Il Groppello di Revò è un vitigno autoctono trentino, tipico della Val di Non, in particolare dell’area circostante il comune di Revò, da cui prende il nome. A differenza delle varietà omonime coltivate sul Lago di Garda, il Groppello di Revò possiede caratteristiche ampelografiche ed enologiche distintive, legate fortemente all’ambiente alpino e al microclima specifico della valle.
La presenza del Groppello di Revò in questa zona risale almeno al Medioevo, quando era ampiamente coltivato su terrazzamenti soleggiati e ripidi, oggi considerati di particolare valore paesaggistico e agricolo. La viticoltura eroica caratterizza tuttora la coltivazione di questa varietà, adattatasi nel tempo a condizioni climatiche impegnative, con forti escursioni termiche tra giorno e notte e inverni rigidi.
Il grappolo del Groppello di Revò è compatto e cilindrico, di piccole dimensioni, con acini dalla buccia spessa, qualità che conferisce una naturale resistenza alle avversità climatiche e alle malattie fungine. La varietà dimostra buona rusticità, richiedendo però una gestione agronomica attenta e manuale, data la conformazione particolarmente ripida dei vigneti terrazzati.
Enologicamente, il Groppello di Revò produce vini dal colore rosso rubino intenso con riflessi violacei in gioventù, che evolvono verso tonalità granate con l’affinamento. Al naso offre sentori pronunciati di piccoli frutti rossi e neri, tra cui ciliegia, mora e ribes, accompagnati da note speziate e lievemente balsamiche, spesso amplificate da brevi affinamenti in legno. Al palato risulta di medio corpo, dotato di una buona struttura, con tannini vivaci ma equilibrati e una spiccata freschezza acida che ne favorisce l’invecchiamento.
I vini prodotti da questo vitigno sono generalmente vinificati in purezza o in assemblaggio limitato con altre varietà locali, esprimendo chiaramente il carattere territoriale della Val di Non. Il Groppello di Revò si abbina tradizionalmente alla cucina tipica trentina, dalle carni rosse alle preparazioni a base di selvaggina e formaggi stagionati.
Oggi il Groppello di Revò è protagonista di un rinnovato interesse, in particolare da parte di produttori che puntano sulla valorizzazione di vitigni autoctoni, contribuendo così alla conservazione del patrimonio genetico ed enologico trentino, oltre che al recupero e alla tutela dei vigneti terrazzati di montagna.