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Il corso sul vino di Quattrocalici - Vini salutistici

Vini biodinamici

La biodinamica e i vini biodinamici. Rudolf Steiner, l'antroposofia e la viticoltura.

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Il vino e le origini della Biodinamica

Il vino biodinamico viene ottenuto da uve prodotte secondo i principi della biodinamica. La biodinamica è un approccio all’agricoltura nato ai primi del ‘900, derivata dall’antroposofia (in greco antico ‘sapienza dell’essere umano’) che è una disciplina esoterica basata sugli insegnamenti di Rudolf Steiner, il quale affermava che fosse possibile studiare “in modo scientifico” e unitario la realtà fisica e la dimensione “spirituale” della vita dell’uomo e della sua interazione con l’ambiente. Le teorie di Steiner furono ben presto applicate anche alla coltivazione della vite, e si iniziò a parlare di “viticoltura biodinamica“.

L’agricoltura e la viticoltura biodinamica

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Rudolf Steiner

L’Agricoltura Biodinamica è stata formalmente istituita nel 1924. In quell’anno Rudolf Steiner, filosofo, ricercatore e fondatore dell’Antroposofia, venne invitato ad un meeting organizzato da agricoltori tedeschi, con lo scopo di divulgare le prime reazioni ai problemi creati dai trattamenti chimici in viticoltura, allora ai loro albori. In quell’occasione vennero presentati nuovi punti di vista con i quali guardare ai fenomeni della Natura, in particolare a quelli relativi all’attività produttiva umana in campo agricolo. La critica ai limiti e alle criticità di un approccio all’agricoltura basato soltanto sull’applicazione di principi fisico-chimici emerse con forza tra gli agricoltori. In quell’occasione vennero pertanto gettate le basi per una concezione “olistica” dell’attività agricola. La coltivazione si pone in relazione con l’ambiente circostante, con il Pianeta ma anche con tutto il Creato. Nulla può dunque essere lasciato solamente a se stesso, ma tutto è in realtà interconnesso mediante una complessità di relazioni che travalicano la pura casualità.

La biodinamica nel vigneto
La biodinamica nel vigneto

L’Agricoltura, e quindi anche la viticoltura biodinamica, è dunque organica, nel senso che viene prestata attenzione a tutte le relazioni tra esseri viventi che incontriamo nelle nostre attività. Una pianta è un organismo vivente che si relaziona con il sistema humus-terreno, il compost, gli animali, l’azienda agricola, il pianeta, l’universo. Riconoscere questa realtà e quindi operare non solo a seguito di pensieri di causa-effetto, ma tenendo conto di queste relazioni, significa sperimentare un pensare diverso, mobile, artistico. L’agricoltura biodinamica è quindi un metodo, un percorso, che porta l’agricoltore ad essere creatore di un organismo, la sua azienda, denso di vita e diffusore di prodotti sani e vitali.

Il calendario biodinamico in viticoltura

Al lavori iniziato da Steiner ha poi contribuito Maria Thun (1922 -2012) con il suo calendario biodinamico.

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Maria Thun

Tramite un’attenta osservazione dei cicli lunari decise di creare un calendario basato per facilitare e migliorare la coltivazione delle piante in relazione ai ritmi e alle forze cosmiche. Maria Thun osservò che la pianta sviluppa tutte le sue parti, radici, foglie, fiori e frutti, in relazione alla posizione della luna al momento della semina: quando la luna transita in determinati segni zodiacali è più probabile che la pianta sviluppi la parte radicale durante la semina o sviluppi fiori e/o frutti se la luna sta transitando in altri segni. Nel caso della viticoltura, il transito della luna in segni zodiacali di fuoco come Ariete, Sagittario e Leone indica il periodo più adatto alla vendemmia (frutta); i segni di terra (radici) corrispondono ai periodi ideali per la potatura; i segni d’aria quali Bilancia, Acquario e Gemelli, indicano periodi di riposo (fioritura), infine i segni d’acqua quali Scorpione, Cancro e Pesci indicano periodi favorevoli all’irrigazione.

Concimazione tramite corno letame, by Michele Mondora

Di fatto, l’agricoltura biodinamica non sempre è compatibile con i principi del vegetarianismo e soprattutto del veganismo. La concimazione dei campi prevede pratiche come l’ottenimento di compost organici con i quali vengono riempiti e poi sepolti nel suolo corni di bovino. Questi corni vengono in seguito recuperati e il concime sparso nei campi.

La biodinamica e il vino

I vini biodinamici sono innanzitutto vini biologici, in quanto tutte le certificazioni (volontarie) da parte delle associazioni del settore hanno come prerequisito l’applicazione dei principi di agricoltura e pratiche di cantina certificate come biologiche. Detto questo, vediamo come la biodinamica viene declinata in campo agricolo ed enologico.

Il vino, come prodotto del lavoro dell’uomo, può essere ottenuto tramite un’agricoltura biodinamica. Essa tra le altre cose, oltre al calendario biodinamico, prevede l’abbandono di concimazioni e trattamenti chimici e l’impiego di preparazioni organiche e di pratiche particolari, tuttora abbastanza controverse. Il vino biodinamico non necessariamente ha un gusto diverso rispetto ai vini che siamo abituati a degustare. Anche se in molti casi lo stile di vinificazione di molti produttori biodinamici privilegia i profumi secondari (ossia fermentativi, riconducibili ai lieviti), di fatto la buona notizia è che nella maggior parte dei casi i vini biodinamici possono essere altrettanto armonici che quelli tradizionali. Tornando al calendario biodinamico, i periodi migliori per la degustazione del vino sembrano essere con una certa logicità quelli legati ai segni di fuoco (frutta) e d’aria (fiori).

Marcello Leder
Marcello Leder

Sommelier AIS, divulgatore nel campo del vino e dell'enogastronomia. Ha fondato nel 2011 il portale Quattrocalici, divenuto punto di riferimento per la cultura del vino in Italia, ed è autore della sua struttura e di tutti i suoi contenuti.

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