L’ATLANTE DELLE DENOMINAZIONI DI ORIGINE di Quattrocalici
La zona vinicola della Valle d’Aosta DOC si identifica con il fondo valle pianeggiante dove scorre la Dora Baltea. L’orientamento dell’asse Est-Ovest della Dora Baltea determina l’esposizione dei versanti della valle principale: uno esposto a Sud “adret” e uno esposto a Nord “envers”. La scarsità di superfici idonee all’agricoltura ha spinto le popolazioni dell’arco alpino a rivolgere i propri sforzi verso i versanti soleggiati delle montagne dando vita alla costruzione di imponenti terrazzamenti.
La Denominazione di origine Valle d’Aosta DOC è stata riconosciuta nel 1971 e ha subito nel tempo delle modifiche, introducendo nuove varietà, la cui maggior parte sono autoctone. Tra i vitigni idonei alla produzione della DOC Valle d’Aosta, ben 7 sono autoctoni (Mayolet, Fumin, Cornalin, Petit rouge, Premetta, Vuillermin e Prié blanc), 2 sono tradizionali (Petite Arvine, Nebbiolo), mentre il Moscato bianco è storicamente coltivato nella zona di Chambave. Anche per i nuovi impianti vengono mantenute le forme tradizionali di allevamento e i sistemi di potatura tali da perseguire le migliori e razionali disposizioni sulle superfici della vite. Spesso vengono ancora utilizzate le pergole, strutturate in modo da consentire al minimo la dispersione del calore dal terreno e da sopportare il peso delle nevicate invernali.
I vini rossi della Valle d’Aosta DOC presentano aromi fruttati tipici dei vitigni di origine, che nelle versioni da affinamento sfumano in note speziate e balsamiche. Le tonalità vanno dal rubino più o meno intenso dei vini giovani fino al granato con riflessi aranciati delle versioni più mature di alcune varietà.Alla degustazione si presentano di moderata acidità, con buona struttura e con una discreta persistenza dei tannini che vanno dal molto morbido al leggermente amarognolo, a seconda dei vitigni.
I vini bianchi della Valle d’Aosta DOC si caratterizzano per tonalità che vanno dal giallo tenue con riflessi verdognoli al paglierino dorato; predominano, al palato, le sensazioni fruttate con note minerali anche importanti, caratteristiche dei terreni di origine sciolti e leggeri. L’olfatto è caratterizzato da note fruttate e floreali spesso molto intense, grazie alla forte escursione termica che caratterizza gli ambienti di coltivazione in quota. Per le versioni passito e vendemmia tardiva, le note fruttate lasciano il posto a percezioni di confettura e frutta secca molto nitide in un contesto di buona complessità con calde note di alcol e strutture importanti ed equilibrate allo stesso tempo.
Valle d’Aosta o Vallée d’Aoste DOC
Creata nel | 1971 |
Prima approvazione | Approvata con D.P.R. 08.02.1971, G.U. 142 del 05.06.1971 |
Ultimi aggiornamenti | Ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014 |
Regione | Valle d’Aosta |
Province | Aosta |
Tipo di denominazione | DOC |
Merceologia | Vino |
Sottozone | Valle d’Aosta DOC sottozona Arnad-Montjovet, Valle d’Aosta DOC sottozona Blanc de Morgex et de La Salle, Valle d’Aosta DOC sottozona Chambave, Valle d’Aosta DOC sottozona Donnas, Valle d’Aosta DOC sottozona Nebbiolo, Valle d’Aosta DOC sottozona Petit Rouge e Prëmetta, Valle d’Aosta DOC sottozona Torrette, Valle d’Aosta DOC sottozona Nus |