Il Verdiso è un vitigno a bacca bianca che sembra essere originario della zona dei Colli Euganei, dove però ai nostri tempi non è più presente in modo significativo. E’ presente invece fin dall’inizio del ‘700 nella zona di Conegliano-Valdobbiadene, dove a quei tempi venne preferito ad altre varietà, grazie alla sua elevata produttività, anche se a scapito della qualità dei vini. Oggigiorno è ancora presente in zona e concorre agli uvaggi del Prosecco, con la Glera e con altre varietà. Nella produzione del Prosecco il Verdiso infatti costituisce fino al 15% delle uve utilizzate, unitamente a Perera, Bianchetta treviginana, Pinot bianco e Chardonnay. La sua importante componente acida lo rende adatto all’appassimento e viene infatti utilizzato nella produzione del Colli di Conegliano Torchiato di Fregona DOCG.
Il Verdiso presenta un grappolo piuttosto compatto di medie dimensioni, con acini abbastanza grandi, dalla buccia pruinosa, sottile e poco consistente, verde-giallognola e leggermente puntinata. Nonostante sia considerata essenzialmente un vitigno complementare, vi sono alcune aziende che propongono il Verdiso vinificato in purezza, promuovendo la sopravvivenza di questa varietà. Addirittura esiste una manifestazione dedicata al vitigno “è Verdiso”, che svolge annualmente a Combai, nel cuore della sua area di coltivazione. Dalla vinificazione delle uve Verdiso si ottiene un vino di colore giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli. Il bouquet è delicato ma ampio si riconosce il profumo di frutta tra cui mela verde e note floreali. Al gusto è fresco, abbastanza sapido, in equilibrio con le altri componenti le quali ne consentono un’ottima beva.