Il vitigno Neyret è caratteristico della Valle d’Aosta. Poco diffuso, con una produzione quantitativamente insignificante sia ai giorni nostri che nel passato, le pochissime citazioni presenti sul Neyret lo fanno provenire dalla vicina Francia e o dalla Svizzera, ma il suo arrivo in Valle d’Aosta è piuttosto da attribuire agli scambi commerciali con il Canavese o con il resto del Piemonte. Alcuni test eseguiti sul DNA lo fanno appartenere gruppo dei Neretti piemontesi (come il Neretto del pinerolese o lo Chatus). Il nome Neyret deriva dal colore blu nero dei suoi acini e dalla sua conseguente capacità di dare vita a un vino molto ricco di colore. I pochi filari di Neyret presenti in Valle d’Aosta si possono scovare nella zona compresa tra Arnad e Montjovet, in particolare sulla sinistra orografica della Dora, ad altitudini non molto elevate.
La Zona di Coltivazione
Il Neyret è coltivato principalmente nella Valle d’Aosta, una delle regioni più piccole e montuose d’Italia. Qui, le viti crescono su terrazzamenti che si arrampicano sui pendii delle montagne, a un’altitudine compresa tra i 600 e i 1000 metri sul livello del mare. Le condizioni climatiche sono particolarmente difficili, con inverni rigidi ed estati brevi, ma caratterizzate da una buona esposizione solare e da notevoli escursioni termiche. Questi fattori permettono al Neyret di sviluppare aromi intensi e una buona acidità, elementi distintivi dei vini di montagna.
I terreni della Valle d’Aosta sono di origine morenica e alluvionale, con una buona percentuale di sabbia e ghiaia che assicurano un eccellente drenaggio. Questi suoli poveri ma ben aerati contribuiscono a limitare la produttività della vite, concentrando la qualità nei pochi grappoli che vengono prodotti.
Caratteristiche Ampelografiche e Agronomiche
Ampelograficamente, il Neyret si presenta con foglie di medie dimensioni, pentagonali e trilobate, dal colore verde intenso. I grappoli sono di piccole dimensioni, con una forma cilindrica e abbastanza compatti. Gli acini sono piccoli, di forma rotonda e di colore blu-nero, con una buccia piuttosto spessa e ricca di antociani.
Dal punto di vista agronomico, il Neyret è un vitigno rustico e resistente, capace di adattarsi bene alle difficili condizioni climatiche della montagna. Tuttavia, è sensibile a particolari malattie della vite come l’oidio e richiede una gestione attenta nel vigneto. La sua resa è generalmente bassa, ma questo si traduce in una qualità superiore delle uve, che sviluppano una buona concentrazione di zuccheri e aromi. La vendemmia avviene tardivamente, spesso tra fine settembre e inizio ottobre, quando le uve hanno raggiunto una maturazione ottimale.
Caratteristiche Organolettiche dei Vini
I vini ottenuti dal Neyret sono rappresentativi della viticoltura di montagna, con un profilo aromatico fresco e vivace. Dal punto di vista visivo, i vini di Neyret presentano un colore rosso rubino chiaro, con riflessi violacei nelle versioni più giovani.
Al naso, i vini offrono un bouquet fragrante, con note di frutti di bosco come ribes e mora, accompagnate da sentori floreali di viola e rosa, e da un leggero accenno speziato, tipico delle varietà alpine. A seconda delle tecniche di vinificazione, possono emergere anche note di erbe aromatiche e sottobosco, che aggiungono complessità al profilo aromatico.
Al palato, i vini di Neyret sono caratterizzati da una buona acidità, che conferisce freschezza e bevibilità, con tannini morbidi e ben integrati. La struttura è leggera ma equilibrata, rendendo questi vini piacevoli da bere sia in gioventù che dopo un breve periodo di affinamento. Il finale è asciutto, con un retrogusto delicatamente fruttato e leggermente speziato.