La Guida ai vitigni di Quattrocalici

Albarola

scheda ampelografica completa

Vitigno  Albarola

Indice

Il Vitigno Albarola e i suoi vini

L’Albarola è un vitigno a bacca bianca autoctono della Liguria, di antichissima presenza lungo la Riviera di Levante e in particolare nelle zone vitate delle Cinque Terre e di La Spezia. È una delle varietà più rappresentative della tradizione enologica ligure, legata a una viticoltura eroica e frammentata, praticata su pendii scoscesi e terrazze a picco sul mare. Le origini dell’Albarola non sono documentate con precisione, ma il nome, che deriva dal latino “albus”, cioè “bianco”, fa riferimento al colore chiaro della buccia e del vino. È citata già in documenti del XVII secolo con diversi sinonimi, tra cui “Bianchetta genovese di Levante” e “Trebbiano di Porto Venere”, segno della sua antica diffusione in tutta la costa orientale ligure. L’Albarola ha svolto per secoli un ruolo importante nei tagli tradizionali dei vini delle Cinque Terre, insieme a Bosco e Vermentino, contribuendo a dare freschezza, profumi e acidità ai vini locali, oggi riconosciuti e tutelati dalle denominazioni d’origine.

La sua storia culturale è intimamente connessa alla civiltà agricola ligure, fatta di piccoli appezzamenti, muretti a secco e una viticoltura manuale dove la vite rappresentava un elemento identitario del paesaggio. Nelle Cinque Terre, l’Albarola è stata per secoli coltivata su pergole basse e filari corti, spesso mista ad altre varietà, secondo un modello di policoltura che garantiva equilibrio e autosufficienza alle famiglie contadine. Nel corso del XX secolo, la progressiva riduzione della superficie vitata ha limitato la sua diffusione, ma negli ultimi decenni il vitigno è stato riscoperto e valorizzato grazie all’impegno di produttori locali e consorzi che hanno saputo restituirgli dignità e identità varietale. Oggi l’Albarola è considerata una delle chiavi di volta della rinascita dei vini bianchi liguri di costa, simbolo di autenticità e tradizione.

Zone di coltivazione

Il principale areale di coltivazione dell’Albarola è la provincia di La Spezia, dove partecipa alla composizione dei vini delle DOC Cinque Terre e Colli di Luni. Nelle Cinque Terre è uno dei tre vitigni ammessi nel disciplinare insieme a Bosco e Vermentino, contribuendo con la sua freschezza e finezza aromatica all’equilibrio del vino. È presente anche nelle zone collinari di Levanto, Porto Venere, Lerici e Sarzana, dove si adatta ai suoli sabbiosi e argillosi di origine marina. Al di fuori della Liguria, piccole superfici sono segnalate nella Toscana nord-occidentale, in particolare nella provincia di Massa-Carrara, dove partecipa alla produzione dei vini bianchi dei Colli di Candia. L’Albarola predilige ambienti costieri e collinari, esposizioni soleggiate e terreni ben drenati, dove la brezza marina favorisce la sanità delle uve e la conservazione dell’acidità.

Caratteristiche ampelografiche

La pianta di Albarola è di media vigoria, con portamento semieretto e internodi regolari. Le foglie sono di dimensioni medio-piccole, orbicolari o trilobate, con margini dentati e pagina superiore di colore verde intenso e lucida. Il grappolo è medio o piccolo, compatto, di forma conico-cilindrica, talvolta con una piccola ala. Gli acini sono medio-piccoli, sferici, con buccia sottile ma resistente, di colore giallo-verde che tende all’ambrato con la piena maturazione. Il vitigno germoglia e matura precocemente, consentendo vendemmie anticipate rispetto ad altre varietà liguri. Le sue uve sono ricche di acidi organici e di sostanze aromatiche di tipo terpenico e tiolico, che conferiscono ai vini profumi floreali e agrumati. La produttività è buona ma non eccessiva, e la resa costante anche in annate difficili, caratteristica preziosa per un vitigno di zone marginali.

Caratteristiche colturali e agronomiche

L’Albarola è una varietà che si adatta perfettamente alle condizioni climatiche tipiche della Liguria: clima mite, suoli poveri e ben drenati, forte pendenza e ventilazione costante. Mostra buona resistenza alla siccità estiva, ma può essere sensibile all’oidio e alla botrite in annate particolarmente umide, a causa della compattezza del grappolo. Predilige terreni calcarei o marnosi con buona presenza di sabbia, dove sviluppa aromi più fini e un’acidità più marcata. La forma di allevamento tradizionale è la pergola bassa ligure, oggi spesso sostituita da guyot o cordone speronato per agevolare le operazioni di potatura e vendemmia. La resa ottimale si colloca intorno ai 60–70 quintali per ettaro, con maturazione che avviene tra la fine di agosto e la prima decade di settembre. L’Albarola risponde molto bene alle pratiche di viticoltura sostenibile e alla raccolta manuale, indispensabile nelle zone terrazzate dove la meccanizzazione è impossibile.

Caratteristiche enologiche del vitigno

Le uve di Albarola si caratterizzano per un’elevata acidità naturale, buon equilibrio zuccherino e profilo aromatico fine, dominato da note di fiori bianchi e agrumi. Il vitigno si presta bene alla vinificazione in acciaio, che consente di esaltare la freschezza e la limpidezza espressiva, ma può offrire ottimi risultati anche con brevi affinamenti sulle fecce fini, che ne ampliano il corpo e la complessità gustativa. In assemblaggio, l’Albarola contribuisce con la sua vivacità acida e floreale all’equilibrio del vino, completando la struttura del Bosco e la pienezza del Vermentino. In purezza dà vini sottili, salini e minerali, dal profilo delicato ma riconoscibile, sempre coerente con il carattere marino della Liguria. È raramente impiegato per la spumantizzazione, ma la sua acidità lo rende adatto anche a versioni frizzanti e a rifermentazione naturale.

Caratteristiche organolettiche dei vini

I vini da Albarola presentano un colore giallo paglierino tenue con riflessi verdognoli, brillante e limpido. Al naso si distinguono per profumi freschi e sottili, con note di biancospino, limone, erbe aromatiche, mela verde e leggere sfumature salmastre. Al palato sono caratterizzati da una viva acidità, corpo medio e finale secco, con sensazioni minerali e agrumate persistenti. L’armonia tra freschezza e sapidità è la loro cifra stilistica, espressione diretta dell’influsso marino e del suolo ligure. Le versioni in assemblaggio con Bosco e Vermentino risultano più strutturate e complesse, mentre quelle in purezza esaltano la precisione e la finezza varietale. L’Albarola accompagna con eleganza piatti di pesce, crostacei, verdure alla griglia e specialità liguri come le trofie al pesto o l’orata al forno, rappresentando una delle espressioni più autentiche della viticoltura costiera italiana.

Il Vitigno Albarola e la sua coltivazione in Italia

Albarola - Informazioni generali sul vitigno

Il vitigno Albarola è uno dei  Vitigni autoctoni a Bacca bianca presenti principalmente nelle regioni Liguria e registrato ufficialmente nel Catalogo nazionale varietà di vite dal 1970. La sua superficie coltivata a livello nazionale ammonta a 149 ha.
Colore baccaBacca bianca
Categoria vitigniVitigni autoctoni
Regioni Italiane principaliLiguria
Superfice vitata nazionale149 ha
SinonimiBianchetta Genovese
Anno di registrazione1970
Autorizzato regioniLiguria, Toscana

Albarola - Ampelografia del vitigno

Ogni vitigno viene caratterizzato tramite dei descrittori ampelografici che definiscono l’aspetto dei suoi principali elementi. Le caratteristiche ampelografiche del vitigno Albarola sono:
Caratteristiche della foglia
Il vitigno Albarola ha foglia media, piccola, pentagonale, intera.
Caratteristiche del grappolo
Il vitigno Albarola ha grappolo medio, cilindrico, conico, 1-2 ali.
Caratteristiche dell'acino
Il vitigno Albarola ha acini molto piccoli, di forma elissoidali, con buccia pruinosa, consistente, sottile e di colore verde-gialla.

Albarola - Caratteristiche del vino

Il vino prodotto da ciascun vitigno, vinificato in purezza, possiede caratteristiche organolettiche ben precise. Le caratteristiche organolettiche dei vini prodotti con il vitigno Albarola sono:
Caratteristiche del vino
Il vino che si ottiene dal vitigno Albarola è di colore Giallo paglierino. Al palato è Fruttato, Erbaceo.

Albarola - Caratteristiche colturali e produttive

Ciascun vitigno possiede caratteristiche colturali e produttive ben precise, quali la produttività, la resa, l’epoca di maturazione, il tipo ideale di clima o di potatura, la sensibilità alle avversità o la maggiore o minore resistenza alle malattie e moltre altre. Per il vitigno Albarola le caratteristiche principali sono:
Predilige climaClima ventilato
Predilige posizioneVigneti in collina
Richiede potaturaPotatura corta, Potatura mista
Tipo allevamentoControspalliera, Tipi di allevamento tradizionali
Sensibilità conosciuteBotrite o Botrytis cinerea, Oidio

Albarola - Le denominazioni di riferimento

Nel Database dei Vitigni di Quattrocalici sono raccolti i dati relativi a tutti i vitigni che risultano menzionati esplicitamente in almeno una denominazione di origine DOP o IGP italiana. Il vitigno Albarola risulta essere menzionato nel disciplinare delle seguenti denominazioni:
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