Il vitigno Grecanico dorato sembra essere stato introdotto in Sicilia dalla Grecia. Prima dell’avvento della fillossera il Grecanico si poteva trovare nelle provincie di Catania e Caltanissetta, ma in seguito si è diffuso maggiormente in quella di Trapani. Il vitigno è presente anche in Calabria, anche se non nella stessa misura che in Sicilia. Anche il Grecanico subì le conseguenze della grande epidemia di fillossera della fine dell’800, vedendo la sua superficie coltivata drasticamente ridotta. Per vederne una significativa ripresa bisognerà attendere il 1980 e ad oggi la sua superficie vitata ha raggiunto i 5000 ettari coltivati, partendo da soli 500 ettari del periodo precedente. I vini del Grecanico vengono spesso paragonati al Sauvignon per la sua grande aromaticità. Del Grecanico si distinguono due cloni principali, uno più spargolo, coltivato in prevalenza nel Trapanese ed uno più serrato, diffuso nel resto della Sicilia sia occidentale che orientale.
I due cloni del Grecanico risultano invece simili per la forma cilindrica e allungata dei grappoli, sempre dotati di ali. Gli acini sono mediamente grandi, di forma rotonda con spesse bucce di color oro. La sua epoca di maturazione è medio-tardiva, con vendemmie ai primi di ottobre. Le rese sono buone anche se incostanti e viene allevato a controspalliera corta con potatura a Guyot. Il Grecanico ha problemi solo con l’oidio mentre la sua tendenza all’acinellatura è stata risolta grazie ai miglioramenti genetici posti in essere a partire dagli anni ’80 in poi. Il Grecanico viene oggi vinificato anche in purezza, quando in passato era utilizzato prevalentemente nel taglio con altre uve locali. I suoi vini hanno un bel colore oro e gusto asciutto, con decisa gradazione alcolica e freschezza corroborante. Al naso presentano note di frutta bianca ed erbe aromatiche in equilibrio con un sottofondo floreale. Il Grecanico è presente in molte denominazioni di origine siciliane, tra cui Alcamo DOC, Contessa Entellina DOC e Sciacca DOC in assemblaggio con altre uve. In purezza invece lo troviamo nella Menfi DOC, Santa Margherita del Belice DOC, Contea di Sclafani DOC, del Delia Nivolelli DOC e del Monreale DOC. I vitigni con cui trova la migliore combinazione sono il Grillo, l’Inzolia e lo Chardonnay. Gli accostamenti a tavola del Grecanico sono i crostacei e i frutti di mare, ma anche le zuppe di legumi e pesce e le paste, sia al sugo che in timballo. E’ ottimo l’affiancamento con il pesce fresco siciliano, come il tonno e il pesce-spada.