amarena e di frutti di bosco, accompagnati da note speziate di chiodi di garofano e cannella e floreali di viola e ciclamino.

degustazione moscato di scanzo olfattivo

I descrittori per l'esame olfattivo del vino Moscato di Scanzo:

Vino complesso.

Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "complesso" un vino che presenta molteplici riconoscimenti olfattivi e la cui complessità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. La complessità nei profumi è anche una caratteristica varietale, ossia legata ai vitigni utilizzati nella vinificazione. In generale possiamo comunque aspettarci un vino giovane o maturo, che abbia fatto un discreto periodo di affinamento in botte o bottiglia.

Vino aromatico. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino aromatico. I vini derivanti da vitigni aromatici sono caratterizzati da intensi profumi che riportano al vitigno di origine. Sono note in genere di frutta tropicale, speziate o muschiate, che permettono facilmente di individuare il vitigno aromatico di partenza. Sono cosiddetti aromi primari, che chimicamente appartengono alla grande famiglia dei terpeni. In genere sono i primi profumi che si riconoscono in un vino durante l'esame olfattivo, seguiti a cascata da tutte le altre sensazioni olfattive.

Vino floreale. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino floreale. Le note floreali sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di fiori bianchi sono presenti nei vini bianchi, profumi di fiori rossi nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano il fiore appena sbocciato, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente profumi di fiori secchi o appassiti.

Vino fruttato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino fruttato. Le note fruttate sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di frutta bianca sono presenti nei vini bianchi, profumi di frutta rossa nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano la frutta fresca, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente note di confettura o di frutta secca, nei vini fortificati note di frutta sotto spirito.

Vino speziato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino speziato. Le note speziate sono piuttosto diffuse in quei vini, sia bianchi che rossi o rosati, che sono stati sottoposti a periodi di maturazione più o meno lunghi, soprattutto in legno. Sono dunque di origine quasi sempre terziaria, anche se possono essere in alcuni casi legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni.

Moscato di Scanzo: Riconoscimenti olfattivi

Moscato di Scanzo: Esame gustativo

Il Moscato di Scanzo al palato è dolce, caldo, morbido e di ottima struttura. Il tannino è percettibile, anche se bilanciato dalla morbidezza e dalla dolcezza del vino. Ottima la persistenza con ricordi fruttati di amarena, vaniglia e mandorla.

degustazione moscato di scanzo gustativo

I descrittori per l'esame gustativo del vino Moscato di Scanzo:

Tutti i termini per la Scala di Dolcezza dei Vini

Vini dolci. Nei vini dolci la sensazione di dolcezza è decisamente prevalente rispetto alle altre sensazioni gustative. In generale si considerano "dolci" i vini che abbiano un contenuto in zuccheri residui superiore a 50 g/l. Questo valore può arrivare anche ad oltre 200 g/l per alcuni vini passiti o liquorosi, senza che si arrivi a sentirlo stucchevole, soprattutto grazie alla cosiddetta "spalla acida", ossia all'elevata acidità che accompagna in genere la dolcezza di questi vini, compensandola.

Tutti i termini per la Scala di Alcolicità dei Vini

Vino "caldo". Quando nel vino la percezione alcolica è piuttosto netta, come ad esempio avviene per i vini con gradazione alcolica di 13-14° in volume, il vino in questione viene definito caldo. Questi vini per essere anche equilibrati, devono avere un corpo e una struttura in grado di supportarne il tenore alcolico.

Vino abbastanza tannico

La sensazione di lieve astringenza dovuta ai tannini è ben presente in un vino abbastanza tannico. Essa si manifesta anche in termini di "secchezza" o "ruvidità" al palato. Questi vini sono dei rossi di buona struttura e discreto affinamento, con possibile maturazione in recipienti di legno.

Tutti i termini della Scala dell'Equilibrio del Vino

Vino equilibrato. Per "vino equilibrato" si intende un vino in cui le componenti gustative dure e morbide si compensano permettendo un sostanziale equilibrio che è alla base dell'armonia dei sapori del vino. Tali componenti sono gli acidi (freschezza), i sali minerali (sapidità) e i tannini (quest'ultimi solo per i vini rossi) per la parte delle durezze e alcool (sensazione pseudocalorica) e polialcoli (morbidezza) per quelle morbide.
Tutti i termini della scala di morbidezza del vino.
Vino morbido. Nella valutazione della morbidezza del vino, un vino si dice "morbido" quando in esso è presente una buona concentrazione di polialcoli che compensano efficacemente le componenti più dure, grazie per esempio al lungo affinamento, specialmente in botte. Nel suo profilo gustativo le sensazioni di rotondità prevalgono marcatamente sulle durezze.
Tutti i termini della scala di persistenza del vino.
Vino persistente. Per "persistente" si intende un vino il cui ricordo sensoriale dopo la deglutizione ha una durata più che sufficiente. Convenzionalmente, si indica come "persistente" un vino la cui persistenza è compresa tra i 6 e gli 8 secondi. In genere, i vini persistenti sono vini complessi, strutturati e solitamente sottoposti ad un periodo di maturazione/affinamento piuttosto rilevante.

Moscato di Scanzo: Abbinamento con il cibo

Il Moscato di Scanzo è un ideale vino da meditazione. In quanto vino passito rosso, si abbina idealmente con crostate di frutta rossa, dolci alla mandorla ma anche a base di cioccolato, o formaggi di lunghissima stagionatura.

degustazione moscato di scanzo abbinamenti

I tipi di portata in abbinamento per il vino Moscato di Scanzo:

Moscato di Scanzo: Ricette in abbinamento

Vi proponiamo una selezione di ricette da abbinare ai vini Moscato di Scanzo, scelte dal Ricettario di Quattrocalici.