Lo Zinfandel è un vitigno a bacca nera molto coltivato in California. Lo Zinfandel è arrivato in questa zona dall’Europa (dove è conosciuto come Primitivo in Italia e Tribidrag o Crljenak Kastelanski in Croazia) all’inizio del XIX secolo, diffondendosi con grande successo nelle zone vinicole di Napa e Sonoma, dove viene coltivato tutt’oggi con grande successo. Lo Zinfandel è quasi considerato un vitigno autoctono Californiano, nonostante il fatto che la vitis vinifera non sia autoctona delle Americhe. Lo Zinfandel viene coltivato anche in Sud Africa e in Australia, sia con il nome Zinfandel che come Primitivo, ma rimane un capriccio di singoli produttori e, al di fuori della California, non ha acquisito altrove il ruolo di vino del territorio. Lo “Zin“, come è affettuosamente chiamato negli Stati Uniti, è stato utilizzato per produrre le più disparate tipologie di vino, dallo Zinfandel rosso secco, icona dell’enologia Americana, al White Zinfandel, vinificato in bianco.
Il vino rosso fermo prodotto con lo Zinfandel ha generalmente un colore rubino intenso e profondo, con sfumature violacee che tendono al granato con l’invecchiamento. Il profumo è di frutti rossi come amarena, more, prugne, con in più note floreali di viola. L’affinamento in legno gli dona sentori speziati, tra i quali troviamo cannella, cacao, pepe nero e liquirizia. Al palato è caldo, pieno ed avvolgente, con tannini delicati e dotato di buona persistenza.
Lo Zinfandel è una varietà ad alta resa, per cui si coltiva al meglio in suoli poco fertili e dotati di buona capacità di drenaggio. L’epoca di maturazione è medio tardiva. I grappoli sono compatti, di dimensione media, con bacche che spesso presentano livelli di maturazione diversa all’interno dello stesso grappolo.