Domande e risposte sul vino – Quattrocalici

Domande di Viticoltura - Ibridi e Incroci

vitigni ibridi e incroci

Qual'è la differenza tra un vitigno ibrido e un incrocio?

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Un incrocio è un vitigno ottenuto da due diverse varietà di vitis vinifera, mentre i vitigni ibridi sono ottenuti incrociando un vitigno di vitis vinifera con uno appratente ad una specie americana, come la vitis labrusca o la vitis riparia.

Gli incroci si ottengnono fecondando il fiore di una varietà con il polline di un’altra varietà, creando così una nuova varietà. Segue la semina dei vinaccioli che sono il prodotto dell’impollinazione incrociata. L’incrocio viene tecnicamente denominato come “pianta madre x pianta padre“ (es. Riesling x Sylvaner).

Alcuni esempi famosi di incroci sono il Müller-Thurgau, ottenuto incrociando Riesling renano e Chasselas, il Kerner, incrocio di Schiava grossa e il Riesling renano, il Petite Syrah, ottenuto incrociando Syrah e Peloursin, antica varietà originaria anch’essa della Valle del Rodano.

Alcuni esempi di vitigni ibridi sono il Vidal, ottenuto incrociando l’Ugni Blanc (Trebbiano Toscano) con il Rayon d’Or, noto anche come Seibel 4986, uno dei vitigni a loro volta ibridi, ottenuto dal prof. Albert Seibel negli anni ’50, il Seyval Blanc, ottenuto incociano il Rayon d’Or con il Seibel 5656, e il Baco Noir, ottenuto dal vivaista François Baco incrociando il Folle Blanche con un polline misto di varie specie di vitis riparia.

Nella maggior parte dei casi, gli incroci e gli ibridi vengono selezionati con un intento ben preciso, vuoi per creare un’uva con una migliore resistenza ai parassiti o alle malattie, vuoi per migliorare caratteristiche come sapore, colore o resa.