Il Prié blanc è un vitigno autoctono valdostano a bacca bianca le cui origini sono tuttora incerte. Potrebbe provenire dalla zona della Savoia o del Vallese, ma in ogni caso la sua presenza nel territorio della Valle d’Aosta data da lunghissimo tempo, ed è qui che il vitigno ha subito le mutazioni genetiche che lo hanno portato ad assumere le caratteristiche attuali. La zona di coltivazione del Prié blanc è quella di Morgex e La Salle, dove tra terrazzamenti e muretti a secco il vitigno viene coltivato a un’altitudine tra i 900 e i 1.200 metri, superando quasi il limite riconosciuto per la coltivazione della vite, in quelle che sono le vigne più alte d’Europa, poste sulla riva sinistra della Dora Baltea, tra terrazzamenti e muretti a secco. Il Prié blanc ha un ciclo vegetativo molto breve, germogliando tardi in primavera e maturando precocemente, a inizio settembre.
Riesce così a sfuggire alle gelate primaverili e ad evitare le prime nevi. La forma di allevamento tradizionale per il Prié blanc è una versione ribassata della pergola, che permette di proteggere i grappoli dal vento e consente loro di assorbire di notte il calore accumulato dal terreno di giorno. L’altitudine elevata riduce al minimo la necessità di trattamenti e l’uso di pesticidi. All’inizio del secolo scorso essa ha anche consentito ai vigneti di Prié blanc di essere immuni all’attacco della fillossera e ancor oggi molte viti di Prié blanc a Morgex e La Salle sono su piede franco. Il mosto del Prié blanc è caratterizzato dalla spiccata acidità, rendendolo adatto sia all’appassimento che alla spumantizzazione. Infatti il suo vino è prodotto sia nella versione ferma che spumantizzata con il metodo classico. Inoltre con il Prié blanc viene prodotto un vino di ghiaccio da uve vendemmiate a fine dicembre quando la temperatura è sotto lo zero. Il vino Blanc de Morgex et de La Salle è un Prié blanc in purezza. Ha colore giallo paglierino con riflessi verdolini e al naso profuma di erbe di montagna e fieno, su di un sottofondo di caratteristica mineralità. Al palato si contraddistingue per la sua marcata acidità. E’ ottimo come aperitivo e si abbina molto bene ad antipasti o a piatti di pesce con cotture semplici e sapori leggeri.