L’Olivella nera è un vitigno a bacca nera presente in Campania e nel Lazio. Le sue origini sono incerte, così come incerta è la questione della sua corrispondenza o meno al vitigno Sciascinoso. In realtà la situazione confusa è dovuta al fatto che il nome Olivella è stato di volta in volta attribuito a numerosi vitigni, a causa della rassomiglianza del loro acino, per il colore e per la forma allungata che poteva ricordare, appunto, un’oliva. Nei disciplinari di tutte le denominazioni campane è presente il solo Sciascinoso (eventualmente con la dicitura “localmente detto Olivella“), mentre l’Olivella in quanto tale è presente nel disciplinare della IGT Frusinate (Lazio). Pur essendo ormai accertato che si tratta di due vitigni distinti, la confusione rimane. Infatti, ad esempio, il disciplinare della DOC Vesuvio lo prevede tra i componenti del Lacryma Christi rosso, ma anche qui indicandolo come Sciascinoso “localmente detto Olivella” e non come vitigno a sè stante.
Provenienza e Storia
Le origini del vitigno Olivella Nera sono antiche, con testimonianze della sua coltivazione che risalgono a diversi secoli fa. Il nome “Olivella” deriva dalla caratteristica forma degli acini, che ricordano piccoli frutti d’olivo. La sua coltivazione è storicamente legata ai territori vulcanici della Campania, in particolare alle pendici del Vesuvio, dove il suolo ricco di minerali ha contribuito a modellare le caratteristiche distintive di questa varietà. Nel Lazio, l’Olivella Nera è conosciuta come “Cesanese Comune” e viene coltivata soprattutto nella zona dei Castelli Romani.
Il vitigno è rimasto a lungo relegato a una produzione di nicchia, spesso utilizzato in blend con altre uve locali. Tuttavia, negli ultimi anni, si sta assistendo a una riscoperta e valorizzazione di questa varietà, grazie all’interesse crescente per i vitigni autoctoni e per i vini che esprimono una forte identità territoriale.
Zone di Coltivazione
L’Olivella Nera è principalmente coltivata in Campania e nel Lazio, dove trova il suo habitat ideale in terreni vulcanici e collinari. In Campania, è particolarmente diffusa nelle aree vesuviane, dove i vigneti sono piantati su terreni ricchi di cenere vulcanica e lapilli, capaci di donare alle uve una mineralità unica. Nel Lazio, la sua presenza è significativa nella provincia di Roma, soprattutto nei comuni dei Castelli Romani e nell’area del Frascati.
Il clima di queste regioni, caratterizzato da estati calde e secche e inverni miti, con una buona escursione termica tra giorno e notte, favorisce la maturazione ottimale delle uve, esaltandone gli aromi e la struttura.
Caratteristiche Ampelografiche e Agronomiche
L’Olivella Nera si distingue per le sue foglie di medie dimensioni, trilobate o pentalobate, di un verde intenso. I grappoli sono piccoli e compatti, di forma conica, con acini piccoli, ovali e di colore blu-nero, simili a olive, da cui il vitigno prende il nome. La buccia è sottile ma resistente, ricca di antociani, che conferiscono ai vini un colore profondo.
Agronomicamente, l’Olivella Nera è un vitigno vigoroso, ma con una resa piuttosto bassa, che varia molto a seconda dell’andamento climatico dell’annata. È una varietà sensibile alle malattie fungine, in particolare alla peronospora e all’oidio, e richiede una gestione attenta del vigneto per ottenere uve di alta qualità. La vendemmia avviene generalmente tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, quando gli acini hanno raggiunto una piena maturazione fenolica e zuccherina.
Caratteristiche Organolettiche dei Vini
I vini prodotti con l’Olivella Nera sono ricchi di carattere, con un profilo aromatico intenso e complesso. Visivamente, i vini presentano un colore rosso rubino scuro con riflessi violacei, segno di una buona concentrazione antocianica.
Al naso, i vini di Olivella Nera offrono un bouquet di frutti neri maturi, come mora, prugna e ciliegia nera, accompagnati da note floreali di viola e leggermente erbacee. Con l’affinamento, emergono anche sentori speziati di pepe nero, tabacco e liquirizia, che ne arricchiscono la complessità.
Al palato, i vini sono corposi e strutturati, con tannini presenti ma ben integrati e una buona acidità che contribuisce a bilanciare la potenza del frutto. Il finale è lungo e persistente, con note fruttate e speziate che si alternano in un piacevole equilibrio. L’Olivella Nera si presta bene all’invecchiamento, sviluppando con il tempo ulteriori sfumature di cuoio, cacao e frutta secca.