L’ATLANTE DELLE DENOMINAZIONI DI ORIGINE di Quattrocalici
I vini a denominazione di origine controllata Modena o di Modena DOC devono essere ottenuti da uve aventi la seguente composizione:
Le forme di allevamento più diffuse sono il cordone libero, il cordone speronato, il G.D.C., il guyot, il sylvoz. La densità d’impianto è di 2.500-3.000 ceppi/ettaro nei terreni di pianura mentre è di 3.000/4.000 ceppi/ettaro nei terreni del margine appenninico e del basso appennino.
Le pratiche relative all’elaborazione dei vini, sono quelle tradizionalmente consolidate e fanno riferimento esclusivamente alla pratica della rifermentazione naturale in bottiglia e della rifermentazione naturale in autoclave, indispensabili a conferire ai vini DOC Modena o di Modena le loro peculiari caratteristiche. Le operazioni di arricchimento e l’aggiunta dello sciroppo di dosaggio sono consentite nel rispetto delle condizioni e dei limiti previsti dalla normativa.
Dalle uve prodotte nel territorio modenese si possono quindi ottenere vini rossi di colore rubino e vini rossi ben colorati con tendenze al violaceo con acidità medio-alta e struttura medio-bassa. I vini bianchi hanno colore giallo paglierino, buona acidità, struttura media.
La freschezza e la fragranza dei profumi con evidenze floreali e fruttate contribuiscono al loro equilibrio gustativo.
Modena DOC
Creata nel | 2009 |
Prima approvazione | Approvata con D.M. 27.07.2009, G.U. 184 del 10.08.2009 |
Ultimi aggiornamenti | Ultime modifiche introdotte dal D.M. 30.03.2015 |
Regione | Emilia-Romagna |
Province | Modena |
Tipo di denominazione | DOC |
Zona di produzione | Vari comuni in provincia di Modena |
Merceologia | Vino |