Cos’é l’Esame Visivo di un vino?
Durante la degustazione di un vino, effettuiamo innanzi tutto un esame visivo. La prima cosa che valutiamo di un vino è infatti il suo aspetto. Dall’aspetto di un vino si possono già comprendere molte delle sue proprietà organolettiche, che verranno poi confermate o meno durante le fasi successive della degustazione.
Cosa si valuta durante l’Esame visivo del vino?
La prima cosa che attira la nostra attenzione in un vino durante il suo esame visivo è il colore. Il vino ci viene presentato per la degustazione e la prima cosa che vediamo è il suo colore: bianco, rosso o rosato? E cosa dire dell’intensità del colore? E la tonalità? Giallo verdolino, paglierino o dorato? Rosso porpora, rubino o granato? Poi valuteremo la sua limpidezza e trasparenza, ossia la capacità o meno di far trasparire la luce e l’eventuale presenza di impurità o residui. L’effervescenza, è forse la prima cosa che osserviamo nei vini spumantizzati o frizzanti. Poi c’è la consistenza del vino, legata al contenuto di sostanze diverse dall’acqua e responsabili a 360° del suo profilo organolettico. Per valutarla non basterà un’osservazione statica, ma sarà necessario roteare il vino nel bicchiere per valutare la sua fluidità, il primo dei motivi che spiegano il famoso rituale divenuto simbolo per antonomasia della degustazione del vino.
Le fasi dell’Esame visivo del vino
Gli aspetti che andremo a valutare con l’Esame visivo del vino sono quindi:
- Colore del vino
- Limpidezza del vino
- Effervescenza del vino
- Consistenza del vino
Negli articoli seguenti vedremo i dettagli su come si esamina e si valuta un vino dal punto di vista dell’Esame visivo.