Gli orange wines, o vini macerati bianchi, sono vini bianchi vinificati con una lunga macerazione sulle bucce, secondo una tecnica antica riscoperta e valorizzata in tempi recenti da produttori artigianali e da alcune aree vinicole tradizionali. Nonostante il nome, questi vini non contengono arance né derivano da esse: la definizione “orange” fa riferimento al colore ramato o ambrato che assumono a causa del contatto prolungato tra mosto e bucce, pratica normalmente riservata ai vini rossi.
La tecnica degli orange wines ha origini millenarie nel Caucaso, in particolare in Georgia, dove veniva e viene tuttora praticata con fermentazioni in anfore di terracotta (qvevri) interrate. In Italia, la tradizione è stata recuperata soprattutto nel Friuli Venezia Giulia e in alcune zone della Slovenia e della Croazia, ma si è diffusa anche in altre regioni, dai Colli Orientali del Friuli alla Toscana, fino alla Sicilia e oltre.
La vinificazione prevede l’utilizzo di uve bianche, che dopo la pigiatura vengono lasciate fermentare a contatto con le bucce per un periodo che può variare da pochi giorni a diversi mesi. Questo processo estrapola tannini, polifenoli e sostanze aromatiche che normalmente non sono presenti nei bianchi tradizionali. Ne derivano vini dalla struttura marcata, con profumi intensi, colori profondi e una texture ricca e persistente. Spesso prodotti con fermentazioni spontanee, lieviti indigeni e un basso intervento in cantina, gli orange wines sono strettamente legati alla filosofia dei vini naturali.
Nel calice, gli orange wines si presentano con tonalità che vanno dal giallo dorato carico all’ambra, talvolta con velature dovute alla non filtrazione. Al naso offrono un bouquet complesso e non convenzionale, con note di tè nero, erbe officinali, frutta secca, resina, scorza di agrumi, spezie e miele. Al palato sono spesso tannici, secchi, con acidità vibrante e una sensazione tattile più vicina a un rosso che a un bianco.
Gli abbinamenti gastronomici degli orange wines sono estremamente versatili: grazie alla loro struttura e alla loro componente tannica, si sposano bene con formaggi stagionati, cucina etnica speziata, piatti vegetariani complessi, carni bianche, funghi, zucca e piatti a base di legumi o cereali integrali. Sono anche perfetti per chi cerca vini da meditazione, da degustare lentamente per apprezzarne le sfumature.
Per saperne di più, leggi anche il nostro articolo sugli Orange Wines.