Il Regent è un vitigno a bacca nera creato nel 1967 dal Professor Dr. Gerhardt Alleweldt all’istituto di Viticoltura di Geilweilerhof (Palatinato, Germania) incrociando le varietà Diana (a sua volta incorcio di Sylvaner x Müller-Thurgau) e Chambourcin (a bacca nera). Ha supertato tutti i test qualitativi, e dal 1996 è autorizzato in Germania per la produzione di vini DOP. In Italia è in osservazione per la regione Trentino-Alto Adige. Il Regent fa parte della classe di vitigni definiti “vitigni resistenti“. Si tratta di varietà di vite che manifestano una resistenza particolarmente elevata alle malattie fungine. Questi vitigni sono degli incroci che furono sviluppati dal 1880 al 1935 in Francia, con l’obiettivo di combinare la resistenza alle crittogame ed alla fillossera delle viti americane alle qualità enologiche delle varietà europee. Queste varietà sono note come PIWI (acronimo del tedesco Pilzwiderstandfähig, ossia resistente alle crittogame).
L’obiettivo (non realizzato) era quello di creare delle varietà senza senza portainnesto, ossia “franche di piede”. Comunque, dopo decenni di selezioni, questi incroci fanno ormai parte a tutti gli effetti della specie “Vitis Vinifera”. Il processo di selezione di questi vitigni è molto lungo. Il Regent è uno dei primi vitigni resistenti ai funghi a essere stato messo in commercio e il suo sviluppo ha richiesto più di trent’anni. Infatti la sperimentazione è iniziata nel 1967 e l’iscrizione a registro è stata possibile soltanto nel 2001. Dal punto di vista ampelografico, il Regent ha foglia media, pentagonale, pentalobata. Il suo grappolo è medio, conico, alato, con acini medi ed ellittici, dalla buccia mediamente sottile, di colore blu-nero. Dal vitigno Regent si ottiene un vino di colore rosso rubino intenso, con aromi fruttati di ciliege e frutti di bosco. In bocca è di media acidità e tannino molto presente, di corpo, con tendenza a sviluppare una gradazione alcolica elevata.