GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE DEI VINI ITALIANI – Quattrocalici

Vini liquorosi: La Degustazione

Indice

La Degustazione del Vino : Vini liquorosi

I vini liquorosi, detti anche vini fortificati, sono prodotti che prevedono l’aggiunta di alcol etilico di origine vitivinicola al mosto, al mosto in fermentazione o al vino, con lo scopo di bloccare la fermentazione o aumentarne il tenore alcolico, stabilizzandolo e conferendo al prodotto finale caratteristiche organolettiche distintive. Questa tecnica, nata in epoca moderna ma diffusa già nel Mediterraneo antico, ha permesso la creazione di vini stabili, adatti al trasporto su lunghe distanze e alla lunga conservazione.

I vini liquorosi bianchi e rossi si differenziano per vitigno, zona di produzione, tecniche di vinificazione e modalità di fortificazione, ma condividono l’obiettivo di ottenere vini ad alto grado alcolico, con un equilibrio tra zuccheri residui, struttura e aromaticità. A seconda del momento in cui viene aggiunto l’alcol, si possono ottenere vini dolci (interrompendo la fermentazione con mosto ancora zuccherino) oppure secchi (aggiungendo alcol a fermentazione completata).

Nel caso dei vini bianchi liquorosi, i più celebri in ambito italiano sono il Marsala nelle sue versioni Oro, Ambra e Vergine, il Vin Santo liquoroso, la Malvasia delle Lipari liquorosa, il Moscato di Trani, il Greco di Bianco, il Vernaccia di Oristano liquorosa. Questi vini si caratterizzano per colori che spaziano dal giallo dorato all’ambra intenso, profumi complessi di frutta secca, miele, spezie, resine, erbe aromatiche, ossidazione controllata e sapori ampi, dolci o secchi, sempre persistenti e strutturati.

Tra i vini rossi liquorosi, si segnalano il Marsala Rubino, il Moscato di Scanzo, il Recioto della Valpolicella liquoroso, il Vino di Porto italiano (non ufficiale, ma tecnicamente replicato), il Sangue di Giuda, alcune versioni di Vernaccia di Serrapetrona. Questi si distinguono per un colore rubino o granato profondo, profumi intensi di frutta rossa surmatura, spezie dolci, cioccolato, liquirizia, e per una dolcezza avvolgente sostenuta da un tenore alcolico importante e da una buona tensione gustativa.

L’uso dell’alcol neutro o, più raramente, di distillati di vino o acquavite, influenza la qualità e la finezza del prodotto finito. L’affinamento può avvenire in acciaio o in botti, con tecniche ossidative o riduttive, e può durare da pochi mesi a decenni, come nei grandi Marsala Vergine o nei liquorosi da muffa nobile.

Dal punto di vista gastronomico, i vini liquorosi dolci si prestano ad abbinamenti con pasticceria secca, cioccolato fondente, dolci alla frutta secca o caramello, oppure con formaggi erborinati e pâté. Le versioni secche trovano spazio anche nell’aperitivo o in abbinamenti arditi con formaggi stagionati, pesce affumicato o piatti agrodolci.

I vini liquorosi, sia bianchi che rossi, rappresentano una categoria identitaria, che unisce tradizione enologica, saper fare artigianale e specificità territoriale, offrendo al degustatore esperienze sensoriali dense, complesse e capaci di raccontare, in ogni sorso, una lunga storia di tecnica, pazienza e cultura del vino.

Le Caratteristiche del Vino: Vini liquorosi

I vini liquorosi, tanto bianchi quanto rossi, si caratterizzano per l’aggiunta di alcol etilico (solitamente di origine vinica) durante o dopo la fermentazione, con l’obiettivo di arrestarne il decorso o di aumentarne il tenore alcolico, dando origine a vini strutturati, longevi e di elevata intensità aromatica. Il grado alcolico elevato (generalmente tra i 15% e i 22%) e la residuale concentrazione zuccherina o glicerica, variabile a seconda dello stile, contribuiscono a definire il profilo organolettico distintivo di queste tipologie.

Nei vini liquorosi bianchi, come il Marsala Vergine, lo Sherry Fino o il Madeira Sercial, il colore può variare dal giallo dorato chiaro all’ambrato profondo, e il profilo aromatico si articola su note ossidative, nocciola, mandorla secca, spezie, lieviti, fiori appassiti, erbe amare e sale marino, con una struttura secca, nervosa e verticale. Nelle versioni dolci, emergono sentori di miele, albicocca disidratata, frutta candita e caramello, con una trama più avvolgente e calda.

I liquorosi rossi, come il Porto, il Marsala Rubino, il Commandaria o il Madeira Bual e Malmsey, presentano tonalità dal rubino intenso al granato, con un naso ricco di frutta rossa sotto spirito, prugna, cacao, caffè, tabacco, spezie dolci, cuoio e caramello bruciato. Al palato si distinguono per una morbidezza calorica, una dolcezza bilanciata dalla freschezza residua o da una sensazione tannica vellutata, e una persistenza aromatica molto lunga, spesso con ritorni di spezie e frutta matura.

La ricchezza aromatica, la forza alcolica e la capacità di invecchiamento rendono i vini liquorosi ideali per l’abbinamento con formaggi erborinati, dessert a base di cioccolato o frutta secca, pasticceria importante, ma anche come vini da meditazione, capaci di esprimere stili e tradizioni secolari di produzione.

Colorebianco, rosato, rosso
Tipo vinoVino liquoroso
Strutturarobusto
Qualitàarmonico, caratteristico, elegante, fine
Temperatura di servizio12-14°C
Bicchierebicchiere da vino passito

Tutti i vini della categoria Vini liquorosi

nella Guida Quattrocalici

Vini liquorosi: Guida alla Degustazione

iL SERVIZIO DEI VINI LIQUOROSI

I vini liquorosi, sia bianchi che rossi, sono ottenuti mediante fortificazione del mosto o del vino con alcol etilico, mosto concentrato o acquavite, che arresta la fermentazione o ne modifica l’equilibrio finale, lasciando un residuo zuccherino variabile o conferendo maggiore tenore alcolico. In questa categoria rientrano grandi classici come Marsala, Porto, Sherry, Madeira, Moscato liquoroso, Malvasia liquorosa e molti altri.
La temperatura di servizio dipende dalla tipologia: dai 10–12°C per i liquorosi bianchi dolci o secchi, fino ai 16–18°C per i rossi strutturati o invecchiati. Si consiglia l’uso di calici piccoli a tulipano, simili a quelli per vini da meditazione o Porto, per concentrare i profumi e modulare l’ossigenazione.
La stappatura deve essere fatta con attenzione, osservando eventuali segni di deposito nel caso di lunghi invecchiamenti (es. Porto vintage), e lasciando respirare il vino per alcuni minuti prima della degustazione.

 

Vini liquorosi: Esame Visivo

L'esame visivo dei vini liquorosi

I vini liquorosi presentano colori intensi e brillanti, con una gamma che varia notevolmente:

  • Liquorosi bianchi: dal giallo dorato al topazio, fino all’ambra carico nei vini ossidativi o molto invecchiati.
  • Liquorosi rossi: dal rubino impenetrabile al granato, fino al mattone o al bruno nei vini con lunga evoluzione.

La consistenza è sempre marcata: il vino scorre lentamente nel calice, lasciando archetti fitti e lenti, segno dell’elevata glicerina, alcool e spesso residuo zuccherino. La limpidezza è perfetta e la brillantezza amplifica il fascino visivo, soprattutto nei prodotti più longevi.

 

I descrittori per l'esame visivo del vino Vini liquorosi:

(Clicca per visualizzare il significato del termine)

Vino giallo dorato. Tutti i termini per il colore dei vini

Il colore giallo dorato è tipico dei vini bianchi di elevata concentrazione (in questo caso è dovuto alla quantità di estratti presenti nel vino) o di lungo affinamento (in questo caso deriva anche da effetti dovuti a microossidazione dei composti organici presenti nel vino, oppure può ricondursi a vitigni caratterizzati da elevata pigmentazione nelle bucce, che viene poi trasferita al vino (come ad esempio il Gewürztraminer).

Vino giallo ambrato. Tutti i termini per il colore dei vini

Il colore giallo ambrato rappresenta una tonalità molto scura che non è presente nei vini ottenuti per semplice spremitura delle uve mature. Il giallo ambrato è caratteristico per i vini bianchi passiti e sottoposti a lungo affinamento in legno, per vini sottoposti a processi ossidativi come i vin santi, o liquorosi e ossidati come i marsala o i madeira. Può anche essere dovuto a processi di ossidazione non voluti e quindi indicare un difetto del vino. In questo caso però è accompagnato solitamente da velatura e non si presenta con la brillantezza che è invece indicatore di un vino qualitativamente sotto controllo.

Vino rosso rubino. Tutti i termini per il colore dei vini

Il rosso rubino è per i vini rossi quello che il giallo paglierino è per i vini bianchi. Il colore più diffuso e quello intermedio per le varie tipologie di vino rosso. Un vino rosso rubino indica media concentrazione, un vino nè troppo giovane nè probabilmente di lunghissimo affinamento. La sua intensità e la maggiore o minore trasparenza possono dare ulteriori indicazioni sul tipo di vino, il metodo di vinificazione e il vitigno in questione.

Vino consistente. Tutti i termini per la consistenza del vino

Consistente è un vino che manifesta una discreta resistenza alla rotazione nel bicchiere, che una volta fermata, dà origine ad una serie di archetti ben marcati sulla superficie del vetro. Indica buona struttura nel vino, un vino concentrato con una quantità di estratti superiore alla media.

Vini liquorosi: Esame olfattivo

L'esame olfattivo dei vini liquorosi

L’aroma dei vini liquorosi è intenso, profondo e stratificato, frutto dell’unione tra la materia prima (vitigno), le tecniche di vinificazione e fortificazione, e l’eventuale invecchiamento ossidativo o riduttivo.

L’aroma può cambiare radicalmente da un tipo all’altro: il profumo floreale e fruttato di un Moscato liquoroso si contrappone alla complessità austera e ossidata di un Marsala Vergine o di uno Sherry Amontillado.

 

I descrittori per l'esame olfattivo del vino Vini liquorosi:

(Clicca per visualizzare il significato del termine)

Tutti i termini per la Intensità Olfattiva dei Vini

Vino intenso. Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "intenso" un vino la cui intensità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. Varietà del vitigno e tipologia di vinificazione e  aturazione/affinamento influiscono grandemente sull’intensità olfattiva di un vino, comunque possiamo dire che in generale i vini intensi provengono da vigneti a rese medio basse e sono sottoposti a processi di vinificazione di buon livello qualitativo.

Vino ampio.

Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "molto complesso" o anche "ampio"un vino che presenta molteplici riconoscimenti olfattivi e la cui complessità olfattiva risulti superiore alle aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza.

Vino balsamico. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino balsamico. Le note balsamiche, che riportano a fragranze di mentolo, eucalipto, resina, pino, etc. possono avere nel vino diversa origine. In alcuni casi si può trattare di profumi di origine fermentativa (lievito), ma nella maggior parte dei casi sono di origine postfermentativa, o "terziaria", derivano quindi dalla maturazione e dall'affinamento del vino e sono più comuni in vini maturi e ben strutturati. Anche se con connotazioni diverse, si possono riscontrare sia in vini bianchi che rossi.

Vino floreale. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino floreale. Le note floreali sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di fiori bianchi sono presenti nei vini bianchi, profumi di fiori rossi nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano il fiore appena sbocciato, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente profumi di fiori secchi o appassiti.

Vino franco. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino franco. Non è così semplice dare un connotato sensoriale per la "franchezza" di un vino. Più che una sensazione, è un concetto. Per "Vino franco" si intende un vino nel cui profumo si sente, in modo chiaro e netto, un sentore che emerge su tutti gli altri e che spesso permette di riconoscere il vitigno e/o il territorio, quindi la tipicità del vino. Possiamo quindi abbinare questa definizione ad aggettivi quali fruttato, erbaceo, speziato, etc.

Vino fruttato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino fruttato. Le note fruttate sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di frutta bianca sono presenti nei vini bianchi, profumi di frutta rossa nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano la frutta fresca, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente note di confettura o di frutta secca, nei vini fortificati note di frutta sotto spirito.

Vini liquorosi: Riconoscimenti olfattivi

Vini liquorosi: Esame Gusto-Olfattivo

L'esame olfattivo dei vini liquorosi

Al palato, i vini liquorosi sono pieni, caldi, morbidi, con una forte presenza alcolica sempre ben integrata nella struttura del vino. La dolcezza, se presente, è sempre accompagnata da un buon equilibrio acido o sapido, che ne impedisce la stucchevolezza. Nei vini secchi (come alcuni Sherry, Marsala Vergine, Madeira Sercial) la sapidità e la spinta ossidativa rendono il sorso austero e verticale.
Nei vini dolci (Porto, Marsala Superiore Dolce, Moscato liquoroso), prevale invece la rotondità, la morbidezza glicerica e la persistenza aromatica intensa, con un finale spesso speziato o fruttato.
La lunghezza gustativa è generalmente molto elevata, con ritorni aromatici coerenti al naso e talvolta tracce tanniche, nei rossi più strutturati.

 

I descrittori per l'esame gustativo del vino Vini liquorosi:

(Clicca per visualizzare il significato del termine)

Vino secco. Tutti i termini per la Scala di Dolcezza dei Vini

Vino secco. In un vino secco non viene percepita alcuna sensazione di dolcezza. Agli effetti pratici, essendovi sempre nel vino anche un pur modesto residuo zuccherino, si considerano secchi i vini che abbiano un contenuto zuccherino da 0 a 10 g/l.

Tutti i termini per la Scala di Dolcezza dei Vini

Vini dolci. Nei vini dolci la sensazione di dolcezza è decisamente prevalente rispetto alle altre sensazioni gustative. In generale si considerano "dolci" i vini che abbiano un contenuto in zuccheri residui superiore a 50 g/l. Questo valore può arrivare anche ad oltre 200 g/l per alcuni vini passiti o liquorosi, senza che si arrivi a sentirlo stucchevole, soprattutto grazie alla cosiddetta "spalla acida", ossia all'elevata acidità che accompagna in genere la dolcezza di questi vini, compensandola.

Tutti i termini per la Scala di Alcolicità dei Vini

Vino "caldo". Quando nel vino la percezione alcolica è piuttosto netta, come ad esempio avviene per i vini con gradazione alcolica di 13-14° in volume, il vino in questione viene definito caldo. Questi vini per essere anche equilibrati, devono avere un corpo e una struttura in grado di supportarne il tenore alcolico.

Vino di corpo o corposo

Si dice "di corpo" o "mediamente strutturato" o "corposo" un vino con un buon contenuto di sostanze estrattive. Parliamo quindi di un vino ottenuto da uve mature, ricche di zuccheri e di sostanze complementari. In termini di analisi si può far riferimento a vini il cui estratto secco sia compreso indicativamente tra i 29 e 44 g/l e il cui contenuto in alcol  tra i 13 e i 14° in volume.

Vino molto persistente o vino "lungo"

Per "molto persistente" si intende un vino il cui ricordo sensoriale dopo la deglutizione ha una durata decisamente superiore alla media. Convenzionalmente, si indica come "molto persistente" un vino la cui persistenza è superiore agli 8-10 secondi, ma per alcuni vini quali ad esempio certi passiti o rossi di lungo affinamento essa può anche arrivare a diversi minuti. In molti casi un sinonimo di molto persistente è "lungo", termine usato in contrapposizione a "corto", che indica invece quando la persistenza risulta inferiore alle aspettative per quella determinata tipologia di vino.

Vini liquorosi: Abbinamento con il Cibo

Gli abbinamenti al cibo dei vini liquorosi

L’abbinamento dei vini liquorosi dipende dal tenore zuccherino, dal colore e dallo stile (ossidativo o riduttivo, secco o dolce):

 

I tipi di portata in abbinamento per il vino Vini liquorosi:

Vini liquorosi: Ricette in Abbinamento

Vi proponiamo una selezione di ricette da abbinare ai vini Vini liquorosi, scelte dal Ricettario di Quattrocalici.

La Degustazione e l’Abbinamento del vini
Un libro completo per gli amanti del vino e i Sommeliers.