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Il corso sul vino di Quattrocalici - L'Abbinamento dei Vini

L’Abbinamento dei vini rosati

Le caratteristiche dei vini rosati e il loro abbinamento con le pietanze

abbinamento vini rosati al cibo

Caratterizzazione dei vini rosati

I vini rosati accomunano caratteristiche tipiche dei vini bianchi da una parte e dei vini rossi dall’altra, cosa che li rende estremamente versatili negli abbinamenti. La differenza tra un vino rosso e un rosato sta in primo luogo nei tannini, quasi assenti nel rosato. I tannini provengono dalla macerazione di bucce, raspi e vinaccioli da una parte, dall’altra vengono ceduti al vino dal legno delle botti utilizzate nella maturazione, soprattutto nel caso di recipienti piccoli di primo passaggio (tannini gallici). I brevissimi tempi di contatto dei mosti destinati a vini rosati con questi elementi (nell’ordine di poche ore) rendono impossibile la cessione significative di queste sostanze al mosto. Inoltre, a causa della loro lieve struttura, sono rari i casi di vini rosati sottoposti a significativa maturazione in legno. In secondo luogo, le uve a bacca nera usate per la produzione dei rosati sono vendemmiate con leggero anticipo, in modo da conservare intatta la freschezza dell’acidità nei mosti.

Questo non significa che i vini rosati non possano esprimere una loro personalità e il pieno carattere delle uve e del terroir. Infatti i vini rosati sono negli anni passati da essere considerati fatui, senza sapore e quasi un passatempo per gli enologi, a dei vini oggetto di ricerca, prodotti sotto monitoraggio continuo e costantemente analizzati alla ricerca di possibili miglioramenti.

L’abbinamento dei vini rosati al cibo

Se da una parte i tannini sono fantastici per rompere la ricchezza e la succulenza delle carni, dall’altra sono un disastro se combinati con la delicatezza e la leggera untuosità, ad esempio in alcune portate strutturate a base di pesce. I queste situazioni essi darebbero vita a sensazioni amare, quasi metalliche. Pertanto, se si vuole evitare che i tannini vadano ad interferire nell’abbinamento di alcune pietanze, troppo strutturate per l’abbinamento con un vino bianco, la scelta giusta è un vino rosato.

Un vino rosato fruttato e secco è in grado di abbinarsi con quasi tutte le pietanze, eccezion fatta per i dessert dolci. Se pensiamo a quei cibi quasi impossibili da abbinare a causa del loro sapore amaro o del loro profilo aromatico, come i carciofi, gli asparagi e il cavolo, ebbene i rosati hanno la capacità di addolcire l’amarezza di queste verdure. La freschezza dei vini rosati poi aiuta a compensare la grassezza di alcuni cibi, pertanto i rosati sono l’ideale abbinamento per piatti con acciughe ma anche per le ostriche. O con gli asparagi, spesso serviti in accompagnamento alle uova e all’olio d’oliva, combinazione dell’amarezza e aromaticità della verdura con la grassezza dell’uovo e dell’olio.

I vini rosati sono degli eccellenti aperitivi, si accompagnano degnamente agli antipasti a base di salumi, sono ideali se abbinati con formaggi giovani ed in generale per tutti i piatti estivi, anche a base di verdure. La pasta con sughi di pesce al pomodoro, che uniscono la delicatezza del pesce alla struttura della salsa si abbina alla perfezione con un rosato. I vini rosati sono anche un ideale abbinamento con il carpaccio sia di carne che di pesce, come tonno e salmone.

I vini rosati sono l’ideale abbinamento per quasi tutte le pietanze delle grigliate estive, come le verdure grigliate, carni bianche alla griglia, come il barbecue di pollo, ma anche il pesce alla griglia, tipico dei paesi dell’area mediterranea. Anche un cheeseburger, che abbina la succulenza della carne alla grassezza del formaggio crudo, può trovare in uno spumante rosato l’alternativa al tradizionale abbinamento con la birra.

Marcello Leder
Marcello Leder

Sommelier AIS, divulgatore nel campo del vino e dell'enogastronomia. Ha fondato nel 2011 il portale Quattrocalici, divenuto punto di riferimento per la cultura del vino in Italia, ed è autore della sua struttura e di tutti i suoi contenuti.

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