Numerosi sono i vitigni, sia autoctoni che internazionali, coltivati in Trentino Alto Adige. Una prima differenziazione può venir fatta su base territoriale, dal momento che ciascuna delle province (Trento e Bolzano) anche nel settore della viticoltura, è caratterizzata da una spiccata tipicità.
I vitigni del Trentino
In Trentino, i vitigni autoctoni a bacca nera più coltivati sono il Marzemino, nella zona a sud di Trento ed in particolare nelle sottozone DOC di Isera e Seresi, il Teroldego, nella Piana Rotaliana a nord del capoluogo, e la Schiava (nelle varianti Schiava grigia, Schiava grossa e Schiava gentile) più a nord, ai confini provinciali con l’Alto Adige, da cui proviene. Nella zona confinante con la provincia di Verona merita una menzione il vitigno autoctono Enantio (o Lambrusco a foglia frastagliata). Nella zona di Trento sono anche presenti vitigni internazionali, alcuni dei quali integrati da decenni nel territorio, tra i quali il Pinot Grigio, il Pinot Nero e il Cabernet. I vitigni a bacca bianca più coltivati, Chardonnay e Pinot Bianco, rientrano assieme al Pinot Nero nella composizione degli spumanti metodo classico Trento DOC.
I vitigni dell’Alto Adige
Abbiamo già menzionato, tra i vitigni autoctoni a bacca nera dell’Alto Adige, la Schiava e le sue varianti, ma è il Lagrein il vitigno più importante per l’odierna produzione vinicola della provincia. Tra i vitigni internazionali spicca invece il Pinot Nero, che ha trovato nella zona di Egna-Ora uno dei territori ad esso più vocati. Tra le uve a bacca bianca nella stessa zona troviamo il Gewürztraminer, il cui nome sembrerebbe riferirsi per l’appunto dalla zona di Termeno (Tramin), mentre a nord di Bolzano, nella Val d’Isarco e nella Val Venosta, il Kerner e il Sylvaner, di provenienza a nord della Alpi, hanno trovato un terroir ideale. Diffuso anche il Moscato Rosa e il Moscato Giallo (Rosenmuskateller e Goldmuskateller). Il primo è protagonista di vini passiti anche di notevole spessore, il secondo molto gradevole anche nella versione secca. La zona di Terlano è caratterizzata da formazioni porfidiche che conferiscono ai vini, soprattutto bianchi, una gradevole mineralità oltre a caratteristiche di longevità di tutto rispetto.