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Il corso sul vino di Quattrocalici - I colori del vino

Colore dei vini bianchi

Il colore giallo più o meno dorato o intenso dei vini bianchi dipende sia dal vitigno che dal processo di produzione

il colore dei vini bianchi

Il colore base e le tonalità di colore dei vini bianchi

Quando si parla di vino bianco, il colore è forse il primo elemento che si offre all’osservazione del degustatore, ma anche uno dei più rivelatori. Non si tratta mai di un semplice “bianco”. I Vini Bianchi sono infatti caratterizzati da colori che appartengono alla famiglia del giallo. Pertanto il giallo è il colore base per i vini bianchi. L’intensità e la tonalità del colore dei vini bianchi varia in funzione della pigmentazione delle bucce del vitigno, ma anche in funzione della tipologia e del processo di produzione, ed in particolare dalla concentrazione in estratti del vino e dal tempo di contatto con le bucce. I vini bianchi mostrano un caleidoscopio di sfumature, che vanno dal giallo verdolino più tenue all’oro antico, talvolta fino a riflessi ambrati o bruni, che già da soli raccontano molto della natura del vino, della sua età, del vitigno, della tecnica di vinificazione e dell’ambiente da cui proviene.

Le tonalità nel colore dei vini bianchi

Il colore di un vino bianco può essere descritto utilizzando un lessico articolato che combina due dimensioni: la tonalità del colore e la sua intensità (cioè la sua saturazione o concentrazione). Le tonalità più comuni nei vini bianchi giovani sono:

L’intensità, invece, varia da pallida e trasparente a molto intensa e profonda. Un vino bianco può essere luminoso e quasi incolore (segno di filtrazione e gioventù) oppure ricco e spesso, quasi oleoso nel calice.

Le sfumature di colore dei vini bianchi

Oltre alle tonalità di base del colore dei vini bianchi, abbiamo le sfumature, che sono:

  • Giallo paglierino con riflessi verdolini
  • Giallo paglierino con riflessi dorati
  • Giallo dorato brillante
  • Giallo dorato con riflessi ambrati

All’interno della stessa tonalità di colore sfumature più tendenti al verdolino permettono di individuare quei vini, all’interno di una determinata tipologia, relativamente più giovani e meno strutturati. Parimenti, sfumature dorate o tonalità più intense indicheranno vini, all’interno di una determinata tipologia, più maturi e strutturati.

Le sostanze responsabili del colore dei vini bianchi

A differenza dei vini rossi, dove il colore è dovuto principalmente agli antociani estratti dalle bucce, nei vini bianchi il colore deriva da una combinazione più sottile di sostanze, tra cui:

  • Flavoni e flavonoli (come la quercetina): pigmenti gialli presenti nelle bucce delle uve bianche;
  • Composti fenolici non antocianici, come gli acidi idrossicinnamici, che possono ossidarsi facilmente e virare verso toni bruni;
  • Prodotti della glicazione o della caramellizzazione: nel caso di vini ossidati o sottoposti a lunga evoluzione, che sviluppano tonalità ambrate;
  • Sostanze colloidali (proteine, polisaccaridi, bitartrati) che possono influenzare la limpidezza e la brillantezza;
  • Composti solforati o rameici (in caso di problemi), che possono causare sfumature anomale.

Inoltre, l’ossigeno gioca un ruolo centrale: piccole quantità d’ossigeno durante la vinificazione possono aiutare a stabilizzare il colore, mentre un’eccessiva esposizione (soprattutto in vini delicati) può accelerarne l’imbrunimento.

Le circostanze che influenzano il colore dei vini bianchi

Il colore di un vino bianco è il risultato dell’interazione di molte variabili. Le principali sono:

  • Età del vino: un vino bianco giovane tende ad avere colori chiari, spesso verdolini; con l’età evolve verso il giallo dorato e poi ambrato. L’ossidazione progressiva, anche in bottiglia, porta a un progressivo scurimento.
  • Vitigno: alcune uve, come il Greco o il Viognier, producono vini naturalmente più carichi e dorati; altre, come il Pinot grigio o il Sauvignon blanc, danno vini più chiari e verdolini.
  • Tecnica di vinificazione: la fermentazione e/o affinamento in legno comportano una maggiore estrazione e ossidazione, conferendo tonalità più intense. Al contrario, la vinificazione in acciaio o in ambiente riduttivo preserva il colore chiaro.
  • Contatto con le bucce (macerazione): nei vini bianchi macerati (orange wines), il colore si arricchisce notevolmente fino ad assumere toni ramati, aranciati o ambra intensa, dovuti alla maggiore estrazione di polifenoli e tannini.
  • Botrite (muffa nobile): in vini da uve botritizzate come Sauternes o Tokaji, si osservano tonalità intense, dorate o ambrate, dovute sia alla disidratazione dell’acino che alle trasformazioni chimiche legate all’azione della Botrytis cinerea.
  • Tecniche enologiche particolari: l’uso di chiarificanti, filtrazioni spinte, stabilizzazioni tartariche, l’impiego di solfiti (che proteggono dall’ossidazione) o, al contrario, vinificazioni a basso contenuto di solforosa, influenzano tutti la tonalità e l’evoluzione cromatica.
  • Presenza di zuccheri residui: i vini bianchi dolci tendono a mostrare tonalità più calde e cariche rispetto agli omologhi secchi, anche in gioventù.
  • Contenitori di affinamento: acciaio inox, cemento, barrique, botti grandi, anfore o qvevri imprimono influenze differenti, a causa dell’apporto (o dell’assenza) di micro-ossigenazione e di eventuali cessioni aromatiche e polifenoliche.

Alcuni esempi di vini bianchi e del loro colore

Tabella riassuntiva: Il Colore dei vini bianchi

Tonalità / Sfumatura Descrizione visiva Cause principali Vitigni / Stili associati
Giallo verdolino Colore molto chiaro con riflessi verdognoli Giovinezza, acidità elevata, vinificazione riduttiva Sauvignon blanc, Vermentino, Albariño
Giallo paglierino Tonalità tipica del vino bianco giovane Vinificazione in acciaio, uve fresche, giovinezza Pinot grigio, Trebbiano, Cortese
Giallo paglierino intenso Paglierino con sfumature più ricche e luminose Uve più mature, lievi ossidazioni, varietà predisposte Fiano, Greco, Chardonnay base acciaio
Giallo dorato Giallo caldo e intenso, con riflessi dorati Affinamento in legno, età, surmaturazione Chardonnay in barrique, Viognier
Giallo dorato carico Dorato profondo, quasi oro vecchio Maturazione spinta, ossigenazione, botrite Sauternes, Tokaji, Passiti dolci
Ramato Tonalità aranciate o ramate, non trasparenti Macerazione sulle bucce (orange wines) Pinot grigio ramato, Malvasia macerata
Ambrato Ambrato vivo, colore del miele o dell’ambra Ossidazione controllata, botrite, vini dolci evoluti Marsala, Vin Jaune, Vernaccia di Oristano
Bruno / ambrato opaco Colore spento e scuro, con riflessi bruni Ossidazione avanzata, difetti, lunga conservazione Vini ossidati o deteriorati, bottiglie danneggiate
Immagine di Marcello Leder
Marcello Leder

Sommelier AIS, divulgatore nel campo del vino e dell'enogastronomia. Ha fondato nel 2011 il portale Quattrocalici, divenuto punto di riferimento per la cultura del vino in Italia, ed è autore della sua struttura e di tutti i suoi contenuti.

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