L’introduzione del vitigno nell’Italia nordorientale risale probabilmente alla seconda metà dell’Ottocento, in parallelo alle introduzioni che interessarono altre varietà bordolesi. In Veneto e in Friuli il Malbech si adattò bene ai terreni ghiaiosi e ai suoli alluvionali delle pianure, dando vini morbidi e fruttati che conobbero una certa diffusione nel Novecento, specialmente come vino quotidiano o da pronta beva. Negli ultimi anni, pur rimanendo un vitigno minoritario, ha beneficiato di una rinnovata attenzione grazie al recupero delle varietà territoriali del Nord-Est.
Zone di coltivazione
Il Malbech è coltivato principalmente in Veneto, in particolare nelle province di Treviso e Venezia, e in Friuli-Venezia Giulia, soprattutto nel Pordenonese e nella pianura friulana centrale. È ammesso in numerose denominazioni regionali (Trevenezie IGT, Veneto IGT, Friuli Grave DOC), spesso utilizzato sia in purezza sia in uvaggi con Merlot e altre varietà locali.
Predilige suoli drenanti, ghiaiosi o sabbiosi, tipici delle pianure alluvionali, e beneficia di climi non eccessivamente caldi, che ne preservano la naturale morbidezza e la componente fruttata. La sua presenza fuori dall’Italia è marginale e legata più alla varietà francese originale che alla selezione italiana.
Caratteristiche ampelografiche
La pianta di Malbech presenta vigoria medio-elevata e portamento espanso. Le foglie sono medio-grandi, trilobate o pentalobate, con lembo di consistenza medio-spessa.
Il grappolo è medio, cilindrico-conico, spesso compatto. Gli acini sono medio-grandi, sferici, con buccia blu-nera abbastanza spessa, ricca di antociani, ma tendenzialmente meno intensa rispetto alle selezioni francesi o argentine.
La maturazione è medio-precoce o intermedia, caratteristica che ha favorito la sua diffusione nelle zone più fresche del Nord-Est.
Caratteristiche colturali e agronomiche
Il Malbech mostra una buona adattabilità ai suoli umidi e profondi della pianura, con maggiore resistenza rispetto al Malbec francese alle gelate primaverili e alle irregolarità climatiche.
La produttività è mediamente alta e costante, con rese che richiedono attenzione per evitare diluizioni aromatiche. La compattezza del grappolo può favorire marciumi nelle annate molto piovose, mentre la resistenza all’oidio è nella media.
Le forme di allevamento più utilizzate sono guyot e cordone speronato, con potature che controllano vigoria e carico produttivo.
Caratteristiche enologiche del vitigno
Le uve di Malbech generano mosti moderatamente ricchi di antociani, con tannini morbidi e acidità medio-bassa. La vinificazione avviene quasi sempre in acciaio, con macerazioni brevi o medie, per ottenere vini fruttati e piacevoli.
Aromaticamente offre profumi semplici e netti: ciliegia, prugna, frutti di bosco, violetta e leggere note erbacee. È un vitigno più orientato alla morbidezza che alla struttura, con un carattere generalmente più docile rispetto al Malbec francese o argentino.
Caratteristiche organolettiche dei vini
I vini da Malbech presentano colore rubino brillante con riflessi violacei. Al naso emergono aromi di frutta rossa e nera fresca, ciliegia, mora, violetta e leggere spezie.
Al palato sono morbidi, scorrevoli e di buona bevibilità, con tannini delicati e acidità contenuta. Le versioni giovani sono le più diffuse, mentre gli affinamenti in legno sono rari e generalmente brevi.
Il Malbech rappresenta una varietà semplice ma identitaria del Nord-Est italiano: un vitigno accessibile, piacevole e legato alla tradizione quotidiana delle campagne venete e friulane, distinto ma imparentato con il più celebre Malbec internazionale.
