L’ATLANTE DELLE DENOMINAZIONI DI ORIGINE di Quattrocalici
La denominazione Delia Nivolleli DOC comprende i vini rossi e bianchi della zona attorno alla famosa città vinicola di Marsala. La denominazione prende il suo singolare nome dal fiume Delia e dalle paludi Nivolelli, bonificate nei primi anni del secolo scorso. Questa zona e i suoi vini hanno ottenuto la DOC nel giugno del 1998, contemporaneamente a quelli della Sciacca DOC, posta lungo la costa sud della Sicilia. L’area da cui provengono le uve è effettivamente un’enclave all’interno della DOC Marsala. I comuni sui quali insiste la denominazione sono Mazara del Vallo, Petrosino, Salemi e Marsala. I vini delle due denominazioni hanno però ben poco in comune dal punto di vista enologico. Mentre il Marsala è un vino fortificato dal sapore intenso e dorato, i vini Delia Novelleli DOC sono tipicamente secchi e tra le sue tipologie non c’è nemmeno un vino dolce o una versione vendemmia tardiva come invece accade per altre DOC locali. A partire dal 2010, i vini della Delia Novelleli DOC sono disponibili in più di dieci tipologie. Come primi vini il bianco e il rosso di base. Il primo è composto da almeno il 65% di Grecanico, Inzolia e Grillo, mentre il secondo si basa su un elenco leggermente più numeroso di varietà tra cui il Perricone, il Nero d’Avola, il Sangiovese, il Cabernet Sauvignon, il Merlot e lo Syrah. Come solitamente accade per i vini DOC siciliani, i vini rossi possono acquisire la menzione riserva se invecchiati per 24 mesi prima della messa in commercio. C’è anche un spumante bianco Delia Nivolelli DOC anche se poco diffuso. Come accade di frequente con la nuova impostazione della vitivinicoltura Siciliana, ai vitigni corrispondono i relativi vini varietali (se includono un minimo dell’85% della varietà dichiarata in etichetta). Le tipologie comprendono tutti i vitigni autoctoni, ma anche lo Chardonnay, il Sauvignon, il Damaschino e, sorprendentemente, il Müller-Thurgau.
Delia Nivolelli DOC