GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE DEI VINI ITALIANI – Quattrocalici

Zibibbo: La Degustazione

La degustazione del vino Zibibbo

La degustazione dello Zibibbo. Lo Zibibbo, vitigno diffuso in tutta l’area mediterranea, è il protagonista della Pantelleria DOC. Zibibbo è sinonimo del Moscato di Alessandria, coltivato nell’isola fin dal tempo della dominazione Araba (zabīb in arabo significa uva secca). Gli Arabi capirono che i venti, i terreni vulcanici e le alte temperature avrebbero creato condizioni ideali per l’appassimento dell’uva, destinata all’alimentazione e non alla vinificazione. Quindi la nascita di questo splendido vino è stato uno straordinario evento fortuito. Con lo Zibibbo non si producono solo vini passiti. Infatti il Moscato di Pantelleria DOC è un vino dolce prodotto con uve fresche, al contrario del Passito di Pantelleria più denso e sciropposo, prodotto con uve passite. Si aggiunge poi il Pantelleria Moscato liquoroso prodotto con uve fresche e il Pantelleria passito liquoroso. Il Moscato di Pantelleria spumante viene prodotto anch’esso da uve fresche, con il caratteristico perlage, per finire con il Pantelleria bianco secco, che a sua volta può essere anche frizzante… Lo Zibibbo non si trova solo a Pantelleria. E’ infatti coltivato in tutta la Sicilia, per ottenere vini sia secchi che dolci, da uve sia passite che fresche. Tra i vini internazionali ottenuti dallo Zibibbo c’è poi il Moscatel de Setùbal, prodotto in Portogallo per il quale le differenze nel terroir determinano grandi similitudini ma anche abissali differenze rispetto ai vini siciliani.

Le caratteristiche enologiche del vino Zibibbo

Lo Zibibbo fa parte della grande famiglia dei Moscati, vitigni aromatici dell’intensa profumazione di fiori gialli come ginestre, frutta come albicocca, miele, frutta secca, tiglio, salvia e muschio. In particolare le versioni passite dello Zibibbo si presentano con un colore giallo paglierino, vibrante di riflessi color oro o dalla tonalità ambrata. Al naso il profumo è immediatamente riconoscibile, con le sue note fruttate, con predominanza di albicocca, e i sentori di mandorla e fiori d’arancio. Al palato, lo Zibibbo è corposo e decisamente dolce, morbido e persistente. Il retrogusto è fine ed aromatico, con richiami a frutta secca e miele.

Colorebianco
Tipo vinopassito
Strutturarobusto
Qualitàarmonico, elegante, fine
Temperatura di servizio8-10°C
Bicchierebicchiere da vino passito

Tutti i vini della categoria Zibibbo

nella Guida Quattrocalici

Zibibbo: Guida alla degustazione

Degusteremo lo Zibibbo passito o liquoroso in calici adatti ai vini passiti, preferibilmente a stelo lungo, e ad una temperatura di 8-10°C. Gli spumanti di Zibibbo verranno serviti a 6-8°C in calici o coppe, adatte agli spumanti aromatici, mentre i vini secchi in bicchieri da vino bianco, a 10-12°C.

zibibbo degustazione servizio

Zibibbo: Esame visivo

Lo Zibibbo si presenta di un inconfondibile colore giallo dorato brillante, che può essere anche presentare riflessi ambrati, soprattutto nelle versioni più invecchiate o nel liquoroso. Come tutti i vini passiti, è vino di gran corpo e la consistenza nel bicchiere ne è conseguenza.

zibibbo degustazione visivo

I descrittori per l'esame visivo del vino Zibibbo:

Vino giallo dorato. Tutti i termini per il colore dei vini

Il colore giallo dorato è tipico dei vini bianchi di elevata concentrazione (in questo caso è dovuto alla quantità di estratti presenti nel vino) o di lungo affinamento (in questo caso deriva anche da effetti dovuti a microossidazione dei composti organici presenti nel vino, oppure può ricondursi a vitigni caratterizzati da elevata pigmentazione nelle bucce, che viene poi trasferita al vino (come ad esempio il Gewürztraminer).

Vino consistente. Tutti i termini per la consistenza del vino

Consistente è un vino che manifesta una discreta resistenza alla rotazione nel bicchiere, che una volta fermata, dà origine ad una serie di archetti ben marcati sulla superficie del vetro. Indica buona struttura nel vino, un vino concentrato con una quantità di estratti superiore alla media.

Vino brillante. Tutti i termini della scala di limpidezza dei vini

In alcuni vini la limpidezza lascia il posto alla brillantezza. Questa può essere dovuta alla presenza di bollicine, che aumentano la riflessione della luce nel vitno, o alla elevata concentrazione zuccherina di alcuni vini passiti, che produce lo stesso effetto.

Zibibbo: Esame olfattivo

Il profumo dello Zibibbo è intenso e ampio, gradevole e fruttato, con note di mandorla, albicocca e zagara e speziate di miele e vaniglia.

zibibbo degustazione olfattivo

I descrittori per l'esame olfattivo del vino Zibibbo:

Tutti i termini per la Intensità Olfattiva dei Vini

Vino intenso. Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "intenso" un vino la cui intensità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. Varietà del vitigno e tipologia di vinificazione e  aturazione/affinamento influiscono grandemente sull’intensità olfattiva di un vino, comunque possiamo dire che in generale i vini intensi provengono da vigneti a rese medio basse e sono sottoposti a processi di vinificazione di buon livello qualitativo.

Vino ampio.

Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "molto complesso" o anche "ampio"un vino che presenta molteplici riconoscimenti olfattivi e la cui complessità olfattiva risulti superiore alle aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza.

Vino aromatico. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino aromatico. I vini derivanti da vitigni aromatici sono caratterizzati da intensi profumi che riportano al vitigno di origine. Sono note in genere di frutta tropicale, speziate o muschiate, che permettono facilmente di individuare il vitigno aromatico di partenza. Sono cosiddetti aromi primari, che chimicamente appartengono alla grande famiglia dei terpeni. In genere sono i primi profumi che si riconoscono in un vino durante l'esame olfattivo, seguiti a cascata da tutte le altre sensazioni olfattive.

Vino fruttato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino fruttato. Le note fruttate sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di frutta bianca sono presenti nei vini bianchi, profumi di frutta rossa nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano la frutta fresca, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente note di confettura o di frutta secca, nei vini fortificati note di frutta sotto spirito.

Vino floreale. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino floreale. Le note floreali sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di fiori bianchi sono presenti nei vini bianchi, profumi di fiori rossi nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano il fiore appena sbocciato, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente profumi di fiori secchi o appassiti.

Vino speziato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino speziato. Le note speziate sono piuttosto diffuse in quei vini, sia bianchi che rossi o rosati, che sono stati sottoposti a periodi di maturazione più o meno lunghi, soprattutto in legno. Sono dunque di origine quasi sempre terziaria, anche se possono essere in alcuni casi legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni.

Zibibbo: Riconoscimenti olfattivi

Zibibbo: Esame gustativo

Al palato lo Zibibbo si presenta dolce, morbido e corposo. Di lunga persistenza, lascia in bocca un finale aromatico ed elegante con una fini ricordi ammandorlati.

zibibbo degustazione gustativo

I descrittori per l'esame gustativo del vino Zibibbo:

Tutti i termini per la Scala di Dolcezza dei Vini

Vini dolci. Nei vini dolci la sensazione di dolcezza è decisamente prevalente rispetto alle altre sensazioni gustative. In generale si considerano "dolci" i vini che abbiano un contenuto in zuccheri residui superiore a 50 g/l. Questo valore può arrivare anche ad oltre 200 g/l per alcuni vini passiti o liquorosi, senza che si arrivi a sentirlo stucchevole, soprattutto grazie alla cosiddetta "spalla acida", ossia all'elevata acidità che accompagna in genere la dolcezza di questi vini, compensandola.

Tutti i termini per la Scala di Alcolicità dei Vini

Vino "caldo". Quando nel vino la percezione alcolica è piuttosto netta, come ad esempio avviene per i vini con gradazione alcolica di 13-14° in volume, il vino in questione viene definito caldo. Questi vini per essere anche equilibrati, devono avere un corpo e una struttura in grado di supportarne il tenore alcolico.

Tutti i termini per la Scala di Acidità dei Vini

Vino "fresco". Si definisce "fresco" un vino che lascia in bocca una decisa sensazione di freschezza, dovuta alla sua acidità, in grado di procurare un'abbondante salivazione. La maggior parte dei vini giovani e di buona fattura, oltre a praticamente tutti gli spumanti, ricade all'interno di questa categoria.

Vino sapido.

Per "sapido" intendiamo un vino che presenta una apprezzabile e piacevole sensazione di mineralità, dovuta al suo contento in sostanze saline particolarmente significativo, che in genere si accompagna con una acidità tale da impartire una piacevole sensazione di freschezza gustativa.

Vino di corpo o corposo

Si dice "di corpo" o "mediamente strutturato" o "corposo" un vino con un buon contenuto di sostanze estrattive. Parliamo quindi di un vino ottenuto da uve mature, ricche di zuccheri e di sostanze complementari. In termini di analisi si può far riferimento a vini il cui estratto secco sia compreso indicativamente tra i 29 e 44 g/l e il cui contenuto in alcol  tra i 13 e i 14° in volume.
Tutti i termini della scala di persistenza del vino.
Vino persistente. Per "persistente" si intende un vino il cui ricordo sensoriale dopo la deglutizione ha una durata più che sufficiente. Convenzionalmente, si indica come "persistente" un vino la cui persistenza è compresa tra i 6 e gli 8 secondi. In genere, i vini persistenti sono vini complessi, strutturati e solitamente sottoposti ad un periodo di maturazione/affinamento piuttosto rilevante.

Zibibbo: Abbinamento con il cibo

Lo Zibibbo in versione secca è ottimo come aperitivo, esalta in modo eccezionale i tipici piatti mediterranei a base di pesce e di crostacei. In versione dolce o passita lo Zibibbo è ideale per accompagnare i dolci tipici della tradizione siciliana come cannoli, paste di mandorla, ma anche dessert o gelati a base di pistacchio o con creme di ricotta. Lo Zibibbo passito si sposa anche bene con con piatti saporiti come il foie gras o i formaggi erborinati.

zibibbo degustazione abbinamento

I tipi di portata in abbinamento per il vino Zibibbo:

Zibibbo: Ricette in abbinamento

Vi proponiamo una selezione di ricette da abbinare ai vini Zibibbo, scelte dal Ricettario di Quattrocalici.