Il vitigno Castiglione è una varietà autoctona esclusiva della Calabria, presente nelle province di Cosenza e Reggio di Calabria. Il Castiglione è presente da secoli nei territori dell’entroterra collinare delle province di Catanzaro, Cosenza e Crotone, soprattutto nei comuni di Cirò, Melissa, Strongoli, Petilia Policastro e nelle zone attorno alla Sila. Il nome potrebbe derivare da uno dei numerosi borghi calabresi denominati “Castiglione”, oppure da un’area storicamente vocata alla sua coltivazione. La sua diffusione è molto ridotta, e poco si conosce di questo vitigno. Nella zona il Castiglione è conosciuto anche con i sinonimi Zucchero e Cannella, o Zagarolese. Le zone maggiormente interessate dall’allevamento della vite nel sud della Calabria sono le pendici collinari di tutto il litorale, dove nel corso dei secoli sono stati creati terrazzamenti artificiali, sostenuti da muretti di pietra a secco. In quest’area la vite è stata presumibilmente introdotta dai Greci, nell’VIII-VII secolo a.C. Dai porti di Sibari, Crotone e Locri salpavano navi cariche di anfore ricolme di vini. Dopo l’epoca romana in questa regione si privilegiò la coltivazione di cereali e fu solo nel Medioevo che riprese la produzione di vini e probabilmente data a quell’epoca la caratterizzazione del Castiglione come vitigno.
La Coltivazione del Castiglione è circoscritta alla Calabria centro-orientale, in particolare nel Marchesato crotonese e nelle colline del basso cosentino, dove compare soprattutto in uvaggio con altre varietà autoctone per la produzione di IGT Calabria e in alcuni blend della DOC Cirò, sebbene non sia esplicitamente menzionato nei disciplinari. La sua presenza resta marginale, ma significativa dal punto di vista culturale e ampelografico.
Inserito nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite solo in tempi relativamente recenti, il Castiglione è stato per molto tempo confuso con altri vitigni calabresi (come il Magliocco, il Gaglioppo o il Greco nero), ma le analisi genetiche ne hanno confermato l’identità distinta. Oggi è oggetto di recupero e valorizzazione da parte di alcuni produttori attenti alla biodiversità locale, anche se rimane un vitigno estremamente raro.
Caratteristiche ampelografiche
La vite ha vigoria medio-elevata e portamento semi-eretto. La foglia è media, trilobata, con seni laterali profondi e margini ondulati. Il grappolo è di dimensioni medie, piramidale, compatto; l’acino è medio, sferico, con buccia spessa e resistente, di colore blu-nero intenso. La maturazione avviene generalmente nella seconda metà di settembre o inizio ottobre, in epoca media o medio-tardiva.
Proprietà agronomiche
Il Castiglione si adatta bene ai terreni collinari argilloso-calcarei e alle condizioni climatiche secche e ventose del Mediterraneo. È una pianta robusta, poco esigente, adatta a sistemi di allevamento tradizionali come il guyot o il cordone speronato. Produce bene in condizioni di media fertilità, ma necessita di contenimento della produzione per evitare diluizione aromatica.
Resistenze e sensibilità
Mostra una buona resistenza alla siccità e una discreta tolleranza alle malattie crittogamiche, in particolare all’oidio. La buccia spessa lo protegge in parte dalla botrite, ma può risentire di stress idrici prolungati in vendemmie tardive.
Proprietà enologiche
Il Castiglione è un vitigno che produce mosti colorati e profumati, con tenore zuccherino moderato, acidità equilibrata e buon contenuto polifenolico. È adatto alla vinificazione in rosso, sia in purezza che in uvaggio, e può essere affinato in acciaio o botti grandi, raramente in barrique. Viene utilizzato anche per arricchire il profilo aromatico e gustativo di vini da uve indigene calabresi, grazie alla sua versatilità enologica.
Caratteristiche organolettiche dei vini da Castiglione
I vini ottenuti da Castiglione si presentano di colore rubino intenso, con riflessi violacei da giovani. Al naso si distinguono per note di frutta rossa matura, amarena, mirtillo, accenni balsamici e spezie dolci, con sfumature che possono ricordare il cuoio o la terra bagnata nei vini più evoluti.
Al palato sono equilibrati, con buona struttura, tannini morbidi, acidi ben integrati e una persistenza media-lunga. I vini da Castiglione si prestano a un consumo entro 5-7 anni, anche se alcune versioni ben lavorate possono evolvere con eleganza in bottiglia.
Si accompagnano bene a piatti della tradizione calabrese come capretto al forno, pasta con ragù di carne, salsicce piccanti, ma anche a formaggi semistagionati e piatti mediterranei.
