Il “Tendone” ancor oggi è la forma di allevamento della vite più diffusa in Italia. Con i suoi 180.000 e più ettari vitati, rappresenta più del 20% del totale dei vigneti italiani. In questa forma di allevamento, la struttura di sostegno è posta sia lungo il filare che trasversalmente, non c’è cordone permanente e i capi a frutto si sviluppano orizzontalmente. Anche in questo caso la potatura è mista.Le basse rese e complessità prodotte dalla difficile se non impossibile automazione in vigna si accompagnano a produttività molto elevate e basse concentrazioni in estratti delle uve. Molti di questi allevamenti a tendone sono però utilizzati per la produzione di uve da tavola, ossia non destinate alla vinificazione. Infatti la diffusione di questa forma di allevamento è maggiore nelle regioni che producono più uva da tavola, come Puglia, Abruzzo, Lazio e Sicilia. Il tendone è dunque una forma di allevamento ormai obsoleta, che viene sempre più sostituita dalle più moderne forme a spalliera.