Il vitigno Torbato è presente in Sardegna nella sola zona di Alghero. La sua origine è indubbiamente spagnola, essendo stato importato durante la dominazione catalana. E’ infatti noto anche come Vitis iberica e con i nomi dialettali di Uva catalana o Turbat. Cloni del Torbato vengono coltivati anche in certe zone del Portogallo e nella regione francese della Côtes du Roussillon, ai piedi dei Pirenei, dove viene chiamato Malvoise de Roussillon e utilizzato per i “Vins Doux Naturels”.Nell’Algherese occupa ormai solamente una superficie di poco più di 90 ettari. Tempo addietro veniva allevato ad alberello, ma attualmente le forme espanse, anche a tendone, sono più diffuse. I terreni della piana di Alghero, di natura calcareo-argillosa ed il clima caldo e asciutto si adattano perfettamente a questo vitigno.
Sebbene dunque le sue origini non siano italiane è proprio in Sardegna che il Torbato è stato capace di rivelare tutto il suo potenziale. Il territorio di Alghero è caratterizzato da un clima caldo e asciutto e da terreni calcareo-argillosi, ricchi di sabbia e di ferro, che donano ai vini forza e mineralità. Dal punato di vista ampelografico, il vitigno Torbato ha foglia media, orbicolare, tri o pentalobata. Il suo grappolo è medio, semiserrato, cilindrico o cilindrico-conico, con acini medio-piccoli, sferoidali, dalla buccia consistente, di colore giallo dorato. Il vitigno Torbato viene vinificato generalmente in purezza e come base per un vino spumante brut, ambedue compresi nella DOC Alghero. Con il Torbato si produce un vino di elegante, dal colore giallo paglierino poco intenso, leggermente profumato, con fresche note fruttate di mela, pera e prugna bianca. Al gusto risulta secco, fresco e vellutato, persistente, con un gradevole finale amarognolo.