Il Tintilia è un vitigno a bacca nera autoctono del Molise, di origini incerte ma probabilmente iberiche. Il nome potrebbe derivare da “tinto”, che in spagnolo indica il colore rosso intenso, a testimonianza di un possibile legame con i vitigni importati durante la dominazione borbonica nel Regno di Napoli. Per lungo tempo ritenuta una varietà di secondo piano, era usata nei tagli per conferire colore e struttura. Solo negli anni Duemila ha avuto una vera riscoperta e valorizzazione, fino al riconoscimento della DOC Tintilia del Molise nel 2011.
Oggi è il simbolo della viticoltura molisana, capace di esprimere un vino territoriale, identitario e moderno, che coniuga intensità aromatica, freschezza e longevità.
La coltivazione del Tintilia è limitata quasi esclusivamente al Molise, soprattutto nelle province di Campobasso e Isernia, in zone collinari a cavallo tra l’Appennino e l’Adriatico. È ammessa nella DOC Tintilia del Molise, sia nella versione rossa, sia rosata, con vinificazione in purezza o con minime percentuali di altre varietà locali. La superficie vitata è in crescita, grazie all’interesse di giovani produttori e consorzi per la valorizzazione dei vitigni autoctoni.
Caratteristiche ampelografiche
La pianta presenta foglia media, trilobata, con margini dentati e superficie leggermente vescicolata. I grappoli sono piccoli o medi, conici, compatti o mediamente spargoli. Gli acini sono tondi, con buccia molto pruinosa e spessa, di colore nero bluastro. La maturazione è medio-tardiva, avviene generalmente tra fine settembre e metà ottobre.
Proprietà agronomiche
Vitigno di media vigoria, si adatta bene a terreni collinari, argillosi e calcarei, ben esposti e ventilati. Ha produzione contenuta, ma costante, ed è adatto a sistemi di allevamento a bassa resa. Predilige le zone interne, lontane dall’umidità costiera, dove le escursioni termiche favoriscono la concentrazione aromatica.
Resistenze e sensibilità
Il Tintilia è piuttosto resistente alle malattie crittogamiche, in particolare alla botrite, grazie alla buccia spessa e compatta. Teme invece i ristagni idrici e le gelate primaverili. Ha bisogno di una gestione attenta della chioma e di una buona esposizione solare.
Proprietà enologiche
Il Tintilia dà origine a vini rossi intensi, dal profilo aromatico deciso e dalla buona struttura, con gradazione alcolica elevata ma bilanciata da freschezza e sapidità. Il mosto ha buon contenuto zuccherino e una dotazione fenolica importante, che consente vinificazioni in acciaio, cemento o legno, anche con affinamenti medio-lunghi. La Tintilia si presta bene anche alla produzione di rosati freschi e fruttati, capaci di sorprendere per equilibrio e bevibilità.
Caratteristiche organolettiche dei vini da Tintilia
I vini da Tintilia si presentano con un colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei da giovani. Al naso esprimono note di ciliegia nera, prugna, frutti di bosco, accompagnate da sfumature speziate, balsamiche e, nei casi più evoluti, liquirizia, cacao, cuoio. In bocca sono caldi, morbidi, con tannini maturi e ben integrati, freschezza viva e una lunga persistenza gustativa.
La versione rosata è brillante, profumata di rosa, fragolina, melograno, e si distingue per una ottima acidità, che la rende perfetta per piatti estivi, antipasti e salumi.
