L’utilizzo delle anfore di terracotta per il vino rispecchia un’antica tradizione Caucasica, densa di significati storici, da l momento che il Caucaso e la Georgia (dove le anfore da vino sono conosciute come Qvevri o Kwevri) in particolare, sono indicate come terre di origine della vite e del vino. Le anfore per il vino attualmente in commercio provengono da tre regioni: la Spagna, la Georgia e l’Italia. Tra le motivazioni a favore di un utilizzo moderno delle anfore in terracotta per la produzione del vino, citiamo:
- L’isolamento termico, dovuto sia alla terracotta sia al fatto che in genere viene interrata. In questo senso funziona meglio dell’acciaio e quasi come il cemento.
- Se non è rivestita all’interno con cera d’api e non è interrata, consente al vino una microssigenazione paragonabile a quella di una botte di legno di medie dimensioni, con il vantaggio di non cedere nulla al vino in termini di tannini o aromi.
Le anfore in terracotta hanno quindi tutti i vantaggi del legno di medie dimensioni senza gli svantaggi, e anche i pregi dell’acciaio come isolante senza turbare il vino con problemi elettrostatici dell’inox. Le anfore sono quindi molto adatte a far emergere aromi varietali e in genere fruttati, che nel cemento potrebbero chiudersi e ridursi.