L’ATLANTE DELLE DENOMINAZIONI DI ORIGINE di Quattrocalici

Scavigna DOC

La Denominazione Scavigna DOC

Scavigna DOC cartina

L’area interessata dalla denominazione Scavigna DOC comprende le colline sopra Falerna Marina, sulla costa occidentale della Calabria. Le tipologie di vini incluse nella denominazione sono sia bianche che rosse e rosate. La denominazione è stata creata nel 1994, poco dopo San Vito di Luzzi (sottozona della DOC Terre di Cosenza), posta nella Valle dei Crati, più a nord sulle colline. Si tratta di un’area relativamente piccola, in precedenza non compresa in altre DOC, dove le denominaziono Savuto e Lamezia DOC sono separate da pochi chilometri di colline. I due comuni situati all’interno della denominazione si chiamano Nocera Terinese e Falerna (nulla a che fare con l’antico vino Falerno della Campania). L’altopiano posto tra i due comuni dà origine alla maggior parte della produzione vinicola della DOC Scavigna. Questo altopiano, di circa 2 chilometri di larghezza, si crogiola nel sole del sud Italia ma è leggermente rinfrescato dalla presenza del Mar Tirreno sottostante. È densamente coperto dai vigneti, che arrivano fino alla cima dei  ripidi pendii. Le viti poste più a nord arrivano fino a circa 600m di altitudine e si affacciano sulla valle sottostante, dove si trova il villaggio di Nocera Terinese. Più in basso rispetto ai vigneti, in particolare sulle pendici nord-occidentali, si trovano file di oliveti posti ordinatamente su terrazze. Questo altopiano è di fatto l’estremità sud-occidentale dell’altopiano della Sila, che copre quasi la metà della parte nord della Calabria e che arriva a 1928m sul picco di La Sila. I vini della Scavigna DOC si trovano nelle tipologie rosso , bianco e rosato, menzioni come superiore o riserva. I vini rossi e rosati provengono da vitigno a bacca nera calabrese Gaglioppo e dal Nerello Cappuccio, di origine siciliana, diffuso nei vigneti vulcanici attorno all’Etna. Lo Scavigna bianco è ottenuto da uve  meno locali, tra cui l’internazionale Chardonnay e il Trebbiano Toscano, uno dei vitigni a bacca bianca più coltivati ​​d’Italia. Greco Bianco e Malvasia Bianca completano gli uvaggi, nonostante le loro proporzioni siano limitate rispettivamente al 20% e al 10% nella massa.

La Scavigna DOC nei dettagli

Scavigna DOC

Creata nel1994
Prima approvazioneApprovata con D.M. 17.10.1994, G.U. 251 del 26.10.1994
Ultimi aggiornamentiUltime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
RegioneCalabria
ProvinceCatanzaro
Tipo di denominazioneDOC
Comuni della zonaNocera Terinese, Falerna
MerceologiaVino

Il Disciplinare della Scavigna DOC

Il link rimanda alla pagina del disciplinare della denominazione Scavigna DOC, con il pdf della versione aggiornata del disciplinare.

I Vitigni della Scavigna DOC

Nella tabella riportiamo i vitigni che rientrano nella composizione ampelografica delle tipologie di vino della denominazione Scavigna DOC. I link rimandano alle pagine dedicate alle singole varità della Guida ai Vitigni d’Italia di Quattrocalici.

Le Tipologie Vini della Scavigna DOC

I disciplinari delle denominazioni di origine dei vini prevedono una o più “Tipologie di vino” coperte nell’ambito della stessa denominazione. La tabella riporta tutte le tipologie previste dalla denominazione Scavigna DOC, ottenute vinificando le uve dei vitigni autorizzati nell’ambito della stessa denominazione. I link rimandano alle pagine dedicate alle singole tipologie di vino, nelle quali si possono trovare tutti i dettagli relativi ai procedimenti di vinificazione e alle caratteristiche organolettiche dei vini.