In Umbria vengono coltivati sia vitigni a bacca bianca che nera. L’Umbria ha circa 13.000 ettari vitati, dei quali il 53% con uve a bacca nera, per una produzione di circa di un milione di ettolitri di vino. Fra le uve a bacca bianca spicca il Grechetto, mentre il Sagrantino, a bacca nera, nonostante la sua presenza sia limitata a Montefalco, produce i vini rossi più rappresentativi di tutta l’Umbria.. Le altre varietà, sia a bacca bianca che nera, sono quelle più diffuse in Italia centrale. Il Grechetto, vitigno autoctono dell’Umbria, è la più importante tra quelle a bacca bianca. E’ diffuso in tutta la regione e con esso si producono sia bianchi in purezza che vini di assemblaggio, ad esempio con lo Chardonnay. Altre uve a bacca bianca sono la Malvasia Bianca, il Trebbiano Toscano, il Verdello, il Canaiolo Bianco e il Procanico. A parte il Sagrantino, altri vitigni a bacca nera presenti in Umbria sono il Sangiovese, il Ciliegiolo, il Canaiolo Nero, il Montepulciano, la Barbera. Il Gamay fu introdotto nell’area del Lago Trasimeno oltre un secolo fa. Il Gamay del Trasimeno è in realtà un vitigno diverso da quello di origine francese e più simile al Cannonau. I vitigni internazionali si sono diffusi in Umbria nel periodo immediatamente seguente alla fillossera. Lo Chardonnay è spesso presente in uvaggi con il Grechetto, ma in Umbria si coltivano anche Sauvignon, Pinot Bianco e Riesling, Tra quelli a bacca nera, interessante il caso del Gamay, introdotto nell’area del Trasimeno da oltre un secolo, Tra le varietà a bacca nera, anch’esse spesso vinificate in assemblaggi con uve locali, Merlot, Cabernet Sauvignon, Pinot Nero e Cabernet Franc.
