Tra XVIII e XIX secolo la Malvasia Istriana era già considerata una varietà di qualità, capace di produrre vini secchi freschi, sapidi e longevi, ben adattati ai suoli calcarei e al clima ventilato dell’Istria. Nel Novecento la sua diffusione si è consolidata anche nelle zone italiane di confine (in particolare nel Carso e nel Collio) dove è diventata una delle principali uve bianche autoctone. Oggi rappresenta uno dei vitigni identitari dell’Istria, simbolo di un territorio a forte continuità culturale e geografica.
Zone di coltivazione
La Malvasia Istriana è coltivata in tutto il versante nord-orientale dell’Adriatico.
In Italia è presente soprattutto nel Friuli-Venezia Giulia, con nuclei importanti nel Carso, nel Collio, nell’area dell’Isonzo e nella pianura friulana più vicina alla costa, dove entra in diverse DOC regionali.
In Slovenia rappresenta una delle varietà simbolo del litorale primorsko, in particolare nelle aree di Koper/Capodistria, Izola/Isola, Piran/Pirano e nella zona collinare dell’entroterra.
In Croazia è l’uva bianca più diffusa dell’Istria centro-occidentale nella versione chiamata Malvazija Istarska, protagonista dell’Istrian Quality Seal (IQ) e dei nuovi vini bianchi croati di qualità.
Predilige suoli calcarei, flysch, arenarie e terreni ricchi di minerali, con climi ventilati e buona escursione termica che preservano l’acidità e favoriscono un profilo aromatico fine e pulito.
Caratteristiche ampelografiche
La pianta di Malvasia Istriana ha vigoria medio-elevata e portamento semi-espanso. Le foglie sono medio-grandi, tonde o trilobate, con lembo di consistenza medio-spessa.
Il grappolo è medio, conico o cilindrico-conico, talvolta alato, generalmente di media compattezza. Gli acini sono medio-grandi, sferici, con buccia giallo-verde o dorata, piuttosto spessa e ricca di pruina. La polpa è succosa, dal sapore neutro o lievemente fruttato.
La maturazione è medio-tardiva, collocandosi tra fine settembre e inizio ottobre.
Caratteristiche colturali e agronomiche
La Malvasia Istriana è ben adattata ai climi caldi e ventilati dell’Istria e del Carso, mostrando buona resistenza alla siccità e capacità di mantenere acidità anche in annate molto soleggiate.
La produttività è media e regolare, ma richiede attenzione nella gestione della chioma per evitare ombreggiamenti eccessivi che possano ridurre la finezza aromatica.
Il vitigno è mediamente sensibile alla peronospora e alla botrite, mentre mostra buona tolleranza all’oidio. I sistemi di allevamento più diffusi sono guyot e cordone speronato, a densità variabili in funzione dell’esposizione e della pedologia locale.
Caratteristiche enologiche del vitigno
Le uve di Malvasia Istriana generano mosti equilibrati, con buona dotazione zuccherina e acidità viva, ideali per la produzione di vini secchi freschi e sapidi.
La vinificazione tradizionale avviene in acciaio con fermentazioni a basse temperature, ma negli ultimi decenni la varietà ha mostrato ottime potenzialità anche in interpretazioni più ricercate: macerazioni sulle bucce, fermentazioni spontanee, utilizzo di anfore e affinamenti prolungati sulle fecce fini.
Il profilo aromatico è fine e non intensamente terpenico, con note di fiori bianchi, mela, agrumi, mandorla fresca, erbe mediterranee e talvolta una lieve impronta salina/minerale.
Caratteristiche organolettiche dei vini
I vini da Malvasia Istriana presentano colore giallo paglierino luminoso, talvolta con riflessi dorati nelle versioni più mature o macerate.
Al naso emergono profumi eleganti e sottili di fiori bianchi, agrumi, mela, pera, mandorla e note balsamiche e marine.
Al palato sono freschi, sapidi e armonici, con acidità ben integrata, struttura medio-leggera e una persistenza caratterizzata da piacevoli ritorni agrumati e mandorlati. Le versioni più strutturate, ottenute con macerazioni o affinamenti prolungati, presentano complessità maggiore, con note di erbe aromatiche, miele leggero e spezie dolci.
