La Vernaccia di Oristano è un vitigno a bacca bianca presente in Sardegna, come richiamato dal nome, nella provincia di Oristano, fin dall’antichità. Le sue origini rimangono ignote, anche se alcuni pensano che sia giunto nell’isola in epoca romana, molti però lo ritengono un autentico autoctono sardo. Il suo nome potrebbe provenire dal latino “ver“, Primavera, oppure da “vitis vernacula“, ossia “di casa”, come riportato da Lucio Giunio Moderato Columella nella sua opera “De re rustica“. Secondo altri il termine potrebbe essere di derivazione più recente e fatto risalire al vitigno di origine francese Grenache o dal suo sinonimo catalano Garnacha. Con altri vitigni, come la Vernaccia di San Gimignano o la Vernaccia di Serrapetrona condivide solo la prima parte del nome, avendo in realtà un patrimonio genetico del tutto diverso.
Dal punto di vista ampelografico, la Vernaccia di Oristano si caratterizza per la foglia orbicolare o pentagonale, di media grandezza, trilobata. Il suo grappolo è mediamente compatto, corto, cilindrico-conico, dotato di acini piccoli, di forma rotonda, con buccia sottile, delicata, poco consistente, molto pruinosa, di colore giallo dorato tendente al verde. Nella sua zona tipica di coltivazione, l’Oristanese, viene utilizzata anche per la produzione della Vernaccia di Oristano DOC, ottenuto con un metodo ossidativo simile a quello dello Jerez, utilizzando lieviti a filmatura superficiale detti “flor“. Questo particolare vino può essere prodotto con uve coltivate solamente in alcuni comuni della provincia di Oristano. E’ stato il primo vino in Sardegna a venir riconosciuto come DOC, nel 1971 e da allora ha visto una continua decrescita produttiva, passando dai 1500 ettari vitati degli anni Settanta a 582 nel 2000 per arrivare a 435 ettari nel 2010. La Vernaccia di Oristano ha struttura gustativa robusta e ricca di grande morbidezza. Le forti sensazioni percepite si basano anche sulla notevole componente alcolica che, insieme a tutti gli altri elementi estrattivi, contribuisce a determinare l’importante persistenza aromatica intensa. Le sensazioni ossidative dovute al particolare tipo di affinamento ricordano quelle dello Sherry.