Il Glossario del vino di Quattrocalici

Rittocchino

Sistemi di allevamento della vite

sistemazione a rittocchino

La Sistemazione a Rittocchino nei vigneti

Il Rittochino o sistemazione a rittochino è una particolare configurazione dei vigneti lungo i pendii collinari, una delle più antiche tra quelle presenti in molte regioni collinari dell’Italia.

Il nome Rittocchino dato a questa sistemazione deriva dal fatto che le direttrici su cui si sviluppano i filari seguono le linee di massima pendenza,  sviluppandosi in senso ortogonale alle curve di livello, in modo da favorire il rapido deflusso delle acque meteoriche evitando che si infiltrino in quantità eccessive nel terreno.

Vantaggi della disposizione a Rittocchino

La diposizione a Rittocchino predispone il terreno all’erosione, e per questo motivo la lunghezza degli appezzamenti deve essere rapportata alla pendenza. Normalmente si adottano lunghezze di 60-80 m per pendenze notevoli (20-30%), fino a massimi dell’ordine di 100-200 metri, per pendenze modeste (5-10%).

La sistemazione a Rittochino è particolarmente adatta a suoli a tessitura argillosa. Rispetto alle sistemazioni che, in misura più o meno marcata, seguono le linee di livello (girapoggio, cavalcapoggio, ecc.), il rittochino presenta soprattutto dei vantaggi operativi in quanto rende agevole l’esecuzione delle operazioni colturali se eseguite in discesa. Il Rittocchino offre numerosi vantaggi, tra cui un migliore assorbimento della luce solare, un migliore drenaggio del terreno, una maggiore facilità di lavoro.

Problemi nell’uso della disposizione a Rittocchino

Lo svantaggio principale del Rittochino risiede nella predisposizione all’erosione perché favorisce lo scorrimento superficiale dell’acqua in discesa, cosa che si accentua con l’aumentare lunghezze dei campi e della loro pendenza. D’altra parte queste sono le condizioni che si presentano facilmente nell’ottica di una riduzione dei costi della meccanizzazione nelle aree collinari, soprattutto dove il limite del 15-20% di pendenza rende problematico il ricorso ad altre sistemazioni superficiali. Per questi motivi i regolamenti agroambientali predisposti dagli enti locali si sono spesso occupati negli ultimi decenni di questo aspetto, inquadrando la sistemazione a rittochino in contesti specifici, nell’ambito di progetti di ristrutturazione e riconversione settoriale e dei disciplinari di produzione integrata. L’orientamento attuale è quello di promuovere tecniche di gestione del suolo a basso impatto, come ad esempio l’inerbimento, o subordinare l’adozione del rittochino a rigidi vincoli tecnici e operativi