Il Carignano è un vitigno autoctono della Sardegna, a bacca nera. Di probabili origini spagnole, il Carignano è giunto in Sardegna durante il dominio degli Aragonesi nel 1300. In Spagna è chiamato Cariñena, in Francia (dove è presente nel Midi e in Langedoc–Rossillon), Carignan. Il suo colore, l’alcolicità e la struttura lo rendono un ottimo vino da taglio e i francesi la descrivono come un’uva fantastica quantitativamente ma di scarsa personalità. Queste caratteristiche hanno comunque fatto sì che il Carignano sia una delle uve tra le più piantate oltralpe, soprattutto al sud, nel Languedoc, nonostante gli incentivi allo sradicamento a favore di uve qualitativamente migliori. In Sardegna, gli impianti più recenti, a controspalliera e caratterizzati da maggiore attenzione alla qualità, hanno portato a discreti risultati e alla creazione della DOC Carignano del Sulcis.
Il Carignano apporta ai vini colore, tannini e acidità, ma difficilmente aromi ed eleganza. I suoi vini sono scarsi in profumi e gusto e la forte acidità lo rende difficile da apprezzare da giovane. Inoltre non evolve con la maturazione e resta quindi anonimo anche invecchiando. Come se non bastasse, il Carignano è anche difficile da coltivare, molto sensibile allo oidio, alla peronospora, al marciume e spesso soggetta agli attacchi dei parassiti. La raccolta meccanizzata è difficile per la saldezza con cui i grappoli sono attaccati ai tralci e anche per quest osi preferisce coltivarla ad alberello anziché in spalliera. E’ di germogliazione e maturazione tardiva, cosa che lo rende adatto all’allevamento nelle zone meridionali, mentre in al nord fatica a svilupparsi. L’enorme produttività del Carignano poteva avere un senso quando c’era richiesta di vini a basso prezzo, ma oggigiorno, con la tendenza a bere meno e meglio, non porta più alcun vantaggio, ma le estensioni vitate del Carignano sono cosi numerose che la sua presenza rimane ancora notevole. In Sardegna, grazie alla macerazione carbonica, riesce a dare vini novelli discreti, robusti e saporiti, ma la sua estensione vitata va sempre più calando.