La Guida ai vitigni di Quattrocalici

Albarossa

scheda ampelografica completa

Vitigno  Albarossa

Indice

Il Vitigno Albarossa e i suoi vini

L’Albarossa è un vitigno a bacca nera di origine piemontese, nato nel XX secolo da un incrocio tra Nebbiolo di Dronero (in realtà identificato geneticamente come Chatus) e Barbera. Fu ottenuto nel 1938 dal professor Giovanni Dalmasso presso la Stazione Sperimentale di Viticoltura ed Enologia di Conegliano, nell’ambito di un programma di miglioramento genetico volto a unire l’eleganza e la longevità del Nebbiolo con la produttività e la ricchezza colorante della Barbera. Il risultato, l’Albarossa, si impose inizialmente come varietà sperimentale, ma negli anni successivi trovò riconoscimento e diffusione in varie zone del Piemonte, specialmente nelle province di Asti e Alessandria. Il nome, evocativo e armonioso, deriva dalla fusione di “alba” (luce, origine) e “rossa” (il colore del vino), simbolo di un progetto di rinascita della viticoltura piemontese nell’epoca tra le due guerre mondiali. Nonostante la sua recente creazione, il vitigno è oggi considerato una delle migliori espressioni di viticoltura razionale italiana del Novecento.

Dal punto di vista culturale e storico, l’Albarossa rappresenta l’esito di un periodo di intensa sperimentazione agronomica e genetica, in cui l’Italia cercava di rispondere alle crisi produttive e qualitative post-fillossera attraverso l’ibridazione e la selezione di nuove varietà autoctone. Dalmasso selezionò oltre 400 incroci, ma solo pochi — tra cui l’Albarossa — dimostrarono di possedere un equilibrio tra qualità enologica e adattabilità agronomica. Dopo decenni di marginalità, la varietà venne iscritta al Registro Nazionale nel 1977 e cominciò una lenta diffusione, favorita dall’interesse di produttori lungimiranti che ne intuirono il potenziale. Negli anni Duemila, con la crescente attenzione verso i vitigni italiani rari o innovativi, l’Albarossa ha trovato nuova vitalità, inserendosi in diverse denominazioni piemontesi e ottenendo un riconoscimento crescente tra gli enologi per la sua capacità di unire potenza e freschezza in vini di forte identità territoriale.

Zone di coltivazione

L’Albarossa è coltivata prevalentemente in Piemonte, con maggiore concentrazione nelle province di Asti, Alessandria e Cuneo. È autorizzata in varie denominazioni regionali, tra cui Piemonte DOC, Monferrato DOC e Colli Tortonesi DOC, dove viene vinificata sia in purezza sia in assemblaggio con Barbera e Nebbiolo. Le zone collinari del Monferrato, con suoli calcareo-argillosi e altitudini comprese tra i 200 e i 400 metri, rappresentano l’habitat ideale del vitigno, grazie alle buone esposizioni e all’ampia escursione termica. La varietà è stata introdotta anche in altre regioni del Nord ItaliaLombardia e Veneto in particolare — per prove di adattamento, ma il suo epicentro rimane piemontese. All’estero, l’Albarossa è ancora una rarità, conosciuta principalmente da istituti di ricerca e collezioni ampelografiche universitarie.

Caratteristiche ampelografiche

La pianta di Albarossa è vigorosa e regolare nella crescita, con portamento semi-eretto e tralci lunghi e flessibili. Le foglie sono di medie dimensioni, trilobate o pentalobate, con lembo verde intenso e margini dentati. Il grappolo è di dimensioni medio-grandi, conico-piramidale, mediamente compatto o leggermente spargolo, a seconda delle condizioni climatiche. Gli acini sono medio-piccoli, sferici, con buccia spessa e pruinosa, di colore blu-nero, ricca di antociani e sostanze tanniche. La varietà presenta germogliamento medio e maturazione medio-tardiva, generalmente nella seconda metà di ottobre. Il suo corredo fenolico è abbondante e ben equilibrato, con una buona componente di pigmenti stabili che garantiscono ai vini un colore rubino profondo e persistente. La polpa è succosa, dal sapore neutro, con una proporzione zuccheri/acidi equilibrata.

Caratteristiche colturali e agronomiche

L’Albarossa si adatta bene ai terreni collinari del Piemonte, preferendo suoli calcareo-argillosi o limosi ben drenati. È una varietà di media vigoria e produttività regolare, che si presta a potature corte e a sistemi di allevamento tradizionali come il guyot e il cordone speronato. Mostra buona resistenza alla siccità e discreta tolleranza alle principali malattie fungine, anche se in annate piovose può essere sensibile alla botrite per via della compattezza del grappolo. Predilige esposizioni soleggiate e ventilate, che favoriscono la completa maturazione fenolica e aromatica delle uve. Le rese ideali si attestano intorno ai 60–70 quintali per ettaro, garantendo equilibrio tra concentrazione e freschezza. Grazie alla sua adattabilità, l’Albarossa rappresenta un’interessante alternativa alla Barbera nei suoli più caldi, dove mantiene maggiore acidità e stabilità cromatica.

Caratteristiche enologiche del vitigno

Le uve di Albarossa sono particolarmente ricche di polifenoli, soprattutto antociani, che conferiscono ai vini un colore intenso e brillante, oltre a una struttura tannica ben definita ma non eccessiva. La varietà presenta un’acidità naturale equilibrata e un tenore zuccherino medio, elementi che permettono di ottenere vini armonici e longevi. La vinificazione più comune prevede macerazioni di 10–15 giorni a temperatura controllata, seguite da affinamenti in acciaio o in legno, a seconda dello stile desiderato. L’Albarossa si presta bene sia a vinificazioni moderne, che privilegiano il frutto e la pulizia aromatica, sia a interpretazioni più tradizionali, con affinamenti in botti grandi o barrique. Il vino che se ne ottiene è denso, complesso e dotato di grande equilibrio gustativo, capace di unire la morbidezza e il colore della Barbera con la finezza e la profondità tannica del Nebbiolo.

Caratteristiche organolettiche dei vini

I vini da Albarossa si presentano di colore rosso rubino intenso con riflessi violacei persistenti. Al naso offrono un profilo aromatico ricco e nitido, dominato da frutti neri maturi — mora, prugna, amarena — accompagnati da note di spezie dolci, vaniglia, cacao e leggeri toni balsamici. Al palato risultano pieni e avvolgenti, con tannini morbidi e ben integrati e un’acidità viva che ne sostiene la bevibilità. La struttura è robusta ma elegante, con una chiusura lunga e leggermente speziata. Le versioni affinate in legno sviluppano sfumature di tabacco, cuoio e liquirizia, mentre quelle giovani privilegiano la purezza del frutto e la freschezza varietale. L’Albarossa mostra un’ottima capacità d’invecchiamento, mantenendo equilibrio e intensità per oltre dieci anni. È un vino di grande versatilità gastronomica, ideale con carni rosse, selvaggina, stufati e formaggi stagionati, in grado di rappresentare una sintesi moderna dell’eleganza piemontese.

Il Vitigno Albarossa e la sua coltivazione in Italia

Albarossa - Informazioni generali sul vitigno

Il vitigno Albarossa è uno dei  Vitigni autoctoni a Bacca nera presenti principalmente nelle regioni Piemonte e registrato ufficialmente nel Catalogo nazionale varietà di vite dal 1977. La sua superficie coltivata a livello nazionale ammonta a 80 ha.
Colore baccaBacca nera
Categoria vitigniVitigni autoctoni
Regioni Italiane principaliPiemonte
Superfice vitata nazionale80 ha
PrecursoriChatus, Barbera
Anno di registrazione1977
Autorizzato regioniLiguria, Piemonte

Albarossa - Ampelografia del vitigno

Ogni vitigno viene caratterizzato tramite dei descrittori ampelografici che definiscono l’aspetto dei suoi principali elementi. Le caratteristiche ampelografiche del vitigno Albarossa sono:
Caratteristiche della foglia
Il vitigno Albarossa ha foglia media, piccola, pentagonale, pentalobata.
Caratteristiche del grappolo
Il vitigno Albarossa ha grappolo compatto, medio, piramidale.
Caratteristiche dell'acino
Il vitigno Albarossa ha acini piccoli, di forma elissoidali, con buccia pruinosa, consistente, sottile e di colore rosso violacea.

Albarossa - Caratteristiche del vino

Il vino prodotto da ciascun vitigno, vinificato in purezza, possiede caratteristiche organolettiche ben precise. Le caratteristiche organolettiche dei vini prodotti con il vitigno Albarossa sono:
Caratteristiche del vino
Il vino che si ottiene dal vitigno Albarossa è di colore Rosso rubino. Al palato è Fruttato, Speziato, tannico, di corpo.

Albarossa - Caratteristiche colturali e produttive

Ciascun vitigno possiede caratteristiche colturali e produttive ben precise, quali la produttività, la resa, l’epoca di maturazione, il tipo ideale di clima o di potatura, la sensibilità alle avversità o la maggiore o minore resistenza alle malattie e moltre altre. Per il vitigno Albarossa le caratteristiche principali sono:

Albarossa - Le denominazioni di riferimento

Nel Database dei Vitigni di Quattrocalici sono raccolti i dati relativi a tutti i vitigni che risultano menzionati esplicitamente in almeno una denominazione di origine DOP o IGP italiana. Il vitigno Albarossa risulta essere menzionato nel disciplinare delle seguenti denominazioni:
DenominazioneTipo denominazioneRegione
Piemonte DOCDOCPiemonte
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