GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE DEI VINI ITALIANI – Quattrocalici

Vini rossi passiti: La Degustazione

Indice

La Degustazione del Vino : Vini rossi passiti

La degustazione dei vini rossi passiti. I vini rossi passiti sono prodotti mediante tecniche che consentono l’allontanamento di parte dell’acqua contenuta negli acini maturi. Tali tecniche, note appunto come appassimento, consentono di ridurre, e di conseguenza concentrare, il contenuto degli acini dal 30 al 50% in peso. L’appassimento può essere condotto in modi diversi. Lo si può fare direttamente sulla pianta, recidendo il peduncolo in modo da separare il grappolo e lasciandolo quindi sul posto fino al raggiungimento del livello di disidratazione voluto. Se si attende, clima permettendo, fino alla prima gelata invernale, se potranno ottenere gli ice-wines, nei quali parte dell’acqua contenuta negli acini si separa grazie al suo congelamento. Un’alternativa tradizionale è costituita dai cosiddetti graticci, o piani di legno o canna intrecciati, sui quali i grappoli vengono distesi ad appassire. Tali graticci spesso ricordano quelli utilizzati per la coltura dei bachi da seta, e in Valpolicella, terra del Recioto e dell’Amarone, vengono chiamati arèle. Altro sistema tradizionale, usato sempre nel Veneto, sono i cosiddetti picài, in dialetto letteralmente “appesi”, funi che pendono dal soffitto, poste solitamente sotto i tetti, alle quali i grappoli recisi vengono appesi ad appassire. Questi sistemi tradizionali, in caso di produzioni significative dal punto di vista quantitativo, sono oggi sempre più sostituiti da cassette in plastica poste in locali ventilati artificialmente ed in condizioni controllate, detti fruttai. Un’altra caratteristica delle uve passite è che in alcuni casi, sotto specifiche condizioni di umidità e ventilazione, gli acini possono venir attaccati dalla botrytis cinerea, muffa particolarmente aggressiva, in una sua forma meno virulenta, nota come muffa nobile. Ancora una volta, queste condizioni si possono realizzare o sulla pianta, in condizioni climatiche ideali, o artificialmente nei fruttai. La muffa nobile contribuisce alla disidratazione degli acini, arricchendo gli stessi di sostanze secondarie come esteri e polialcoli, che contribuiscono notevolmente al profilo sensoriale del vino passito che se ne ottiene.

Le Caratteristiche del Vino: Vini rossi passiti

I vini rossi passiti si ottengono da uve lasciate appassire, generalmente su graticci o in fruttaio, con lo scopo di concentrare zuccheri, sostanze aromatiche e componenti fenoliche, dando origine a vini di grande struttura e intensità. Si distinguono in due categorie principali: i passiti dolci, dove la fermentazione viene interrotta per preservare zuccheri residui, e i passiti secchi, nei quali la fermentazione è condotta fino all’esaurimento degli zuccheri, generando vini potenti e alcolici.

I passiti rossi dolci, come il Moscato di Scanzo, il Picolit rosso, il Sagrantino passito o il Recioto della Valpolicella, si presentano con un colore rosso granato intenso, spesso con riflessi violacei o aranciati. Il profilo aromatico è ricchissimo: frutta sotto spirito, confettura di mora e ciliegia, cioccolato, liquirizia, spezie dolci, erbe officinali e note balsamiche. Al palato dominano dolcezza vellutata, morbidezza alcolica, tannino levigato e persistenza lunghissima, con un finale coerente e avvolgente. Questi vini sono eccellenti da meditazione o in abbinamento con cioccolato fondente, pasticceria secca, formaggi erborinati o dessert a base di frutti rossi.

I passiti rossi secchi, come l’Amarone della Valpolicella o lo Sforzato di Valtellina, rappresentano una tipologia unica nel panorama enologico, unendo la tecnica dell’appassimento a una vinificazione completamente secca. Il risultato è un vino di grande estratto, alcolicità elevata, tannino importante e profilo aromatico ampio e profondo, con note di frutta disidratata, spezie, legno nobile, tabacco, pepe nero, grafite e balsamicità. In bocca sono strutturati, caldi, avvolgenti, ma mantenuti in equilibrio da una freschezza residua e da una lunga persistenza gustativa. Si abbinano a carni rosse brasate, selvaggina, formaggi molto stagionati, ma si prestano anche alla lentezza della meditazione.

I vini rossi passiti, in entrambe le declinazioni, rappresentano una delle espressioni più complesse ed eleganti della vinificazione, capaci di valorizzare vitigni e territori attraverso un sapiente equilibrio tra tecnica, tempo e tradizione.

Colorerosso
Tipo vinoVino liquoroso, passito
Strutturadi corpo, robusto
Qualitàarmonico, elegante, fine
Temperatura di servizio14-16°C, 18-20°C
Bicchierebicchiere da vino passito

Tutti i vini della categoria Vini rossi passiti

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Vini rossi passiti: Guida alla Degustazione

Il servizio dei vini rossi passiti

I vini rossi passiti nascono da uve appassite su graticci, cassette o in fruttaio, dove perdono acqua e concentrano zuccheri, polifenoli e sostanze aromatiche. Possono evolvere in versioni dolci, come l’Aleatico Passito, il Moscato di Scanzo o il Recioto della Valpolicella, oppure in versioni secche, come l’Amarone della Valpolicella o lo Sforzato di Valtellina, ottenute da mosti completamente fermentati fino a secchezza.

Questi vini richiedono una temperatura di servizio differenziata:

  • Passiti dolci: 14–16°C
  • Passiti secchi strutturati: 18–20°C

Il servizio prevede spesso decantazione, soprattutto per le versioni secche molto evolute o i dolci invecchiati, per separare i sedimenti e ossigenare il vino. I calici vanno scelti in base al corpo: piccoli e chiusi per i passiti dolci intensi, ballon ampi per i passiti secchi strutturati.

 

Vini rossi passiti: Esame Visivo

L'esame visivo dei vini rossi passiti

Tutti i rossi passiti si presentano con colore intenso e profondo, risultato della concentrazione naturale da appassimento. Le differenze emergono a seconda della vinificazione:

  • I passiti dolci mostrano tonalità rubino carico, granato o violacee, con riflessi impenetrabili nei vini più giovani, evolvendo in sfumature mattone con l’invecchiamento. La consistenza è notevolissima: archetti fitti e lenti, densità visibile già alla rotazione del calice.
  • I passiti secchi come l’Amarone e lo Sforzato mantengono un colore rubino profondo, spesso con riflessi granato. Anche qui la consistenza è elevata, ma il vino mostra maggiore trasparenza rispetto ai passiti dolci più concentrati.

 

I descrittori per l'esame visivo del vino Vini rossi passiti:

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Vino rosso rubino. Tutti i termini per il colore dei vini

Il rosso rubino è per i vini rossi quello che il giallo paglierino è per i vini bianchi. Il colore più diffuso e quello intermedio per le varie tipologie di vino rosso. Un vino rosso rubino indica media concentrazione, un vino nè troppo giovane nè probabilmente di lunghissimo affinamento. La sua intensità e la maggiore o minore trasparenza possono dare ulteriori indicazioni sul tipo di vino, il metodo di vinificazione e il vitigno in questione.

Vino consistente. Tutti i termini per la consistenza del vino

Consistente è un vino che manifesta una discreta resistenza alla rotazione nel bicchiere, che una volta fermata, dà origine ad una serie di archetti ben marcati sulla superficie del vetro. Indica buona struttura nel vino, un vino concentrato con una quantità di estratti superiore alla media.

Vini rossi passiti: Esame olfattivo

L'esame olfattivo dei vini rossi passiti

Il profilo aromatico è ampio, complesso e stratificato, con evidenti differenze tra dolce e secco:

L’impressione generale è di grande nobiltà espressiva e potenza aromatica, ma con un finale più austero e sobrio rispetto ai dolci.

 

I descrittori per l'esame olfattivo del vino Vini rossi passiti:

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Vino ampio.

Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "molto complesso" o anche "ampio"un vino che presenta molteplici riconoscimenti olfattivi e la cui complessità olfattiva risulti superiore alle aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza.

Vino complesso.

Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "complesso" un vino che presenta molteplici riconoscimenti olfattivi e la cui complessità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. La complessità nei profumi è anche una caratteristica varietale, ossia legata ai vitigni utilizzati nella vinificazione. In generale possiamo comunque aspettarci un vino giovane o maturo, che abbia fatto un discreto periodo di affinamento in botte o bottiglia.

Vino etereo. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino etereo. Le note eteree nel vino, che riportano a fragranze di idrocarburi, solvente, smalto, ceralacca, iodio, etc. sono di origine sia fermentativa che post fermentativa (aromi secondari e terziari) e sono in genere dovuti a sostanze organiche delle famiglie degli esteri, acetali ed eteri, combinazione quindi di alcoli con acidi organici. In alcuni casi, come nel Riesling, possono avere origine varietale, più o meno accentuata a seconda della provenienza e del tipo di vinificazione. Vini sottoposti a macerazioni particolarmente lunghe come gli Orange Wines, vini biodinamici e naturali, nei quali spesso le fermentazioni sono dovute a lieviti indigeni e vengono scarsamente controllate, possono più facilmente presentare profili olfattivi di questo tipo.

Vino floreale. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino floreale. Le note floreali sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di fiori bianchi sono presenti nei vini bianchi, profumi di fiori rossi nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano il fiore appena sbocciato, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente profumi di fiori secchi o appassiti.

Vino fruttato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino fruttato. Le note fruttate sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di frutta bianca sono presenti nei vini bianchi, profumi di frutta rossa nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano la frutta fresca, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente note di confettura o di frutta secca, nei vini fortificati note di frutta sotto spirito.

Vino speziato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino speziato. Le note speziate sono piuttosto diffuse in quei vini, sia bianchi che rossi o rosati, che sono stati sottoposti a periodi di maturazione più o meno lunghi, soprattutto in legno. Sono dunque di origine quasi sempre terziaria, anche se possono essere in alcuni casi legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni.

Vini rossi passiti: Riconoscimenti olfattivi

Vini rossi passiti: Esame Gusto-Olfattivo

L'esame gusto-olfattivo dei vini rossi passiti

La ricchezza gustativa dei passiti rossi è straordinaria:

  • I passiti dolci offrono:

    Il sorso è denso, caldo, ma mai stucchevole nei migliori esempi. Il finale è dolce, carezzevole, con sfumature balsamiche o speziate.

  • I passiti secchi come Amarone e Sfursat sono:
    • Caldi e strutturati, con tannini importanti, ma maturati e ben fusi
    • Ricchi di estratto secco e profondità gustativa
    • Lungo finale amaricante, spesso con sensazioni di grafite, caffè e legno tostato

La potenza è bilanciata da una freschezza residua e, nei migliori casi, da un’elegante salinità che ne esalta l’armonia.

 

I descrittori per l'esame gustativo del vino Vini rossi passiti:

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Tutti i termini per la Scala di Dolcezza dei Vini

Vini dolci. Nei vini dolci la sensazione di dolcezza è decisamente prevalente rispetto alle altre sensazioni gustative. In generale si considerano "dolci" i vini che abbiano un contenuto in zuccheri residui superiore a 50 g/l. Questo valore può arrivare anche ad oltre 200 g/l per alcuni vini passiti o liquorosi, senza che si arrivi a sentirlo stucchevole, soprattutto grazie alla cosiddetta "spalla acida", ossia all'elevata acidità che accompagna in genere la dolcezza di questi vini, compensandola.

Tutti i termini per la Scala di Alcolicità dei Vini

Vino "caldo". Quando nel vino la percezione alcolica è piuttosto netta, come ad esempio avviene per i vini con gradazione alcolica di 13-14° in volume, il vino in questione viene definito caldo. Questi vini per essere anche equilibrati, devono avere un corpo e una struttura in grado di supportarne il tenore alcolico.

Vino abbastanza tannico

La sensazione di lieve astringenza dovuta ai tannini è ben presente in un vino abbastanza tannico. Essa si manifesta anche in termini di "secchezza" o "ruvidità" al palato. Questi vini sono dei rossi di buona struttura e discreto affinamento, con possibile maturazione in recipienti di legno.
Tutti i termini della scala di morbidezza del vino.
Vino morbido. Nella valutazione della morbidezza del vino, un vino si dice "morbido" quando in esso è presente una buona concentrazione di polialcoli che compensano efficacemente le componenti più dure, grazie per esempio al lungo affinamento, specialmente in botte. Nel suo profilo gustativo le sensazioni di rotondità prevalgono marcatamente sulle durezze.

Vino di corpo o corposo

Si dice "di corpo" o "mediamente strutturato" o "corposo" un vino con un buon contenuto di sostanze estrattive. Parliamo quindi di un vino ottenuto da uve mature, ricche di zuccheri e di sostanze complementari. In termini di analisi si può far riferimento a vini il cui estratto secco sia compreso indicativamente tra i 29 e 44 g/l e il cui contenuto in alcol  tra i 13 e i 14° in volume.
Tutti i termini della scala di persistenza del vino.
Vino persistente. Per "persistente" si intende un vino il cui ricordo sensoriale dopo la deglutizione ha una durata più che sufficiente. Convenzionalmente, si indica come "persistente" un vino la cui persistenza è compresa tra i 6 e gli 8 secondi. In genere, i vini persistenti sono vini complessi, strutturati e solitamente sottoposti ad un periodo di maturazione/affinamento piuttosto rilevante.

Vini rossi passiti: Abbinamento con il Cibo

Gli abbinamenti al cibo dei vini rossi passiti

 

I tipi di portata in abbinamento per il vino Vini rossi passiti:

Vini rossi passiti: Ricette in Abbinamento

Vi proponiamo una selezione di ricette da abbinare ai vini Vini rossi passiti, scelte dal Ricettario di Quattrocalici.

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