La Guida ai vitigni di Quattrocalici

Nasco

scheda ampelografica completa

Vitigno  Nasco

Il Vitigno Nasco e i suoi vini

Il Nasco è vitigno a bacca bianca autoctono della Sardegna. Le sue origini sono antichissime e se ne erano perse le tracce fino a qualche decennio fa quando i produttori locali hanno deciso di riproporlo, ottenendo anche la denominazione di origine controllata Nasco di Cagliari DOC. Il Nasco viene citato dall’Acerbi con il nome nuscu mentre altri sinonimi usati storicamente sono quello di vitis amabilis o nascu, resu o ogu de arrana. Il nome tutt’oggi utilizzato deriverebbe dal termine latino muscus per descrivere il caratteristico aroma di muschio del vino affinato. Questo fa presupporre che il vitigno fosse conosciuto già ai Romani, anche se non si può stabilire se essi lo ereditarono dai Fenici o lo introdussero da altre zone, a partire zona portuale di Karalis (l’odierna Cagliari).

Storicamente impiegato per la produzione di vini dolci da meditazione, da uve surmature o leggermente appassite, il Nasco ha conosciuto un lungo periodo di declino durante il Novecento, soppiantato da varietà più produttive come Vernaccia, Vermentino o Nuragus. Solo negli ultimi anni è oggetto di un attento recupero, sia in chiave tradizionale sia attraverso vinificazioni moderne che valorizzano la sua personalità aromatica.

Caratteristiche ampelografiche

Il Nasco presenta grappoli medio-piccoli, piramidali, a volte alati, piuttosto compatti. Gli acini sono piccoli o medi, rotondi o leggermente ellittici, con buccia sottile ma consistente, di colore giallo dorato tendente all’ambrato nei climi caldi. La foglia è media, trilobata o pentalobata, di colore verde chiaro, leggermente bollosa. La pianta ha portamento eretto e buona vigoria.

Proprietà agronomiche

Il Nasco germoglia precocemente e matura nella seconda metà di settembre, con resa moderata, e richiede una potatura attenta per evitare squilibri tra vegetazione e produzione. Predilige suoli sciolti, calcarei o sabbiosi, ben esposti e ventilati, e teme le zone troppo fertili o umide, dove la maturazione può essere irregolare. Si adatta bene al clima caldo e secco della Sardegna meridionale, ma può soffrire in annate troppo siccitose se non irrigato con moderazione.

Resistenze e sensibilità

Il Nasco è sensibile all’oidio e alla botrite, soprattutto nelle fasi di surmaturazione o appassimento, a causa della compattezza del grappolo. Anche la colatura fiorale può compromettere la produzione in annate particolarmente piovose o ventose in primavera. Tende a sopportare bene il calore e le alte temperature, ma può facilmente perdere acidità se la raccolta viene ritardata. Il punto critico è mantenere l’equilibrio tra concentrazione zuccherina e freschezza.

Proprietà enologiche

Dal punto di vista enologico, il Nasco è una varietà aromatica ma non muschiata, con un profilo più “profondo” rispetto a varietà come Moscato o Malvasia. Si presta sia alla vinificazione secca, in stile più moderno, sia a interpretazioni dolci naturali o passite, secondo la tradizione sarda. Può essere vinificato in acciaio per conservare la fragranza, oppure affinato in legno per accentuarne la complessità e il potenziale di evoluzione.

Ha una buona dotazione alcolica, media acidità e notevole ricchezza estrattiva, che lo rendono adatto anche a elaborazioni più strutturate. I migliori esempi mostrano un profilo aromatico pieno ma non ridondante, con equilibrio e progressione.

Caratteristiche organolettiche dei vini da Nasco

I vini da Nasco si distinguono per un colore giallo dorato brillante, con riflessi ambrati nelle versioni dolci o evolute. Al naso sono intensi, complessi e inconfondibili, con note di frutta gialla matura (albicocca, pesca), scorza d’arancia candita, erbe aromatiche, fiori secchi, resine mediterranee, miele e un tipico accenno muschiato che conferisce profondità e identità.

Al palato risultano morbidi, avvolgenti e caldi, con acidità medio-bassa, ma spesso equilibrata da una buona sapidità minerale e da una chiusura elegante. I Nasco secchi sono vini strutturati, gastronomici, adatti a piatti di mare saporiti, formaggi stagionati o carni bianche in salsa. Le versioni dolci — in particolare quelle passite — offrono una concentrazione aromatica ricchissima e si abbinano magnificamente a dolci alla frutta secca, seadas, oppure possono essere apprezzate da sole, in meditazione.

Il Vitigno Nasco e la sua coltivazione in Italia

Nasco - Informazioni generali sul vitigno

Il vitigno Nasco è uno dei  Vitigni aromatici, Vitigni autoctoni a Bacca bianca presenti principalmente nelle regioni Sardegna e registrato ufficialmente nel Catalogo nazionale varietà di vite dal 1970. La sua superficie coltivata a livello nazionale ammonta a 141 ha.
Colore baccaBacca bianca
Categoria vitigniVitigni aromatici, Vitigni autoctoni
Regioni Italiane principaliSardegna
Superfice vitata nazionale141 ha
Anno di registrazione1970
Raccomandato regioniSardegna

Nasco - Ampelografia del vitigno

Ogni vitigno viene caratterizzato tramite dei descrittori ampelografici che definiscono l’aspetto dei suoi principali elementi. Le caratteristiche ampelografiche del vitigno Nasco sono:
Caratteristiche della foglia
Il vitigno Nasco ha foglia media, orbicolare, pentalobata.
Caratteristiche del grappolo
Il vitigno Nasco ha grappolo spargolo, medio, cilindrico, conico.
Caratteristiche dell'acino
Il vitigno Nasco ha acini medi, di forma sferoidali, con buccia puntinata, pruinosa e di colore verde-gialla.

Nasco - Caratteristiche del vino

Il vino prodotto da ciascun vitigno, vinificato in purezza, possiede caratteristiche organolettiche ben precise. Le caratteristiche organolettiche dei vini prodotti con il vitigno Nasco sono:
Caratteristiche del vino
Il vino che si ottiene dal vitigno Nasco è di colore Giallo dorato. Al palato è Fruttato, Floreale, sapido, fresco.

Nasco - Caratteristiche colturali e produttive

Ciascun vitigno possiede caratteristiche colturali e produttive ben precise, quali la produttività, la resa, l’epoca di maturazione, il tipo ideale di clima o di potatura, la sensibilità alle avversità o la maggiore o minore resistenza alle malattie e moltre altre. Per il vitigno Nasco le caratteristiche principali sono:
Predilige climaClima caldo, Clima secco
Predilige posizioneVigneti in collina
VigoriaVigoria moderata
ProduttivitàProduttività scarsa
Sensibilità conosciuteColatura, Oidio, Botrite o Botrytis cinerea

Nasco - Le denominazioni di riferimento

Nel Database dei Vitigni di Quattrocalici sono raccolti i dati relativi a tutti i vitigni che risultano menzionati esplicitamente in almeno una denominazione di origine DOP o IGP italiana. Il vitigno Nasco risulta essere menzionato nel disciplinare delle seguenti denominazioni:
DenominazioneTipo denominazioneRegione
Nasco di Cagliari DOCDOCSardegna

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