La Guida ai vitigni di Quattrocalici

Ancellotta

scheda ampelografica completa

Vitigno  Ancellotta

Indice

Il Vitigno Ancellotta e i suoi vini

L’Ancellotta è un vitigno a bacca nera autoctono dell’Emilia, tra i più antichi e caratteristici della viticoltura padana. È documentato fin dal XVIII secolo nella zona di Reggio Emilia, dove nacque come varietà da vino di campagna e da taglio, utilizzata per apportare colore e corpo ai vini locali. L’origine del nome non è del tutto chiara: secondo alcune ipotesi deriverebbe dal cognome di una famiglia agricola reggiana, forse gli “Ancellotti”, che ne avrebbero diffuso la coltivazione; altri lo collegano al termine dialettale “anciól”, indicante uve scure e dolci. La sua affermazione avvenne nell’Ottocento, quando l’Ancellotta si impose come uva complementare ideale ai Lambruschi, grazie alla ricchezza in pigmenti e alla sua straordinaria intensità cromatica. La sua capacità di conferire colore, morbidezza e dolcezza ai vini frizzanti emiliani ne ha fatto per oltre un secolo uno dei vitigni più utili e diffusi nelle pianure tra Parma, Reggio e Modena.
Nel XX secolo il suo ruolo si è esteso ben oltre i confini regionali: l’Ancellotta è stata impiegata in molte regioni italiane, e perfino all’estero, come base colorante o migliorativa, ma negli ultimi decenni è stata riscoperta anche come varietà da vinificare in purezza, con risultati sorprendenti in termini di eleganza e struttura.

Storicamente, l’Ancellotta rappresenta l’anima più concreta della viticoltura emiliana: una varietà rustica, generosa e resistente, perfettamente adattata alle condizioni della pianura padana, dove i suoli alluvionali e il clima continentale ne favoriscono l’espressione piena. I suoi vini, un tempo destinati al consumo popolare, sono oggi rivalutati per la loro integrità e la loro intensità fruttata. L’interesse scientifico verso il vitigno è cresciuto anche per la sua ricchezza in antociani stabili, che lo rendono prezioso per l’enologia moderna. La riscoperta dell’Ancellotta come vitigno da qualità si colloca nell’attuale movimento di valorizzazione delle varietà autoctone minori italiane, capaci di raccontare la storia e l’identità del territorio attraverso vini autentici e coerenti con le loro origini.

Zone di coltivazione

L’Ancellotta è coltivata principalmente in Emilia-Romagna, dove trova la sua culla nella provincia di Reggio Emilia, ma è ampiamente diffusa anche nelle province di Modena, Parma e Bologna. È autorizzata in numerose denominazioni, tra cui Lambrusco Reggiano DOC, Lambrusco di Sorbara DOC, Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC e Colli di Scandiano e di Canossa DOC. In queste aree viene spesso impiegata in assemblaggio, ma anche vinificata in purezza, specialmente in versioni frizzanti o leggermente amabili. Fuori dall’Emilia, l’Ancellotta è presente in Lombardia (Oltrepò Pavese), Veneto e Umbria, e in misura minore in Puglia e Sicilia. È diffusa anche all’estero, in particolare in Argentina e Cile, dove viene utilizzata per conferire colore e struttura ai vini rossi locali. Il vitigno predilige terreni profondi, fertili e ben drenati, e si adatta bene al clima caldo-umido della pianura, mostrando un’ottima regolarità produttiva.

Caratteristiche ampelografiche

La pianta di Ancellotta è di buona vigoria, con portamento semieretto e tralci robusti. Le foglie sono grandi, orbicolari, pentalobate, di colore verde intenso, con margine dentato e pagina inferiore tomentosa. Il grappolo è medio o medio-piccolo, conico o cilindrico, spesso alato e mediamente compatto. Gli acini sono sferici, di medie dimensioni, con buccia spessa, consistente e molto ricca di antociani, che conferiscono un colore rosso-violaceo intenso e persistente ai vini. La polpa è succosa e dolce, di sapore neutro o leggermente zuccherino. L’Ancellotta germoglia tardi e matura tra fine settembre e inizio ottobre, garantendo un ciclo vegetativo medio-lungo. La resa in mosto è elevata e costante, con buon equilibrio tra zuccheri e acidità. È una varietà riconoscibile per la forte pigmentazione del succo e per la capacità di mantenere un colore brillante anche dopo lunghi affinamenti.

Caratteristiche colturali e agronomiche

L’Ancellotta è un vitigno rustico e adattabile, capace di prosperare su terreni pianeggianti e collinari, purché ben drenati e non eccessivamente calcarei. Predilige i suoli argilloso-limosi e le esposizioni soleggiate, che favoriscono la piena maturazione dei grappoli. È moderatamente sensibile all’oidio e alla botrite, ma tollera bene la siccità estiva e le variazioni termiche. Le rese sono naturalmente elevate (fino a 150 q/ha), ma la qualità migliora sensibilmente con potature corte e limitazioni produttive. Le forme di allevamento più diffuse sono il guyot e il cordone speronato, mentre in pianura si utilizzano anche sistemi più espansi come il tendone. L’Ancellotta mostra un’ottima fertilità delle gemme e una regolare allegagione, caratteristiche che la rendono una varietà stabile e affidabile anche in condizioni climatiche difficili. La vendemmia si effettua solitamente verso la fine di settembre, quando la concentrazione zuccherina raggiunge livelli ottimali.

Caratteristiche enologiche del vitigno

Le uve di Ancellotta sono molto ricche di polifenoli e in particolare di antociani del tipo malvidinico, responsabili del colore intenso e stabile che ne caratterizza i vini. La vinificazione in rosso prevede macerazioni medio-brevi per evitare estrazioni eccessive di tannini, ma in presenza di uve ben mature è possibile prolungare la permanenza sulle bucce per ottenere vini più strutturati. L’acidità moderata e la dolcezza naturale la rendono ideale per la produzione di vini amabili o frizzanti, soprattutto in assemblaggio con i Lambruschi, ai quali apporta colore e morbidezza. In purezza dà vini rossi intensi, di medio corpo, con un profilo fruttato e fragrante. Può essere utilizzata anche per la produzione di basi da taglio o per vini da dessert, grazie alla sua concentrazione zuccherina. Le moderne tecniche di vinificazione, con controllo termico e affinamento in acciaio, ne esaltano la brillantezza cromatica e la nitidezza aromatica.

Caratteristiche organolettiche dei vini

I vini da Ancellotta si presentano di colore rosso rubino profondo, talvolta impenetrabile, con riflessi violacei. Al naso esprimono profumi intensi di frutti rossi e neri maturi — ciliegia, mora, prugna — con sfumature floreali di viola e leggere note di spezie dolci. Al palato sono morbidi, rotondi e vellutati, con tannini dolci e un equilibrio piacevole tra acidità e dolcezza naturale. Nelle versioni frizzanti mostrano una schiuma vivace e un gusto fresco e immediato; in quelle ferme rivelano una maggiore densità e profondità aromatica. L’Ancellotta si presta a essere consumata giovane, ma alcune versioni più strutturate possono evolvere per alcuni anni, sviluppando toni di confettura, cacao e sottobosco. È un vino di grande versatilità gastronomica, ideale con salumi, carni rosse e piatti tipici della cucina emiliana, incarnando pienamente la generosità e la vitalità del territorio da cui proviene.

Il Vitigno Ancellotta e la sua coltivazione in Italia

Ancellotta - Informazioni generali sul vitigno

Il vitigno Ancellotta è uno dei  Vitigni locali a Bacca nera presenti principalmente nelle regioni Emilia-Romagna e registrato ufficialmente nel Catalogo nazionale varietà di vite dal 1970. La sua superficie coltivata a livello nazionale ammonta a 4.300 ha.
Colore baccaBacca nera
Categoria vitigniVitigni locali
Regioni Italiane principaliEmilia-Romagna
Superfice vitata nazionale4.300 ha
SinonimiLancellotta
Anno di registrazione1970
Autorizzato provincePordenone, Venezia, Udine
Autorizzato regioniEmilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Sardegna, Sicilia, Toscana
Osservazione provinceTreviso, Verona
Osservazione regioniPiemonte

Ancellotta - Ampelografia del vitigno

Ogni vitigno viene caratterizzato tramite dei descrittori ampelografici che definiscono l’aspetto dei suoi principali elementi. Le caratteristiche ampelografiche del vitigno Ancellotta sono:
Caratteristiche della foglia
Il vitigno Ancellotta ha foglia media, pentagonale, pentalobata.
Caratteristiche del grappolo
Il vitigno Ancellotta ha grappolo spargolo, medio, piramidale, 1-2 ali.
Caratteristiche dell'acino
Il vitigno Ancellotta ha acini grandi, di forma sferoidali, con buccia pruinosa, consistente, spessa e di colore blu-nera.

Ancellotta - Caratteristiche del vino

Il vino prodotto da ciascun vitigno, vinificato in purezza, possiede caratteristiche organolettiche ben precise. Le caratteristiche organolettiche dei vini prodotti con il vitigno Ancellotta sono:
Caratteristiche del vino
Il vino che si ottiene dal vitigno Ancellotta è di colore Rosso rubino. Al palato è Fruttato, morbido, poco tannico.

Ancellotta - Caratteristiche colturali e produttive

Ciascun vitigno possiede caratteristiche colturali e produttive ben precise, quali la produttività, la resa, l’epoca di maturazione, il tipo ideale di clima o di potatura, la sensibilità alle avversità o la maggiore o minore resistenza alle malattie e moltre altre. Per il vitigno Ancellotta le caratteristiche principali sono:

Ancellotta - Le denominazioni di riferimento

Nel Database dei Vitigni di Quattrocalici sono raccolti i dati relativi a tutti i vitigni che risultano menzionati esplicitamente in almeno una denominazione di origine DOP o IGP italiana. Il vitigno Ancellotta risulta essere menzionato nel disciplinare delle seguenti denominazioni:
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