Il vitigno Lambrusco Salamino origina nella zona di Carpi a nord-ovest della provincia di Modena e dai terreni della “bassa” modenese, a nord-est del capoluogo. Il vitigno Lambrusco Salamino è una delle molte varietà di Lambruschi coltivata in Emilia-Romagna, e come le altre deriva probabilmente da viti vinifere selvatiche, che crescevano abbondantemente in maniera spontanea nei colli dell’Appennino e che erano chiamate dai latini “Labrusca vitis“. Queste uve erano anche dette anche “uzeline” o “oseline” per il fatto che, crescendo spontaneamete al limitare dei boschi, venivano depredate dagli uccelli che ne erano ghiotti. Il Lambrusco Salamino di Santa Croce DOC deve il suo nome all’omonima frazione del Comune di Carpi da cui questo vitigno si è poi diffuso in tutto il territorio della provincia di Modena ed in quelle confinanti.
Il Lambrusco Salamino si presenta con grappoli di piccole dimensioni a forma cilindrica, spesso alati e sottili, con lunghezze intorno ai 10 cm, di densità compatta. Gli acini non sono mai della stessa dimensione anche sui singoli grappoli, hanno forma sferica e abbondante pruina. Le bucce sono di colore blu tendenti a sfumature nere, spesse e coriacee. Il Lambrusco Salamino è un vitigno è vigoroso, molto produttivo e con rese alte e regolari. Matura verso i primi dieci giorni di ottobre, e viene allevato con potature decise e verdi per limitarne le rese troppo abbondanti specialmente nel numero di grappoli per trancio. La zona del comune di Carpi, dove viene coltivato da molti secoli se non già al tempo dei Romani, si caratterizza per i sedimenti alluvionali classici della Pianura Padana, con geologie argillose, sabbiose e limose. Questo terreno fornisce nutrienti essenziali al vitigno, permettendone inoltre la giusta maturazione e la protezione contro le avversità derivate dall’umidità, come il marciume, grazie ad un drenaggio ottimale.
Il Lambrusco Salamino viene generalmente vinificato in purezza, anche se non mancano assemblaggi con piccole percentuali del vitigno Ancellotta e Fortana. I suoi vini hanno colore rubino e la classica frizzantezza dei Lambruschi. La spuma si presenta fine, con le sfumature violette presenti nel corpo del vino. I profumi sono quelli classici del Lambrusco, fruttati di piccoli frutti rossi, affiancati da da lievi sentori vinosi. Al palato domina la freschezza, che viene equilibrata dal tannino leggero e dalla vena sapida. L’acidità è quindi ricca, facendone un vino semplice da bere, chiaramente giovane. Il corpo è nella media, leggero grazie alla bassa gradazione alcolica. Il Lambrusco Salamino è un ottimo vino per i primi al sugo, ma anche con il maiale e più raramente con arrosti di carni bianche.