La Guida ai vitigni di Quattrocalici

Cortese

scheda ampelografica completa

Vitigno  Cortese

Indice

Il Vitigno Cortese e i suoi vini

Il Cortese è un vitigno a bacca bianca tra i più antichi e rappresentativi del Piemonte sud-orientale, storicamente legato alle colline dell’<strong’Alto Monferrato e dell’area di Gavi. Le sue origini risalgono almeno al XVII secolo: un documento del 1659, conservato negli archivi di Novi Ligure, riporta infatti la presenza di vigneti coltivati a “Cortese bianco”, destinati sia alla produzione di vini secchi sia al commercio locale. Nel Settecento e Ottocento il vitigno era già ampiamente diffuso nella zona compresa tra Tortona, Ovada e la piana novese, dove divenne uno dei pilastri della viticoltura contadina grazie alla sua produttività regolare e alla capacità di dare vini freschi e piacevoli anche in condizioni climatiche difficili.
La consacrazione moderna del Cortese avvenne nel Novecento, quando la zona di Gavi iniziò a produrre vini bianchi secchi di qualità sempre più elevata, fino al riconoscimento della DOCG Gavi nel 1998. Oggi il vitigno è noto per la sua purezza espressiva, per l’eleganza minerale e per il carattere sobrio e luminoso, che lo colloca tra i grandi bianchi italiani d’impronta territoriale.

Dal punto di vista culturale, il Cortese rappresenta l’anima bianca del Piemonte meridionale: un vitigno discreto, tradizionale, senza eccessi aromatici, che interpreta con precisione la mineralità dei suoli marnosi e calcarei del Monferrato e di Gavi, diventando un riferimento nell’enologia italiana dei vini bianchi freschi e gastronomici.

Zone di coltivazione

Il Cortese è coltivato principalmente nel sud-est del Piemonte, in particolare nelle province di Alessandria e Asti. Le sue zone più celebri includono:
– il territorio di Gavi, dove il vitigno dà origine ai vini della DOCG omonima;
– le colline dell’<strong’Alto Monferrato (Ovada, Acqui, Tortona);
– alcune aree del Casalese e del Nicesese.
Il vitigno è ammesso in numerose altre DOC piemontesi, come Cortese dell’Alto Monferrato e Monferrato Bianco, e in passato era coltivato anche nel Novarese e nel Verbano, dove però è stato progressivamente abbandonato.
Fuori dal Piemonte il Cortese presenta una diffusione limitata: piccole superfici si trovano in Lombardia e nel Veneto, oltre che in qualche vigneto sperimentale in California e Australia. Il vitigno predilige ambienti collinari temperati, con suoli calcarei, marnosi o argillosi e buona disponibilità idrica, fattori che favoriscono la freschezza e la finezza aromatica dei vini.

Caratteristiche ampelografiche

La pianta di Cortese è di vigoria medio-elevata, con portamento semieretto e tralci piuttosto pesanti. Le foglie sono di dimensioni medio-grandi, orbicolari o leggermente trilobate, con lembo verde chiaro e superficie liscia o leggermente ondulata.
Il grappolo è medio o medio-grande, conico o cilindrico-conico, spesso alato e serrato. Gli acini sono medio-grandi, sferici, con buccia sottile e pruinosa di colore giallo-verde che tende a sfumature dorate in piena maturazione. La polpa è succosa, dal sapore neutro, con buona dotazione zuccherina e acidità elevata.
Il vitigno germoglia in epoca media e matura piuttosto presto (fine agosto – inizio settembre), caratteristica che contribuisce alla sua freschezza naturale e alla sua adattabilità ai climi temperati ma non troppo caldi. È moderatamente sensibile alla peronospora e all’oidio, mentre tollera discretamente la botrite, soprattutto nei vigneti ben arieggiati.

Caratteristiche colturali e agronomiche

Il Cortese predilige terreni calcareo-marnosi e climi collinari moderati. È un vitigno produttivo e costante, ma necessita di un’attenta gestione delle rese per evitare eccessi vegetativi che potrebbero ridurre concentrazione e complessità aromatica.
Le forme di allevamento più diffuse sono il guyot e il cordone speronato, con potature medio-lunghe. La produttività può essere elevata, ma per ottenere vini di alta qualità si mantengono rese intorno ai 70–80 quintali per ettaro. La buona acidità naturale consente al vitigno di affrontare senza difficoltà annate calde, mentre nelle annate più fredde occorre una buona esposizione per evitare maturazioni incomplete.

Caratteristiche enologiche del vitigno

Le uve di Cortese danno mosti di colore giallo paglierino chiaro, con acidità marcata e profilo aromatico sottile e delicato. La vinificazione avviene quasi esclusivamente in acciaio inox a basse temperature, per preservare i profumi primari e la tensione acida del vitigno.
L’impronta aromatica comprende note di agrumi (limone, cedro), mela verde, pera, fiori bianchi e sfumature minerali. Il vitigno si presta bene anche alla produzione di basi spumante metodo Charmat, grazie alla sua vivacità e alla struttura lineare, sebbene la sua fama sia legata principalmente ai vini fermi.

Caratteristiche organolettiche dei vini

I vini da Cortese si presentano di colore giallo paglierino con riflessi verdolini. Al naso offrono profumi sottili e precisi di agrumi, mela verde, biancospino e talvolta note saline o gessose che riflettono i suoli calcarei. Al palato risultano secchi, tesi e particolarmente freschi, con acidità vibrante, corpo medio-leggero e finale asciutto e minerale. La persistenza è delicata ma elegante, dominata da sensazioni agrumate e da una sottile impronta salina. Nei migliori esempi del territorio di Gavi, il Cortese raggiunge una finezza esemplare: vini precisi, lineari, luminosi, capaci di accompagnare con grande eleganza la cucina di mare e di esprimere il carattere sobrio e rigoroso della collina piemontese.

Il Vitigno Cortese e la sua coltivazione in Italia

Cortese - Informazioni generali sul vitigno

Il vitigno Cortese è uno dei  Vitigni locali a Bacca bianca presenti principalmente nelle regioni Piemonte e registrato ufficialmente nel Catalogo nazionale varietà di vite dal 1970. La sua superficie coltivata a livello nazionale ammonta a 2953 ha.
Colore baccaBacca bianca
Categoria vitigniVitigni locali
Regioni Italiane principaliPiemonte
Superfice vitata nazionale2953 ha
SinonimiBianca Fernanda
Anno di registrazione1970
Autorizzato regioniLombardia, Sardegna
Osservazione regioniBasilicata
Raccomandato regioniPiemonte

Cortese - Ampelografia del vitigno

Ogni vitigno viene caratterizzato tramite dei descrittori ampelografici che definiscono l’aspetto dei suoi principali elementi. Le caratteristiche ampelografiche del vitigno Cortese sono:
Caratteristiche della foglia
Il vitigno Cortese ha foglia media, piccola, pentagonale, eptalobata, pentalobata.
Caratteristiche del grappolo
Il vitigno Cortese ha grappolo spargolo, medio, conico, piramidale.
Caratteristiche dell'acino
Il vitigno Cortese ha acini medi, grandi, di forma elissoidali, con buccia pruinosa, sottile e di colore verde-gialla.

Cortese - Caratteristiche del vino

Il vino prodotto da ciascun vitigno, vinificato in purezza, possiede caratteristiche organolettiche ben precise. Le caratteristiche organolettiche dei vini prodotti con il vitigno Cortese sono:
Caratteristiche del vino
Il vino che si ottiene dal vitigno Cortese è di colore Giallo paglierino. Al palato è fresco, Minerale, Fruttato.

Cortese - Caratteristiche colturali e produttive

Ciascun vitigno possiede caratteristiche colturali e produttive ben precise, quali la produttività, la resa, l’epoca di maturazione, il tipo ideale di clima o di potatura, la sensibilità alle avversità o la maggiore o minore resistenza alle malattie e moltre altre. Per il vitigno Cortese le caratteristiche principali sono:

Cortese - Le denominazioni di riferimento

Nel Database dei Vitigni di Quattrocalici sono raccolti i dati relativi a tutti i vitigni che risultano menzionati esplicitamente in almeno una denominazione di origine DOP o IGP italiana. Il vitigno Cortese risulta essere menzionato nel disciplinare delle seguenti denominazioni:
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