La degustazione del Moscato di Scanzo. Il Moscato di Scanzo è un vino passito prodotto in Lombardia con le uve a bacca nera dell’omonimo vitigno aromatico, facente parte della più vasta famiglia dei Moscati. Le uve moscate a bacca nera sono quasi una rarità, in Italia il Moscato di Scanzo è affiancato dal solo Moscato rosa dell’Alto Adige, mentre in Portogallo è conosciuta una varietà chiamata Moscatel Roxo. Per la produzione del Moscato di Scanzo si utilizzano uve provenienti esclusivamente dai vigneti intorno a Scanzorosciate, una cittadina a est di Bergamo. Le uve, accuratamente selezionate, vengono poste ad essiccare su graticci in locali ben aerati, per almeno tre settimane, perdendo circa il 30% del loro peso per evaporazione e concentrando sia gli zuccheri naturali che le altre sostanze in essi contenute. Al termine della fermentazione, il Moscato di Scanzo viene lasciato maturare per almeno due anni in contenitori neutri come acciaio o vetro, dal momento che i vini da uve aromatiche non vengono valorizzati dalla permanenza in botti di rovere. Per circa la metà di questo periodo il vino rimane sui suoi lieviti, sviluppando una complessità ancora maggiore e una inconfondibile persistenza gustativa.