La Guida ai Vitigni di Quattrocalici
Forastera
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Il vitigno Forastera
Il vitigno Forastera è stato Introdotto nell’isola di Ischia nella seconda metà dell’ottocento a seguito del contagio della fillossera, essendo più resistente a tale malattia, anche se per altri versi di più difficile coltivazione. Poi si ha trovato un suo territorio di lelezione nell’isola tanto da venire ormai considerato autoctono anche se il nome indica una provenienza diversa e sconosciuta (deriva da “forestiero”). Si coltiva sopratutto in Campania e più limitatamente anche in Sardegna.

Informazioni generali sul vitigno Forastera
Colore bacca | Bacca bianca |
Categoria vitigni | Vitigni locali |
Anno di registrazione | 1970 |
Autorizzato regioni | Lazio, Sardegna |
Raccomandato regioni | Campania |
Ampelografia
![]() | Caratteristiche della fogliagrande, Orbicolare, Trilobata, Pentalobata. |
![]() | Caratteristiche del grappoloSpargolo, Grappolo medio, Grappolo cilindrico, Grappolo piramidale. Ali nel grapppolo: 0 o 1 ali. |
![]() | Caratteristiche dell'acinodimensione media, di forma Acini elissoidali, con buccia sottile, Buccia pruinosa e di colore verde-gialla. |
Caratteristiche vino
![]() | Il vino che si ottiene dal vitigno Forastera è di colore Giallo paglierino, chiaro. Al palato è secco, fresco, leggero. |
Caratteristiche colturali e produttive
Epoca maturazione | Maturazione precoce, Maurazione media |
Vigoria | Vigoria elevata |
Produttività | Produttività discreta, Produttività regolare |