GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE DEI VINI ITALIANI – Quattrocalici

Cirò rosso: La Degustazione

La degustazione del vino Cirò rosso

La degustazione del Cirò rosso. La denominazione Cirò DOC trova la sua ambientazione nei comuni di Cirò e Cirò marina, in provincia di Crotone. In questa zona il vitigno a bacca nera più coltivato è il Gaglioppo, da cui si ricavano i vini rossi e rosati della denominazione. In genere il Cirò rosso viene prodotto utilizzando uve Gaglioppo in purezza, anche se da disciplinare è prevista una percentuale minima dell’80%, con la rimanente parte costituita da vitigni locali sempre a bacca nera.

Le caratteristiche enologiche del vino Cirò rosso

Vitigni e ambientazione climatica giocano un ruolo fondamentale per la caratterizzazione dei vini della DOC Cirò. Dal Gaglioppo si ottengono mosti di particolare struttura, le cui caratteristiche organolettiche sono accentuate dal sole della Calabria. Questi vini sono particolarmente adatti all’affinamento in legno. Infatti la maturazione del Cirò rosso può avvenire sia in botte grande che piccola, con un periodo minimo di 7 mesi per il Rosso e il Rosso Classico, mentre il Cirò rosso Riserva deve maturare per almeno 24 mesi.

Colorerosso
Tipo vinoVino fermo
Strutturadi corpo
Qualitàarmonico
Temperatura di servizio18-20°C
Bicchierebicchiere da vino rosso strutturato

Tutti i vini della categoria Cirò rosso

nella Guida Quattrocalici

Cirò rosso: Guida alla degustazione

Per la degustazione del Cirò rosso è consigliabile l’apertura della bottiglia almeno un’ora prima della degustazione, fino a diverse ore in caso di un vino di più lungo affinamento o che abbia trascorso un lungo periodo in cantina. Utilizzare un calice di dimensioni medio-grandi, baloon o a luce ampia per permettere la diffusione dei profumi. Temperatura di degustazione, 18-20°C a seconda della tipologia degustata.

degustazione cirò rosso servizio

Cirò rosso: Esame visivo

Il colore del Cirò rosso è solitamente rubino intenso, con buona brillantezza e riflessi granati se invecchiato.

degustazione cirò rosso visivo

I descrittori per l'esame visivo del vino Cirò rosso:

Vino rosso rubino. Tutti i termini per il colore dei vini

Il rosso rubino è per i vini rossi quello che il giallo paglierino è per i vini bianchi. Il colore più diffuso e quello intermedio per le varie tipologie di vino rosso. Un vino rosso rubino indica media concentrazione, un vino nè troppo giovane nè probabilmente di lunghissimo affinamento. La sua intensità e la maggiore o minore trasparenza possono dare ulteriori indicazioni sul tipo di vino, il metodo di vinificazione e il vitigno in questione.

Vino consistente. Tutti i termini per la consistenza del vino

Consistente è un vino che manifesta una discreta resistenza alla rotazione nel bicchiere, che una volta fermata, dà origine ad una serie di archetti ben marcati sulla superficie del vetro. Indica buona struttura nel vino, un vino concentrato con una quantità di estratti superiore alla media.

Cirò rosso: Esame olfattivo

Il Cirò rosso si presenta all’olfatto molto ampio, con aromi fruttati di ciliegia, prugna e more, accompagnati da note speziate ed etere e con riconoscimenti di caffè e liquirizia e nel caso di versioni affinate in legno.

degustazione cirò rosso olfattivo

I descrittori per l'esame olfattivo del vino Cirò rosso:

Vino complesso.

Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "complesso" un vino che presenta molteplici riconoscimenti olfattivi e la cui complessità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. La complessità nei profumi è anche una caratteristica varietale, ossia legata ai vitigni utilizzati nella vinificazione. In generale possiamo comunque aspettarci un vino giovane o maturo, che abbia fatto un discreto periodo di affinamento in botte o bottiglia.

Vino etereo. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino etereo. Le note eteree nel vino, che riportano a fragranze di idrocarburi, solvente, smalto, ceralacca, iodio, etc. sono di origine sia fermentativa che post fermentativa (aromi secondari e terziari) e sono in genere dovuti a sostanze organiche delle famiglie degli esteri, acetali ed eteri, combinazione quindi di alcoli con acidi organici. In alcuni casi, come nel Riesling, possono avere origine varietale, più o meno accentuata a seconda della provenienza e del tipo di vinificazione. Vini sottoposti a macerazioni particolarmente lunghe come gli Orange Wines, vini biodinamici e naturali, nei quali spesso le fermentazioni sono dovute a lieviti indigeni e vengono scarsamente controllate, possono più facilmente presentare profili olfattivi di questo tipo.

Vino franco. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino franco. Non è così semplice dare un connotato sensoriale per la "franchezza" di un vino. Più che una sensazione, è un concetto. Per "Vino franco" si intende un vino nel cui profumo si sente, in modo chiaro e netto, un sentore che emerge su tutti gli altri e che spesso permette di riconoscere il vitigno e/o il territorio, quindi la tipicità del vino. Possiamo quindi abbinare questa definizione ad aggettivi quali fruttato, erbaceo, speziato, etc.

Vino speziato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino speziato. Le note speziate sono piuttosto diffuse in quei vini, sia bianchi che rossi o rosati, che sono stati sottoposti a periodi di maturazione più o meno lunghi, soprattutto in legno. Sono dunque di origine quasi sempre terziaria, anche se possono essere in alcuni casi legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni.

Cirò rosso: Riconoscimenti olfattivi

Cirò rosso: Esame gustativo

Il Cirò rosso al palato è caldo, morbido e avvolgente. Il tannino è presente ma non invadente. Per la maturazione vengono spesso impiegate barriques di rovere francese e per apprezzarlo al meglio serve un’ossigenazione molto incisiva.

degustazione cirò rosso gustativo

I descrittori per l'esame gustativo del vino Cirò rosso:

Tutti i termini per la Scala di Alcolicità dei Vini

Vino "caldo". Quando nel vino la percezione alcolica è piuttosto netta, come ad esempio avviene per i vini con gradazione alcolica di 13-14° in volume, il vino in questione viene definito caldo. Questi vini per essere anche equilibrati, devono avere un corpo e una struttura in grado di supportarne il tenore alcolico.

Vino tannico

Si dice tannico un vino che presenta al palato una decisa sensazione di astringenza, che si manifesta come secchezza o ruvidezza a livello dello stesso palato o delle gengive. In molti casi la marcata tannicità è da ricondursi al vitigno di partenza e alla precocità della degustazione, prima della fine del periodo ottimale di maturazione o affinamento. In questo senso, il vino potrebbe migliorare, diventando più "rotondo" se lasciato affinare ulteriormente in cantina.

Vino di corpo o corposo

Si dice "di corpo" o "mediamente strutturato" o "corposo" un vino con un buon contenuto di sostanze estrattive. Parliamo quindi di un vino ottenuto da uve mature, ricche di zuccheri e di sostanze complementari. In termini di analisi si può far riferimento a vini il cui estratto secco sia compreso indicativamente tra i 29 e 44 g/l e il cui contenuto in alcol  tra i 13 e i 14° in volume.
Tutti i termini della scala di persistenza del vino.
Vino persistente. Per "persistente" si intende un vino il cui ricordo sensoriale dopo la deglutizione ha una durata più che sufficiente. Convenzionalmente, si indica come "persistente" un vino la cui persistenza è compresa tra i 6 e gli 8 secondi. In genere, i vini persistenti sono vini complessi, strutturati e solitamente sottoposti ad un periodo di maturazione/affinamento piuttosto rilevante.

Cirò rosso: Abbinamento con il cibo

Il Cirò rosso è un vino versatile nell’abbinamento, ovviamente ci si riferisce a primi piatti con sughi di carne, carni rosse alla griglia o selvaggina (a seconda della struttura e dell’affinamento) e primi piatti della tradizione calabrese.

degustazione cirò rosso abbinamenti

I tipi di portata in abbinamento per il vino Cirò rosso: