Storicamente, l’Alicante è stato considerato il vitigno del sole e del mare, emblema della viticoltura mediterranea. In Spagna è documentato sin dal XV secolo come uva nobile del Levante, utilizzata per vini fortificati e da esportazione. In Toscana e nella Maremma, la sua introduzione risale probabilmente al periodo della dominazione aragonese o alle rotte commerciali con la Catalogna, e si è poi consolidata nel corso dell’Ottocento, quando era impiegato per rinforzare il colore e la struttura dei rossi locali. L’Alicante ha svolto così un ruolo importante nella storia enologica italiana, fungendo da ponte tra la tradizione iberica e quella tirrenica. Pur essendo stato a lungo sottovalutato, negli ultimi decenni è stato rivalutato come vitigno di qualità, capace di dare vini generosi, profumati e di forte espressione territoriale, soprattutto nelle zone costiere e aride del Centro e Sud Italia.
Zone di coltivazione
L’Alicante è coltivato su entrambe le sponde del Mediterraneo. In Spagna è presente in numerose denominazioni, tra cui Navarra, Campo de Borja, Priorat, Rioja e Alicante DO vera e propria, dove dà vini caldi e alcolici, di grande potenza estrattiva. In Francia, come Grenache Noir, è uno dei pilastri della viticoltura del Rodano, del Languedoc-Roussillon e della Provenza, impiegato in blend per i grandi vini del sud, come il Châteauneuf-du-Pape e i Côtes-du-Rhône. In Italia, la sua presenza è significativa in Toscana (soprattutto in Maremma e nelle isole dell’Arcipelago toscano), in Sardegna (dove è noto come Cannonau) e in Sicilia, con risultati interessanti anche in Puglia e nel Lazio meridionale. In Toscana è ammesso in alcune denominazioni, tra cui Maremma Toscana DOC e Montecucco DOC, dove contribuisce a vini ricchi, speziati e di grande espressività. Fuori dall’Europa, è ampiamente coltivato in Australia, California, Sudafrica e Cile, dove dà vini solari e potenti, simbolo dell’enologia mediterranea globale.
Caratteristiche ampelografiche
La pianta di Alicante è vigorosa, a portamento eretto o semieretto, con tralci lunghi e internodi regolari. Le foglie sono di medie dimensioni, orbicolari o trilobate, con margine dentato e superficie vellutata. Il grappolo è medio o grande, conico o cilindrico-conico, generalmente compatto; gli acini sono sferici o leggermente ellissoidali, di colore blu-nero intenso, con buccia spessa e ricca di antociani. La polpa è incolore (ad eccezione dell’Alicante Bouschet, che è tintoria) e il succo ha sapore neutro. Il vitigno germoglia precocemente e matura in epoca medio-tardiva, tra fine settembre e inizio ottobre. L’Alicante è sensibile alla colatura e all’acinellatura in caso di piogge o venti freddi in fioritura, ma offre buone rese nelle annate regolari. L’elevato contenuto zuccherino e la bassa acidità naturale sono tratti distintivi che richiedono un’attenta gestione agronomica per mantenere equilibrio e freschezza nei vini.
Caratteristiche colturali e agronomiche
L’Alicante predilige climi caldi, ventilati e asciutti, con suoli sciolti e ben drenati, preferibilmente di origine sabbiosa o vulcanica. Mostra ottima resistenza alla siccità e tollera bene le alte temperature estive, mentre è più sensibile alle gelate primaverili e all’umidità stagnante. Si adatta bene ai sistemi di allevamento a guyot e a cordone speronato, che consentono un buon controllo della vigoria e una corretta esposizione dei grappoli. La produttività è medio-alta, ma per ottenere vini di qualità è necessario contenere le rese attraverso potature corte e diradamenti. Le escursioni termiche tra giorno e notte, tipiche delle zone collinari e costiere, favoriscono lo sviluppo di profumi e la stabilità del colore. In zone troppo fertili o umide, l’Alicante può produrre vini eccessivamente alcolici e privi di acidità, motivo per cui dà i risultati migliori in ambienti poveri e ben soleggiati.
Caratteristiche enologiche del vitigno
Le uve di Alicante offrono un elevato potenziale zuccherino e una buona dotazione in polifenoli, che si traduce in vini di colore intenso, corpo pieno e profilo aromatico caldo. Il corredo fenolico è dominato dagli antociani, che garantiscono stabilità cromatica anche nelle vinificazioni a breve macerazione. L’acidità, naturalmente bassa, impone attenzione nella scelta del periodo di vendemmia e nella gestione termica della fermentazione. I vini da Alicante sono spesso vinificati in purezza in acciaio o cemento per esaltarne la fragranza fruttata, oppure affinati in legno per aggiungere complessità e struttura. In blend con Sangiovese, Syrah o Cabernet Sauvignon, apporta morbidezza, colore e alcolicità. Le moderne vinificazioni mirano a preservare la freschezza, con macerazioni moderate e fermentazioni a temperatura controllata. L’Alicante è inoltre adatto alla produzione di rosati intensi, grazie al suo equilibrio tra estratto e profumo.
Caratteristiche organolettiche dei vini
I vini da Alicante si presentano di colore rosso rubino profondo, spesso con riflessi violacei nelle versioni giovani. Al naso offrono un bouquet caldo e ampio, con note di frutti rossi maturi, prugna, amarena e mora, accompagnate da sentori di spezie dolci, pepe nero, erbe mediterranee e talvolta liquirizia. Al palato risultano pieni, morbidi e avvolgenti, con tannini dolci e ben integrati e una sensazione gustativa calda e persistente. L’alcolicità elevata è bilanciata da una buona sapidità e da una leggera nota amara finale che ne rafforza la struttura. Le versioni più giovani sono fruttate e immediate, mentre quelle affinate in legno sviluppano complessità e profondità, con sfumature di cacao, tabacco e macchia mediterranea. L’Alicante è un vino generoso e solare, ideale in abbinamento con carni grigliate, piatti speziati, selvaggina e formaggi stagionati, espressione autentica della potenza e della luce del Mediterraneo.
