Il Monù è un vitigno a bacca bianca autoctono dell’Emilia-Romagna, coltivato principalmente nelle province di Bologna, Modena e Ravenna. Il Montù, detto anche Montuni, deve il suo nome al dialetto bolognese che vuol dire “molta uva”. Ha vari sinonimi tra cui bianchina, bianchetto e montuno e fu censito per la prima volta nel bollettino ampelografico del Ministero dell’Agricoltura del 1879 dove veniva citato col nome di montoncello. L’origine del vitigno Montù è incerta, tra chi lo vuole di origine spagnola e chi di origine marchigiana, vista anche la sua somiglianza col vitigno marchigiano Montonico. Il Montù non ha particolari esigenze pedoclimatiche, anche se predilige terreni argillosi-calcarei ben ventilati e freschi ed ha una produzione elevata e regolare. Il vitigno Montù rientra nella composizione ampelografica della Reno DOC e i suoi vini possono essere prodotti nelle versioni Tranquillo, Vivace e Frizzante e Secco, Abboccato, Amabile e Dolce.
Il grappolo del Montù è di media grandezza, da compatto a mediamente compatto, cilindrico o conico, alato. L’acino è medio, sferico, con buccia spessa, consistente e molto pruinosa, di colore verde-gialla. Il vino del vitigno Montù vinificato in purezza ha un colore giallo paglierino, fruttato, fresco, sapido, asciutto, di buon corpo, armonico e può essere abbinato a tutto pasto, anche se è l’ideale è con primi e secondi piatti di pesce, grigliate, formaggi poco stagionati e salumi. La temperatura di servizio consigliata è 12°-14°.