Il Bussanello è un vitigno a bacca bianca ottenuto nel 1936 dal professor Giovanni Dalmasso, uno dei principali artefici della sperimentazione viticola italiana del Novecento. Nato dall’incrocio tra Riesling Italico e Furmint, fu catalogato con la sigla Dalmasso 17-34 e selezionato per unire la freschezza e la resistenza del Riesling con l’eleganza e la struttura del Furmint, vitigno ungherese famoso per i Tokaji. La sua storia è legata agli anni in cui si cercava di ottenere varietà più produttive e resistenti, ma la sua diffusione è rimasta limitata a poche aree del Veneto.
In seguito alla sua caratterizzazione, da parte del Centro per il miglioramento genetico della Vite di Torino, il vitigno ha ottenuto una certa diffusione in Piemonte ed è stato inserito nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite nel 1977.
Nonostante l’interesse iniziale, il Bussanello non ha conosciuto una larga diffusione commerciale. Oggi viene coltivato soprattutto nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo anche se se ne trovano ancora alcuni filari in Friuli-Venezia Giulia. Nel Monferrato viene soprattutto vinificato in purezza, cosa che accade invece raramente nelle Langhe. In alcune zone dell’Oltrepò Pavese, alcune cantine ne stanno riscoprendo il valore nell’ottica di una viticoltura identitaria e sostenibile.
Caratteristiche ampelografiche
Il Bussanello presenta una pianta vigorosa, con buona capacità di adattamento. La foglia è media, trilobata, di colore verde chiaro. Il grappolo è medio, conico, piuttosto compatto. Gli acini sono di media grandezza, di forma sferoidale, con buccia spessa e consistente, di colore giallo-verdastro che tende al dorato in maturazione. L’epoca di raccolta è intermedia o tardiva, con buona tenuta in vigna.
Proprietà agronomiche
È un vitigno robusto, resistente alle avversità climatiche e in grado di mantenere elevata acidità anche in annate calde. Si adatta bene sia ai terreni di collina sia a quelli di pianura, mostrando una discreta resistenza alle malattie crittogamiche, in particolare all’oidio e alla botrite, e buona tolleranza alla siccità. Produce con regolarità, ma con rese da controllare per evitare eccessi vegetativi.
Proprietà enologiche
Dal Bussanello si ottengono mosti di buona acidità e struttura, con buon corredo aromatico e ottima predisposizione alla vinificazione in acciaio. La componente di Furmint conferisce spessore e una nota minerale, mentre il Riesling Italico apporta freschezza, finezza aromatica e una certa predisposizione all’invecchiamento.
Caratteristiche organolettiche dei vini da Bussanello
I vini da Bussanello si presentano di colore giallo paglierino con riflessi verdolini, piuttosto brillanti. Al naso mostrano profumi fini e complessi, con sentori di frutta bianca matura (mela renetta, pera), fiori di campo, erbe aromatiche e lievi note minerali. In bocca sono freschi, sapidi, con equilibrio tra acidità e morbidezza, talvolta con una leggera nota ammandorlata in chiusura. Sono vini versatili, da bere giovani per coglierne la vivacità, ma con potenziale per brevi affinamenti in bottiglia.
