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Qual è stata la prima DOCG? E la prima DOC? e……

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Qual è stata la prima DOCG? E la prima DOC? e……

Mi è capitato di imbattermi su di un forum su una semplice domanda: “Quale è stata la prima DOCG Italiana?“,  “In che anno è stata creata?“, “E la prima DOC?” e così via…A seguire ci saranno state 25 risposte, più o meno colorite, ma nemmeno una di esatta ! Boh, sembra quindi che il tema sia dibattuto, anche se, facendo riferimento alle date di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, di dubbi non dovrebbero essercene.

Di fatto, però, esiste un’ambiguità. Infatti le DOCG vedono la nascita con la legge 930/1963 (anche se la prima DOCG, come vedremo nel seguito, risale al 1980) e sono riservate ai vini già insigniti della DOC da almeno cinque anni, che siano ritenuti di particolare pregio rispetto a  vini analoghi per effetto dell’incidenza di tradizionali fattori naturali, umani e storici e che abbiano acquisito rinomanza e valorizzazione commerciale a livello nazionale e internazionale.

Legittimi dubbi..

Quindi: se una DOCG è stata creata nel 2001 a partire da una DOC che risale al 1986, “la data di nascita” di quella denominazione è il 2001 o il 1986? A essere rigorosi, è il 2001. Ma la denominazione esiste dal 1986.

Se un’altra DOCG è stata creata nel 2003, ma la DOC preesistente risaliva al 1978, quale delle due DOCG è la più antica? Quella del 2001 (DOC del 1986) o quella del 2003 (DOC del 1978)?

Dal momento che tutti vogliono essere i primi, dipende a chi rivolgete la domanda. Per questo, in Quattrocalici ho inserito negli elenchi sia la data di creazione della DOCG (o meglio la data della trasformazione in DOCG) sia l’anno dal quale la denominazione esiste, specificando anche da quale antesignano proviene (DOC, sottozona di…).

Le risposte

Le prime DOCG d’Italia

Comunque, dai dati della Gazzetta Ufficiale, le due prime DOCG sono state il Brunello di Montalcino DOCG e il Vino Nobile di Montepulciano DOCG (D.P.R. 01/07/1980), il primo però era DOC dal D.P.R. 28/03/1966, quindi un po’ prima del secondo (D.P.R. 12/07/1966). Ma è il Vino Nobile di Montepulciano a fregiarsi del primato della prima fascetta DOCG (AA 000001).

Il primo vino bianco a essere stato insignito della DOCG è l’Albana di Romagna DOCG (poi Romagna Albana DOCG, dal 2011)(D.P.R. 13/04/87) mentre il primo vino bianco in assoluto ad avere la DOC è il Frascati DOC (D.P.R. 03/03/1966). E poi c’è la prima DOCG del Piemonte, della Toscana, e chi più ne ha più ne metta. Spero di aver fatto qualcosa di utile per chi ama questo tipo di primati.
Io penso che sia più importante l’autentica tipicità di un prodotto ed il suo reale legame con il territorio, cosa che non è sempre scontata, o che in alcuni casi è certo meno scontata che in altri…..

Le prime DOC d’Italia

Anche per le prime DOC Italiane la risposta non è sempre univoca. Infatti, il marchio DOC nacque ufficialmente il 12 luglio del 1963, sempre con il decreto n. 930.

Il 3 marzo del 1966 furono così riconosciute, con Decreto del Presidente della Repubblica, le prime 4 DOC italiane. Esse erano: la Vernaccia di San Gimignano, l’Est! Est! Est! di Montefiascone, l’Ischia DOC e il Frascati DOC.

Però, la pubblicazione del disciplinare di produzione sulla Gazzetta Ufficiale data il 6 maggio del 1966 per la Vernaccia di San Gimignano; il 7 maggio per l’Est! Est! Est! di Montefiascone; il 9 maggio per l’Ischia DOC (bianco, rosso e superiore) e infine il 16 maggio per il Frascati DOC.

I disciplinari sarebbero poi entrati tutti in vigore dal 1 novembre dello stesso anno, ma proprio perché il suo disciplinare è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale prima di tutti gli altri, si può sostenere che la Vernaccia di San Gimignano sia stata la prima DOC italiana.

Per complicare ulteriormente le cose, nel suddetto decreto n. 930 del 12 luglio del 1963,  in una disposizione finale si legge: “Le norme del presente decreto si applicano ai vini ‘Moscato Passito di Pantelleria’ e ‘Marsala’ ove non contrastino con quelle contenute nella legge 4 novembre 1950, n. 1068, nella legge 4 novembre 1950, n. 1069, e relativo regolamento di esecuzione, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1961, n. 1644”.

Il Marsala infatti, essendo stato uno dei vini che ha subito più tentativi di imitazione, già nel 1931 fu oggetto di un Decreto Ministeriale individuò le sue zone di produzione e le sue caratteristiche. Per questo motivo il Marsala si può fregiare di una sorta di DOC “ante litteram” già dal 1931. La legge del 4 novembre 1950, n. 1069, dettagliava meglio la protezione e in verità molto scarna e non troppo specifica, a differenza dei moderni disciplinari.

Discorso analogo per il “Moscato Passito di Pantelleria”, che era già parzialmente regolamentato con la legge 4 novembre 1950, n. 1068, ma il cui disciplinare fu poi completato, arricchito e ufficializzato nel 1971, quando venne istituita la DOC Pantelleria.

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