L’ATLANTE DELLE DENOMINAZIONI DI ORIGINE di Quattrocalici
I vini a denominazione di origine controllata Reno DOC devono essere ottenuti dalle uve prodotte dai vigneti aventi la seguente composizione ampelografica:
L’ambiente della media pianura modenese e bolognese favorisce il naturale accrescimento della vite. Le imprese viticole della Reno DOC hanno optato per forme di allevamento a cordone permanente con tralci ricadenti capaci di contenere la vigoria delle piante. Le forme di allevamento più diffuse sono il cordone speronato e il G.D.C. con una densità d’impianto di 1.500-2.800 ceppi/ettaro.
Le pratiche enologiche specifiche relative all’elaborazione dei vini Reno DOC sono quelle
tradizionalmente consolidate, leali e costanti e fanno riferimento, quasi esclusivamente, alla pratica della rifermentazione naturale in bottiglia e della rifermentazione naturale in autoclave. Le operazioni di arricchimento sono consentite nel rispetto delle condizioni e dei limiti previsti dalla normativa.
La Reno DOC riguarda vini bianchi, con la possibilità di menzionare i vitigni “Montuni” e “Pignoletto” o il riferimento alla tipologia “Bianco”. Dal punto di vista analitico ed organolettico questi vini presentano caratteristiche molto evidenti e peculiari, condizionate dall’ambiente fertile e fresco caratteristico dell’area doc. Dalle uve prodotte nella media pianura bolognese e nella media pianura modenese posta alla destra del fiume Panaro si possono quindi ottenere vini bianchi dal colore giallo paglierino, di media struttura, buona acidità. La freschezza e la fragranza dei profumi con evidenze floreali e fruttate contribuiscono al loro equilibrio gustativo.
Reno DOC
Creata nel | 1987 |
Prima approvazione | Approvata con D.P.R. 22.06.1987, G.U. 6 del 09.01.1988 |
Ultimi aggiornamenti | Ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014 |
Regione | Emilia-Romagna |
Province | Bologna, Modena |
Tipo di denominazione | DOC |
Zona di produzione | Vari comuni in provincia di Bologna e Modena |
Merceologia | Vino |