Il vitigno Saint Laurent è arrivato in Trentino dalla vicina Austria nella seconda metà dell’Ottocento, ma il suo percorso lo vede probabilmente partire dalla Francia, verosimilmente nelle zone del Bordolese, per arrivare sempre in epoche remote nel Baden, tanto che oggi è anche diffuso in Germania, nelle regioni alpine settentrionali. Il suo nome deriva dalla ricorrenza di San Lorenzo, il 10 Agosto, che segna normalmente l’inizio dell’invaiatura. In Italia si è principalmente diffuso in Val di Cembra ed in Valsugana, dove localmente noto come “San Lorenzo”. In seguito, il Saint Laurent venne introdotto sperimentalmente nelle zone più elevate della Valsugana e della Valle dell’Isarco dall’Istituto Agrario di S. Michele fin dal 1871 con buoni risultati. Alla fine dell’800 la produzione in Trentino di vino con il vitigno Saint Laurent era di circa 7000 ettolitri di vino.
Dato per scomparso in zona, dopo la calamità della fillossera, potrà ora essere nuovamente coltivato in provincia di Trento grazie alla recente iscrizione nel Registro nazionale delle varietà di vite idonee alla produzione di vino, avvenuta nel 2011. Il Saint Laurent è citato anche da Goethe nella sua “Ampelografhie” del 1887, ed in Austria viene diffusamente coltivato grazie anche alle sue doti di ottima resa e alla sua predisposizione per l’invecchiamento. Il Saint Laurent ha un acino grosso e arrotondato, con buccia di medio spessore e di color blu-nero. Sopporta bene i freddi invernali e mostra una buona resistenza alla peronospora ed all’oidio. Il Saint Laurent è un vitigno di buona vigoria ed ha germogliamento precoce. Grazie alla sua precocità di maturazione, da esso si ottiene un vino colorato e fruttato che ricorda un Bordeaux semplice anche in annate poco favorevoli. E’ un vitigno particolarmente indicato per la produzione di vini rossi freschi, dall’aroma fruttato da amarena, caratteristiche organolettiche intense e fini a nota fruttata. I vini del Saint Laurent hanno medio corpo e di media alcolicità, buona consistenza, sono mediamente acidi e si possono sia bere giovani che dopo un medio invecchiamento.