Le polpette sono una pietanza tradizionale italiana, basata su di un impasto di carne, verdure o pesce, spezie,  con tuorli d’uovo, farina e pangrattato che vengono servite a tavola come seconda portata. La loro cottura può avvenire in umido, in forno, o si possono anche friggere.

Le polpette erano conosciute anche nell’epoca romana, basate sia su carne che pesce, anche se il loro nome appare per la prima volta nel secolo XV grazie al Libro de Arte Coquinaria di Maestro Martino, cuoco dell’allora camerlengo patriarca di Aquileia. La ricetta qui proposta sembra però riferirsi a una pietanza simile piuttosto ad un involtino allo spiedo. Pellegrino Artusi, nel suo ben noto manuale “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene“, del 1891, descrive le polpette così come le conosciamo oggi, proponendole però fritte nell’olio o nel lardo, con una salsa d’uova e agro di limone.

Le polpette della tradizione sono uno dei cosiddetti “piatti poveri”, pensato per il riciclo degli avanzi di carne, anche se, oggigiorno, si privilegiano materie prime “ricche”, quali carne macinata fresca, Parmigiano grattugiato, prosciutto o mortadella (sempre triturati). Le si possono preparare anche col pesce (ad esempio il baccalà), o con le verdure.